Figure professionali alle quali rivolgersi

Fondamentale comprendere la differenza tra i vari professionisti che operano in questo settore. In questa guida, esploreremo le differenze tra:

Comprendere la differenza tra questi professionisti ti permetterà di fare scelte informate e di assicurarti che il tuo sistema di riscaldamento sia sempre al top delle prestazioni. Ricorda che la manutenzione regolare è la chiave per un sistema termico efficiente e duraturo.

Installatori: più che idraulici, consulenti

Il professionista che installa un impianto di riscaldamento e/o di raffrescamento ha il compito di aiutare il cliente a scegliere in base a una quantità di variabili difficili da valutare. Solo un professionista può infatti calcolare con esattezza che tipo di potenza serve a caldaia, pompa di calore o impianto ibrido per un’abitazione con uno o più bagni, per una famiglia di due sole persone o per una con tre figli giovani, per una casa a un piano, piccola o a più piani e grande.

Non solo, un professionista che conosce la famiglia e la casa può aiutare anche a decidere in ragione delle eventuali evoluzioni future come una divisione in due dell’appartamento o in relazione all’isolamento termico dei muri e perfino secondo la temperatura di arrivo dell’acqua che arriva dall’acquedotto.

Centro assistenza e manutenzione: organizzazione e dotazioni

Il centro di assistenza si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria, garantisce che il sistema funzioni in modo ottimale e risolve eventuali problemi che possono insorgere nel tempo. Tutto ciò, ovviamente deve essere fatto attraverso professionisti competenti e formati: specializzati nella diagnosi, riparazione e manutenzione di diverse tipologie di attrezzature e macchinari inerenti agli impianti termici.

Questi professionisti hanno un ruolo chiave nell’assicurare l’efficienza e l’affidabilità degli impianti, e hanno il compito importantissimo di intervenire prontamente in caso di guasti o problemi. Non solo.

Soprattutto per le nuove tecnologie, sempre più spesso questi professionisti collaborano infatti con gli installatori fin dalla scelta del prodotto più adatto per il cliente fornendo anche supporto per la sua migliore installazione.

I tecnici manutentori eseguono poi la prima accensione dell’apparecchio (caldaia, pompa di calore, sistema ibrido) che consente di assicurare il corretto funzionamento dell’impianto ed attivare la garanzia.

Altra cosa importante in un centro di assistenza è l’organizzazione: la capacità cioè di rispondere con velocità ai clienti a soprattutto di programmare con attenzione le visite di manutenzione ai singoli clienti. Il centro di smistamento delle informazioni è assicurato da un centralino efficiente che riceve le richieste e distribuisce gli incarichi. Tanto per fare un esempio, infatti, solo i tecnici con patentino F-Gas possono lavorare su certi tipi di pompe di calore e climatizzatori.

Proprio per l’importanza della formazione e della conoscenza delle nuove tecnologie, l’italiana Immergas investe molto nel settore attraverso corsi dedicati proprio ai professionisti. In più i Centri di Assistenza autorizzati Immergas sono organizzati per dare risposte tempestive ed efficaci anche 7 giorni su 7 nei periodi di freddo.

Le professionalità tra cui scegliere

Per riassumere è fondamentale saper distinguere. Ci si rivolge a un installatore qualificato per farsi consigliare il miglior sistema per la casa e procedere con un’installazione a regola d’arte. Si richiede il servizio di un centro di assistenza per organizzare al meglio la manutenzione, stabilire controlli periodici obbligatori per legge e assistenza assicurata dalla fabbrica in caso di guasti.

Le pompe di calore ibride stanno ridefinendo il concetto di climatizzazione domestica perché offrono una soluzione versatile e sostenibile che si adatta alle esigenze di comfort di tante abitazioni, dalle nuove a quelle che si vogliono ristrutturare energeticamente. Questi apparecchi compiono un passo avanti significativo rispetto alle tradizionali caldaie combinando l’efficienza e il risparmio delle pompe di calore con la potenza dei generatori a gas.

Sostituire la vecchia caldaia si può

Alcune pompe di calore ibride, come Magis Combo V2 di Immergas, possono anche integrarsi con gli impianti di riscaldamento a caloriferi presenti nella grande maggioranza delle abitazioni. La Magis Combo V2 opera infatti con una temperatura di mandata che raggiunge 80 gradi, cioè la temperatura massima per i caloriferi. Un grande vantaggio che consente di avere una tecnologia avanzata senza spendere soldi per sostituire i radiatori.

Ottime prestazioni in ogni condizione

Le pompe di calore ibride sono progettate per funzionare in modo ottimale in tutte le condizioni climatiche. Durante i periodi più freddi, quando le temperature esterne si avvicinano o scendono sotto lo zero, oppure se in una casa con più bagni si richiede acqua calda sanitaria nello stesso tempo, il generatore a gas entra in funzione e garantisce sempre ottimi risultati.

