POST ALLUVIONE: IMMERGAS C’È!

29/12/2017

Il Presidente Alfredo Amadei a meno di due settimane lavorative dall’esondazione dell’Enza conferma: «gli investimenti avviati saranno completati, non ci sono posti di lavoro in pericolo e confermiamo gli obiettivi di crescita per i prossimi tre anni».

 

Brescello 29 dicembre 2017 - In meno di due settimane dall’esondazione dell’Enza Immergas ha riattivato le spedizioni da parte del magazzino ricambi. «È un segnale concreto dei passi avanti che il piano straordinario messo in campo per fare fronte all’emergenza e ai danni prodotti dall’alluvione del 12 dicembre produce risultati concreti – spiega il Presidente di Immergas Alfredo Amadei – sono ormai tante le aree aziendali che grazie al lavoro dei tecnici specializzati nel ripristino dopo le calamità e alla partecipazione diretta e attiva dei dipendenti stanno tornando verso la riattivazione delle funzionalità più urgenti. Ringrazio i dipendenti Immergas che hanno partecipato a questa gara contro il tempo. La stiamo vincendo e nessuno, a nessun titolo, può avanzare dubbi sulla ripresa produttiva che sarà rapida e metterà a frutto questa calamità per un nuovo miglioramento dei nostri standard di qualità e di efficacia organizzativa».

Non bisogna dimenticare che Immergas è una multinazionale. Lo stabilimento di Poprad in Slovacchia che ha appena completato un nuovo piano di potenziamento, nella fase di riavvio della produzione sarà di supporto alla casa madre fino a quando le linee di Lentigione non saranno tornate pienamente operative.

«Non possiamo annunciare date e quantificare l’entità dei danni – spiega Alfredo Amadei – ma possiamo dare due certezze: nessun posto di lavoro è in pericolo a Lentigione e Immergas ripartirà più in fretta rispetto alle previsioni. Lo diciamo con altrettanta forza ai rivenditori, ai progettisti e ai tanti installatori che da tutta Italia e dall’estero hanno manifestato la loro vicinanza a Immergas in questa fase che ha evidenziato la qualità delle persone che vi operano. Lo diciamo ai fornitori e a quanti, a diverso titolo, chiedono aggiornamenti sui lavori in corso. Immergas accelererà il piano investimenti per il potenziamento dell’unità produttiva invasa dall’acqua e dal fango. Anche il centro ricerche e sviluppo, che era quasi ultimato, sarà pronto per sostenere i progetti di espansione senza bloccare in nessun modo le attività e gli investimenti programmati sia in Italia che all’estero. Immergas quindi conferma in toto la sua strategia di crescita che punta, nel giro di pochi anni, a consolidare un fatturato superiore ai 300 milioni di euro».

La scelta della proprietà di Immergas, le famiglie Amadei e Carra, è chiara: ripartire investendo per dare slancio ai piani di sviluppo, sia in Italia che all’estero, che l’alluvione ha solo rallentato. «È stato un incidente di percorso della vita aziendale. Quello che è avvenuto non è ancora alle nostre spalle, ma fra poco lo sarà, visto l’impegno che c’è stato nell’immediato e che continuerà» conclude Romano Amadei, Presidente di Immerfin.

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Danni ingenti alle strutture e alle linee che potranno essere quantificati solo al termine dell'emergenza che è ancora in atto.

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