Quando però, per la maggior parte del tempo, si usano i bagni in modo normale e le temperature esterne non sono troppo rigide, funziona soltanto la pompa di calore che riscalda ambienti e acqua sanitaria senza bruciare gas. D’estate la Magis Combo V2 in abbinamento a ventilconvettori o split idronici offre anche il raffrescamento: in pratica, con un solo apparecchio si ottengono due risultati e un grandissimo comfort tutto l’anno.

Sostenibilità e risparmio energetico

L’efficienza energetica è uno dei pilastri delle pompe di calore ibride. Utilizzando il calore estratto dall’aria esterna questi apparecchi riducono notevolmente il consumo di gas e le emissioni di CO2. Se in più vengono abbinati ai pannelli fotovoltaici si portano questi vantaggi a un livello superiore dal momento che l’elettricità utile per alimentare la pompa di calore si ottiene gratuitamente dall’energia del sole in modo del tutto pulito, riducendo i costi energetici.

Facilità di installazione

Magis Combo V2 è la pompa di calore ibrida progettata per essere installata facilmente al posto delle vecchie caldaie, senza interventi strutturali complessi.

Le pompe di calore ibride sono la scelta giusta per chi vuole più comfort tutto l’anno con una soluzione che riduca il consumo di gas e rispetti l’ambiente. L’integrazione con i pannelli fotovoltaici rappresenta da questo punto di vista un’ottima soluzione per massimizzare tutti i vantaggi dell’apparecchio.

Climatizzatore mono split o multi split?

Prima di tutto bisogna considerare le necessità di utilizzo e il tipo di abitazione: si vogliono rinfrescare e riscaldare case grandi o piccole? Con molte o poche stanze? Usate tutto l’anno o solo in vacanza? Esistono anche soluzioni giuste per uffici, negozi e attività come ad esempio le palestre e ci sono fattori importanti da considerare bene in ogni caso come la coibentazione dei muri, l’esposizione al sole, l’area geografica e il rigore degli inverni.

In ogni caso, scegliendo con attenzione tra climatizzatori mono o multi split, in pompa di calore, con inverter, si può sempre trovare la soluzione su misura per tante famiglie e luoghi di lavoro.

Le caratteristiche tecniche

Un climatizzatore mono split è composto da una singola unità interna (lo split, appunto, che indirizza il getto di aria fresca o calda nella stanza) collegato a un’unità esterna. Come si può intuire dal nome le soluzioni multi split permettono invece di collegare a una sola unità esterna, più split interni. Mentre il primo tipo è adatto a monolocali, bilocali, abitazioni, uffici, attività artigianali e negozi di piccole dimensioni, il secondo può fornire la temperatura giusta, rapidamente, a strutture più grandi e articolate, con la possibilità di personalizzare il comfort in modo diverso in ogni area della casa.

Pompa di calore: raffrescamento e riscaldamento insieme

Tutti i climatizzatori più evoluti utilizzano oggi la tecnologia delle pompe di calore, una tecnologia di grande efficienza energetica che con un solo kW di elettricità può ottenere fino a 4 kW di energia termica. Sono in pratica dei “moltiplicatori” che grazie a questa loro caratteristica riescono ad abbassare i consumi energetici. Un grande vantaggio in più deriva dal fatto che i climatizzatori più avanzati forniscono la temperatura giusta anche in inverno. Anzi, in zone dove le temperature non arrivano troppo in basso, un buon climatizzatore può addirittura sostituire per intero il sistema di riscaldamento.

Anche l’inverter aiuta a risparmiare

Un climatizzatore a pompa di calore si basa sull’uso di un refrigerante che passa da liquido a gas e viceversa scambiando calore rapidamente e inoltre si adatta in modo veloce alle variazioni di temperatura. Il cuore di un climatizzatore moderno è però l’inverter: il dispositivo elettronico che regola la velocità del compressore in modo da mantenere costante la temperatura con minori oscillazioni, minori consumi di energia e maggiore durata del sistema.

Quando il climatizzatore purifica l’aria

Un’altra caratteristica importante di un climatizzatore evoluto è oggi lo ionizzatore. Il sistema è molto conosciuto e si basa sull’emissione di ioni negativi che si legano a particelle inquinanti come fumo, polveri, batteri, pollini e allergeni: in questo modo riescono a neutralizzarle e a rendere migliore l’aria che respiriamo anche in ambienti dove convivono più persone a lungo.

La nuova proposta Immergas

La gamma più recente di climatizzatori è oggi proposta dall’italiana Immergas che approfitta di tutte le migliori soluzioni disponibili con tre linee mono o multi split, in pompa di calore, con inverter, ionizzatore disponibile anche di serie e comando da remoto via wi-fi con un’app. La varietà di potenze è molto ampia: la linea top di gamma Gotha ha potenze da 8.000 e 12000 BTU/h, la linea Thor va da 9.000 a 24.000 BTU/h; la linea Multi parte invece da 18.000 e arriva fino a 42.000 BTU/h. Nell’insieme offrono una disponibilità capace di adattarsi a qualsiasi spazio abitativo. Non da ultimo è importante considerare le detrazioni fiscali disponibili (Ecobonus 65%, Bonus Casa 50% e Conto Termico 2.0) che consentono risparmi molto significativi.

Oggi è molto importante cercare soluzioni per il comfort abitativo in appartamenti, villette, uffici e negozi tenendo conto dell’efficienza energetica e del controllo dei consumi. In questo senso i climatizzatori a pompa di calore rappresentano un’ottima tecnologia tanto per il riscaldamento invernale quanto per il raffrescamento estivo. La flessibilità di utilizzo e la facilità di installazione, oltre alla rapidità nel raggiungere le temperature desiderate nelle varie stanze sono alcune delle caratteristiche che li rendono una buona scelta per migliorare la qualità della vita in casa.

Versatili e facili da installare

I climatizzatori più versatili possono essere installati in diversi tipi di abitazioni perché offrono tante possibilità di installazione: i monosplit climatizzano una sola stanza per volta e sono perfetti anche in monolocali e in seconde case che hanno un basso fabbisogno energetico; con i multisplit si possono realizzare impianti con diverse unità interne e una sola esterna per spazi con vari ambienti.

Consumi ridotti e buone prestazioni

I climatizzatori moderni a pompa di calore sono eccellenti per efficienza energetica: con un solo kW di energia elettrica possono produrre fino a 4 kW di energia termica in raffrescamento o riscaldamento. In questo modo tengono sotto controllo i consumi elettrici per il riscaldamento in inverno, dando una mano a risparmiare sulle bollette.

GOTHA, THOR e MULTI: tre gamme per tante soluzioni

Immergas è conosciutissima non solo per caldaie e boiler prodotti ormai da 60 anni in Italia ma anche per gli impianti ibridi e full electric che controllano il clima in ogni stagione. Oggi propone tre diverse linee di climatizzatori con una grande varietà di soluzioni: con questa nuova offerta Immergas permette di realizzare interi impianti in full electric con la garanzia di un solo marchio e di un’assistenza competente su tutti gli apparecchi.

La gamma GOTHA in particolare offre di serie due tecnologie molto utili e funzionali: lo ionizzatore integrato e il controllo da remoto tramite app. Entrambe sono disponibili anche sulle gamme THOR e MULTI come optional. Lo ionizzatore migliora la qualità dell’aria interna con l’emissione di ioni negativi che si legano alle particelle sospese come polveri, pollini e batteri, eliminando elementi indesiderati in modo naturale e efficace. Il controllo da remoto con wi-fi attraverso l’applicazione CLIMAsmart, permette di gestire il comfort di casa con estrema facilità, ovunque ci si trovi.

La gamma THOR offre climatizzatori con quattro diverse potenze che variano da 9.000 a 24.000 Btu/h per adattarsi a spazi di dimensioni molto varie tra loro. Con la MULTI si possono invece abbinare fino a cinque unità interne a una sola esterna, con sei diversi modi di installazione: a parete, cassetta, canalizzabile, a pavimento o a soffitto e a console. Oltre alla flessibilità nell’adattarsi a varie configurazioni abitative tutti gli split sono realizzati secondo una linea di design minimale e ben curata che si inserisce in ogni arredamento.

Alto rendimento e vantaggi fiscali

Tutti i climatizzatori Immergas sono progettati per garantire un alto rendimento. Le caratteristiche degli apparecchi consentono di approfittare delle detrazioni fiscali previste dall’ECOBONUS 65%, dal BONUS CASA 50% e dal Conto Temico 2.0. Un ulteriore vantaggio è assicurato dal servizio Credito al Consumo che permette di dilazionare il pagamento perfino in 72 rate. Una serie di benefici tangibili sia in termini di comfort sia di risparmio energetico.

La caldaia di casa non funziona bene? Va in blocco? Niente panico

Nonostante il funzionamento delle caldaie a gas sia abbastanza complesso, non è sempre necessario chiamare il Centro Assistenza Tecnica Autorizzato (CAT) quando qualcosa non funziona perfettamente.

Se la caldaia di casa ha problemi è utile conoscere i problemi più comuni e come controllarli da soli. Questo articolo aiuta appunto a capire come mantenere le prestazioni migliori dell’apparecchio durante l’anno. Se il vostro sistema di riscaldamento ha invece bisogno di interventi complessi o riparazioni, è importante chiamare un tecnico qualificato Immergas anziché tentare di risolvere da soli. È fondamentale per garantire un corretto funzionamento del sistema e la sua sicurezza.

I principali comandi sui cruscotti delle caldaie

In tutte le caldaie esistono cruscotti con selettori o tasti che permettono di accendere e spegnere la caldaia oltreché selezionare la modalità estiva o invernale. La disposizione può variare tra marche e modelli ma è l’estrema intuitività a caratterizzare tutte le icone delle pulsantiere nelle caldaie per uso domestico.

Che fare quando la caldaia va in blocco

Se la caldaia smette di funzionare, potrebbe essere solo un blocco temporaneo. Prima di chiamare il tecnico, controlla se c’è un problema che puoi risolvere da solo. Il blocco funzionale serve a proteggere la caldaia.

La pressione dell’acqua è troppo bassa

Tutte le caldaie presentano un indicatore che mostra la pressione dell’acqua nell’impianto. La pressione deve essere sempre tra 1 e 1,5 bar: una pressione inferiore non consente il funzionamento corretto dell’impianto e una superiore può provocare danni al sistema.

Quando all’inizio della stagione fredda si “sfiatano” i termosifoni per far uscire eventuali bolle d’aria, spesso il sistema perde pressione. Ecco allora che si può agire sul rubinetto che si trova quasi sempre nella parte bassa della caldaia per introdurre altra acqua e ristabilire la pressione. È una operazione semplice ma va svolta con attenzione per non eccedere.

La pressione del gas è bassa o nulla

In questo caso è necessario controllare che l’approvvigionamento di gas metano sia regolare.

Lo scarico dei fumi non funziona a dovere

Un’occlusione dello scarico dei fumi fa scattare il sensore della caldaia che di conseguenza va in blocco. Per questo il controllo periodico dei fumi è importante.

Oltre a queste possibili cause di blocco ne esistono altre legate al bruciatore o alle condizioni dei suoi ugelli che possono essere occlusi se non manutenuti a dovere.

Regolare la temperatura e risparmiare

Oltre alle normali operazioni di manutenzione della caldaia, possiamo risparmiare energia regolando autonomamente le temperature dell’acqua nei termosifoni e nell’acqua calda sanitaria. Non serve l’aiuto un esperto per fare questa regolazione. A seconda del tipo di caldaia, si possono trovare simboli come un rubinetto per l’acqua calda o un termosifone per regolare la temperatura dell’acqua per il riscaldamento.

Regolare la temperatura dell’acqua calda sanitaria è fondamentale: una temperatura troppo alta, oltre i 50°, non serve a molto perché deve poi essere miscelata a quella fredda per essere utilizzata senza scottarsi.

Per quanto riguarda la temperatura dell’acqua dei termosifoni la questione è più complessa. Se si ha un impianto termico ad alta temperatura con termosifoni o ventilconvettori, la temperatura ideale della caldaia dovrebbe essere tra i 55 e i 70°. Per chi possiede un impianto con riscaldamento a pavimento, si può procedere regolando la temperatura attorno ai 35°. A questa regolazione di temperatura possiamo risparmiare parecchia energia, scongiurando contemporaneamente il rischio di rovinare i pavimenti, soprattutto i parquet in legno.

Ci sono poi altri piccoli inconvenienti che possono incorrere ai nostri termosifoni e non solo durante il cambio di stagione. Per questo la loro manutenzione è molto importante. Immergas ha dedicato ad essi una serie di video, assieme a una serie di utili consigli nella pagina dedicata all’assistenza.

Interventi e servizi professionali

Gli interventi che possiamo fare in autonomia come possessori di caldaie e di altri apparecchi dell’impianto termico sono limitati. Per questo è importante poter contare su un servizio di assistenza puntuale e rigoroso ma, prima ancora, su una installazione a regola d’arte. Immergas si preoccupa con particolare attenzione proprio di queste due fasi nella consapevolezza che precisione e puntualità sono fondamentali.

Installazione a regola d’arte fino alla messa in opera

Installatore e manutentore (CAT) sono due figure professionali fondamentali e distinte che operano in sinergia per assicurare le migliori soluzioni a tutti i clienti.

L’installatore installa l’apparecchio e il manutentore fa una verifica gratuita iniziale per attivare la garanzia biennale della caldaia.

Grazie al programma di manutenzione Formula Comfort, la garanzia Immergas può durare fino a 10 anni con attivazione gratuita e grandi vantaggi come gli interventi entro 24 ore (anche nei weekend invernali), i pezzi di ricambio originali, la chiamata gratuita, la manodopera inclusa.

Attraverso i CAT affiliati Immergas si occupa di tutte le verifiche necessarie a garantire le migliori performance energetiche. Un’importante sicurezza in più.

Gli impianti ibridi e full electric per riscaldamento e raffrescamento di abitazioni, negozi e uffici, funzionano basandosi essenzialmente sulla tecnologia sempre più diffusa delle pompe di calore. L’efficienza di questi apparecchi è indicata dal cosiddetto Coefficient of Performance: COP. Un dato molto importante perché indica il rapporto tra energia restituita all’abitazione sotto forma di calore o fresco, e l’energia elettrica consumata. Il valore minimo richiesto per avere le agevolazioni fiscali è COP 4: si richiede quindi che dato un Watt per azionare la pompa di calore, devono uscire 4 Watt di energia termica. Un moltiplicatore straordinario che permette di tagliare la bolletta si almeno il 30% arrivando anche al 50%.

Pompa di calore e fotovoltaico insieme

La pompa di calore produce dunque 4 Watt di energia termica per ogni Watt di elettricità. I 3 Watt in più vengono ricavati dall’energia termica naturalmente contenuta nell’aria e prodotta evidentemente dal calore solare. Un elemento molto importante sia per l’abbattimento dei consumi energetici, sia per l’importantissima riduzione dei consumi di fonti di energia fossile che producono inquinamento ed emettono gas serra così nocivi per il riscaldamento globale.

È chiaro che se anche l’energia elettrica che aziona la pompa di calore è prodotta in modo pulito e possibilmente gratuito, l’intero processo diventa ancora più ecologico e conveniente. L’abbinamento di pompe di calore on i pannelli fotovoltaici è quindi il sistema migliore anche per rendersi indipendenti dal punto di vista energetico.

Pacchetti per il fotovoltaico

I pacchetti ZCS di Immergas sono pensati per abbinare i pannelli fotovoltaici a inverter di qualità con potenze che vanno dai 3 ai 10 kWp per adattarsi alle dimensioni di abitazioni, negozi o uffici. Comprendono sistemi di fissaggio, scheda per la comunicazione dei dati di produzione, eventuali ottimizzatori e le utilissime batterie di accumulo. Queste ultime sono in effetti molto utili perché spesso l’energia che si raccoglie dal sole durante il giorno è più utile la sera quando è necessario più riscaldamento in inverno o anche di notte per ricaricare i veicoli elettrici

I componenti principali degli impianti

Un impianto ibrido completo contiene, oltre ad altri dispositivi comunque importanti, questi quattro componenti fondamentali:

  • pompa di calore
  • caldaia a condensazione
  • gestore di sistema
  • pannelli fotovoltaici

Il gestore di sistema in particolare è l’elemento fondamentale perché stabilisce di momento in momento il generatore più conveniente tra pompa di calore e caldaia, e fa in modo che il consumo di gas sia ridotto al minimo. In pratica la caldaia a condensazione entra in funzione solo se le temperature esterne sono particolarmente rigide in inverno o se – in una casa con più bagni – si richiede contemporaneamente tanta acqua calda.

Fotovoltaico è meglio

Per tutto il resto del tempo gli impianti funzionano con l’elettricità proprio come fanno – sempre – i sistemi full electric. Ecco perché un impianto fotovoltaico ben strutturato, completo di batterie di accumulo ben dimensionate per la casa o il negozio o gli uffici a cui serve, può dare non solo grandi vantaggi immediati ma essere un investimento che dura nel tempo perché produce energia gratuita con efficienza per un tempo che va ben oltre i vent’anni.

Fotovoltaico: sempre più diffuso

La soluzione tecnica del fotovoltaico è ormai molto diffusa in Italia e ha prodotto nel 2022 oltre 27,5 TWh di elettricità su un totale però di quasi 300 TWh necessari al nostro Paese. La strada è dunque lunga, ma la crescita continua nell’uso delle energie rinnovabili dà speranze di un futuro con sempre minore dipendenza dalle fonti di energia fossile.

Il servizio chiavi in mano per un impianto fotovoltaico

Gli impianti studiati appositamente per le condizioni e le necessità di un edificio, possono incidere in modo molto positivo sul bilancio energetico domestico o aziendale e permettono di raggiungere la massima resa dell’investimento.

Per realizzare un impianto fotovoltaico commisurato alle proprie esigenze è molto importante quindi scegliere chi sappia fare valutazioni corrette prima ancora del progetto. I consigli e i processi operativi di un’impresa esperta sono infatti fondamentali per calcolare l’impegno effettivo di energia e quindi il dimensionamento giusto dell’impianto, per studiare i materiali più adatti e la disposizione dei pannelli, per considerare anche i momenti in cui si usa di più l’energia elettrica nella giornata della famiglia o dell’impresa.

Le caratteristiche di un servizio completo

Il servizio chiavi in mano offerto da aziende come Immerenergy – la divisione Immergas specializzata in impianti fotovoltaici per abitazioni e PMI – assicura una serie di interventi che puntano alla massima resa dell’impianto fotovoltaico e quindi a un più veloce rientro dall’investimento.

Ecco alcuni punti più importanti:

  • Valutazione delle bollette energetiche
  • Stima delle necessità energetiche immediate e future
  • Studio di fattibilità
  • Progettazione
  • Scelta dei componenti
  • Installazione accurata

Importantissima è anche l’attività di gestione di tre tipi di pratiche: pratiche autorizzative comunali, di allaccio presso il distributore locale e di scambio sul posto con il GSE (Gestore Servizi Energetici).

Dispositivi e vantaggi aggiuntivi

Nel momento in cui si valuta l’esposizione più corretta dei pannelli capita spesso di dover considerare elementi come gli ombreggiamenti temporanei causati ad esempio dalla presenza di edifici o alberi vicini. In questo caso un’azienda seria consiglia senz’altro l’impiego di ottimizzatori solari che aumentano l’efficienza dell’impianto. Tra gli altri dispositivi utili, in un impianto “chiavi in mano” ci sono inverter ben dimensionati, batterie di accumulo e magari anche un sistema di ricarica per l’auto elettrica se la si possiede o si prevede di acquistarla. Per far rendere al meglio il proprio impianto fotovoltaico non bisogna trascurare infine la manutenzione periodica. La pulitura dei pannelli da foglie, eventuali residui o depositi di polveri migliora infatti di molto la resa dell’impianto stesso.

Più dei costi iniziali è importante la resa

Rispondere alla domanda: «Quanto costa un impianto fotovoltaico domestico?» non è semplice. Se si vuole un rientro economico davvero conveniente, un impianto su misura assicura rese maggiori a lungo termine: tutto il lavoro di progettazione, di scelta dei materiali, di installazione accurata, di gestione delle pratiche, di allaccio presso il distributore locale, di scambio sul posto con il GSE e alla fine di manutenzione sono dunque soldi ben spesi perché aumentano la resa dell’impianto e riducono i tempi di rientro dall’investimento.

Calcolare la spesa e i vantaggi

Il costo di un impianto fotovoltaico su misura è di circa 2.500-3.500 euro per kWp installato. Per una casa di un centinaio di metri quadrati, si può quindi calcolare un investimento che parte da circa 5/8 mila € considerando ovviamente il grosso vantaggio della detrazione fiscale al 50%.

Grazie a un investimento di questo tipo, il vantaggio economico di un impianto ben dimensionato secondo il fabbisogno energetico, è un taglio dei costi in bolletta che può arrivare al 60/70%. In pratica, se senza impianto fotovoltaico si spendono mille o mille duecento euro l’anno, con l’impianto adeguato la spesa in elettricità si riduce a 300 o 400 €. In questo modo il rientro dall’investimento avviene in un periodo di tempo che – per stare larghi – si può calcolare in 4/7 anni. Si aggiunga per concludere che la vita utile dei pannelli è come si diceva di 25 anni e più: un impianto fotovoltaico ben strutturato può quindi garantire diversi anni di energia gratuita e pulita a famiglie e imprese.

Tutti vogliono migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione per l’obiettivo comune di ridurre i consumi, aumentare il comfort di casa e abbassare anche le emissioni nocive per l’ambiente. Le soluzioni tecniche evolute per ottenere questi risultati oggi non mancano ma spesso si teme che richiedano grandi cambiamenti nell’installazione e che necessitino di impianti di riscaldamento moderni come quelli a pavimento.

Non è detto: esistono infatti soluzioni innovative e intelligenti che permettono di raggiungere i nostri obiettivi senza eliminare i termosifoni di casa con pesanti ristrutturazioni. Oggi infatti si può scegliere una pompa di calore ibrida capace di lavorare alla temperatura di mandata elevata che serve appunto per riscaldare i nostri vecchi termosifoni e che, per di più, sono realizzate in modo da inserirsi senza difficoltà nello spazio occupato dalla vecchia caldaia.

Che cos’è una pompa di colore ibrida

Facciamo un passo indietro per spiegare che una pompa di calore ibrida è un apparecchio che combina due tecnologie diverse: una pompa di calore e una caldaia a condensazione a gas. Un gestore di sistema intelligente sceglie di momento in momento qual è la fonte energetica più conveniente tra il gas e l’elettricità che attiva la pompa di calore: quando funziona la pompa di calore si riscalda casa con l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria e in condizioni di clima rigido o per grandi richieste di acqua calda, interviene la caldaia a gas.

Il gestore di sistema è il cervello dell’apparecchio

Il sistema ibrido è dotato di una logica di controllo intelligente che gestisce in modo automatico e ottimale l’attivazione di uno o di entrambi i generatori in relazione alle temperature esterna e interna, alla quantità di acqua calda richiesta, al costo dell’energia e alle prestazioni dei due dispositivi.

In generale, la pompa di calore ha la precedenza sulla caldaia perché è più efficiente ed ecologica, ma quando la temperatura esterna scende al di sotto di una certa soglia la caldaia entra in funzione, in modo integrativo o sostitutivo, per garantire sempre il comfort termico desiderato con il consumo di energia minore.

Quali sono i vantaggi di una pompa di calore ibrida

Sostituire la caldaia con una pompa di calore ibrida comporta diversi vantaggi economici e ambientali.

  • Innanzitutto il risparmio in bolletta perché la pompa di calore sfrutta l’energia termica gratuita e rinnovabile dell’aria esterna riducendo il consumo di gas. Se per di più è alimentata da pannelli fotovoltaici anche il suo funzionamento viene garantito da energia pulita e senza costi.
  • La pompa di calore ibrida ha un’alta efficienza energetica: basta pensare che con un solo kW di potenza elettrica si producono circa 3,5 kW di potenza termica. D’altra parte il generatore a gas contenuto nella pompa di calore ibrida è a condensazione, perciò risparmia circa il 30% di energia rispetto alle vecchie caldaie recuperando il calore dei fumi che altrimenti sarebbe espulso attraverso il camino.
  • La pompa di calore ibrida permette inoltre di ridurre le emissioni di gas serra perché limita la combustione del gas, la causa della produzione di anidride carbonica. Si stima appunto che una pompa di calore ibrida possa ridurre le emissioni di CO2 fino al 50% rispetto a una caldaia tradizionale.
  • Proprio per questi vantaggi d’ordine ambientale, la pompa di calore ibrida è considerata un apparecchio di riqualificazione energetica degli edifici e perciò può approfittare di diversi incentivi fiscali e finanziari come l’Ecobonus 65%, il Bonus casa 50% e il Conto termico.

Sostituire la vecchia caldaia con tecnologie più avanti

Per concludere possiamo dire che sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore ibrida consente di compiere un vero e proprio aggiornamento tecnologico utile ad abbattere i consumi di gas e le emissioni nocive. Inoltre, se la pompa di calore ibrida è costruita come la Victrix Hybrid di Immergas, l’apparecchio può inserirsi in un tradizionale impianto termico a termosifoni, senza interventi gravosi.

Mantenere basso l’impatto energetico e risparmiare

Se già possediamo un impianto di raffrescamento oppure non ne abbiamo bisogno perché viviamo piacevolmente in una zona sempre fresca, la soluzione è presto trovata: una buona caldaia a condensazione, con un’efficienza elevata, può darci il riscaldamento e l’acqua calda che serve consumando un combustibile che – al momento – mantiene costi non eccessivi; trattasi poi di generatori con costi di installazione contenuti. Di contro, uno split azionato da una pompa di calore riscalda l’ambiente in modo più rapido rispetto a un termosifone, soprattutto nelle mezze stagioni.

Zona geografica e condizioni degli edifici

Con la precedente considerazione abbiamo già toccato altri due argomenti molto importanti: l’isolamento termico e la zona o area geografica in cui si trova l’abitazione. Per quanto riguarda quest’ultimo tema, non si tratta solo di latitudine: anche se chi vive al Sud ha senz’altro più giornate calde di chi sta ad esempio in Pianura Padana, prima di scegliere un impianto in sola pompa di calore bisogna considerare anche altri fattori come l’altitudine sul livello del mare, la ventilazione della zona e l’esposizione dei muri al calore del sole durante il giorno. In questo caso la coibentazione di tetti e muri gioca appunto un ruolo molto importante: le case che disperdono calore in inverno e si riscaldano rapidamente in estate ci costringono infatti a fare intervenire più spesso termosifoni o climatizzatori aumentando i consumi.

La risposta ibrida e factory made

In pratica quindi, dove le condizioni climatiche sono particolarmente rigide in inverno, la caldaia a gas offre solide garanzie anche quando si scende abbondantemente sotto zero. Se però si vuole avere anche il fresco in estate, si può scegliere un impianto che abbini alla caldaia a gas una pompa di calore. I cosiddetti impianti ibridi uniscono due generatori che vengono governati da un gestore di sistema: questo gestore è capace di scegliere automaticamente la fonte energetica più conveniente in ogni momento e dà la sicurezza di impiegare nel modo più economico l’impianto in qualsiasi condizione climatica. Un’avvertenza, per avere la garanzia di un impianto equilibrato in questo senso è bene affidarsi ai cosiddetti factory made: si tratta di impianti ibridi che vengono calibrati in azienda con componenti scelti accuratamente e sono fatti in modo da rendere più semplice anche l’installazione.

Costi dell’elettricità e del fotovoltaico

Il modo per abbattere decisamente i costi di elettricità è quello di dotarsi di pannelli fotovoltaici e possibilmente di batterie di accumulo. L’energia elettrica che si ottiene dai pannelli è ovviamente gratuita ma nelle nostre case spesso capita che proprio nei momenti in cui la produzione dell’impianto domestico è massima l’energia elettrica viene usata di meno e viceversa. Dal momento che le normative favoriscono molto l’autoconsumo dell’elettricità rispetto all’immissione in rete dell’elettricità prodotta in eccesso, conviene quindi acquistare apposite batterie che permettono di sfruttare l’elettricità autoprodotta in qualsiasi momento, anche quando il sole non c’è più.

In conclusione, non esiste una sola risposta

Che sia meglio il gas dell’elettricità o viceversa rimane dunque una domanda senza risposta univoca ma possiamo senz’altro indicare almeno tre diverse situazioni:

– gli impianti in sola pompa di calore, che consumano solo energia elettrica, sono convenienti dal punto di vista del consumo energetico se l’abitazione è ben coibentata ed è collocata in un’area geografica favorevole, cioè non troppo fredda in inverno

– gli impianti di riscaldamento classici con caldaia a condensazione consentono un consumo di gas controllato se il generatore è moderno e ad alta efficienza, ma richiedono l’abbinamento a un climatizzatore per raffrescarsi in estate

– gli impianti ibridi e possibilmente factory made – perfettamente bilanciati dal costruttore come quelli dell’italiana Immergas – uniscono la caldaia alla pompa di calore per assicurare grande elasticità e minimo consumo di energia soprattutto se abbinati a pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo dimensionate in modo razionale

La legge di Bilancio 2024

I bonus permettono di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dall’imposta sul reddito delle società (IRES) una parte delle spese sostenute per i miglioramenti degli immobili in 10 anni: le detrazioni sono calcolate in percentuale sulle spese ammesse dalla legge e variano in base al livello di risparmio energetico ottenuto.

Tra le iniziative confermate ed evolute rispetto agli anni precedenti, spiccano Ecobonus e bonus Casa cioè le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Variazioni consistenti sono invece previste per il cosiddetto Superbonus che nel 2024 è ammesso solo per i condomini e con un’aliquota di detrazione non più del 110% ma del 70%.

L’Ecobonus, conveniente per tutti

Tutti i cittadini che svolgono lavori in edifici su cui possiedono un diritto, possono quindi avere un’agevolazione al 50% o al 65% in base al tipo di interventi. Il 50% riguarda gli interventi di sostituzione per impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione in classe A, per rinnovare gli infissi e installare schermature solari come tende e pergole.

Il 65% si rivolge invece a una quantità di innovazioni che riguardano da una parte l’isolamento termico e dall’altra l’installazione di impianti di climatizzazione che comprendono caldaie a condensazione con termoregolazione evoluta, pompe di calore, impianti ibridi factory made costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione integrate, pannelli solari termici e fotovoltaici, sostituzione integrale o parziale di scaldaacqua e di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.

È da notare che se l’intervento si effettua su parti comuni in un condominio l’aliquota di detrazione arriva al 70% e anche al 75% quando la riqualificazione riguarda il miglioramento della spesa energetica estiva e invernale. Per chi fa anche lavori di riqualificazione antisismica, il bonus può arrivare perfino all’80 o all’85% della spesa sugli edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

Limiti massimi di detrazione

Bisogna tenere presente che ogni tipo di intervento, oltre avere diverse percentuali di detraibilità, ha diversi massimali di detrazione. Facciamo alcuni esempi per capire meglio: la riqualificazione energetica globale di un edificio ha un’aliquota del 65% e può arrivare a una detrazione massima di 100.000 euro.

La sostituzione di una vecchia caldaia con una avanzata gode allo stesso modo di un’aliquota del 65% ma la detrazione massima è di 30.000 euro; la detrazione scende però al 50% se nella sostituzione non si includono gli strumenti di termoregolazione avanzata. Proprio per la complessità del tema, conviene quindi affidarsi a professionisti qualificati.

Approfittare degli incentivi, per il portafogli e per l’ambiente

Gli incentivi per il risparmio energetico sono quindi una grande opportunità per migliorare il comfort e la sicurezza delle abitazioni, per ridurre i consumi e le bollette energetiche, per contribuire alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. Approfittarne è dunque senz’altro utile ma bisogna prestare sempre attenzione alle procedure: essenzialmente è necessario effettuare pagamenti tracciabili, conservare i documenti sulle spese e comunicare i lavori effettuati all’Enea (Ente nazionale per l’energia e l’ambiente) sulla piattaforma online, entro 90 giorni dalla fine degli interventi.

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