Pompa di calore ibrida

Le pompe di calore ibride uniscono il meglio di due tecnologie: la pompa di calore sfrutta l’energia rinnovabile dell’aria esterna, la caldaia a condensazione interviene solo quando fa freddo o serve molta acqua calda. Il sistema è dotato di un’elettronica intelligente che gestisce automaticamente il funzionamento e sceglie di volta in volta la fonte di energia più conveniente. Le due unità – pompa di calore e generatore a gas – a volte lavorano in contemporanea per aumentare le ore di utilizzo della pompa di calore e ridurre ancora il consumo di gas.

Risparmio concreto

La tecnologia della pompa di calore consente di produrre fino a 4 kW di energia termica utilizzando soltanto 1 kW di elettricità, tutto questo senza bruciare gas. Per questo, sostituire la vecchia caldaia tradizionale può portare consumi – con grande risparmio – e fino al 50% in meno di emissioni di CO₂, un grande vantaggio per l’ambiente. Il sistema ibrido formato dai due generatori, raggiunge la classe energetica A++ in riscaldamento e garantisce alti rendimenti in tutte le stagioni.

Anche con i termosifoni

In particolare, esistono pompe di calore ibride come la Victrix Hybrid di Immergas che può lavorare con una temperatura di mandata fino a 80°C. Questo significa che è perfetta anche negli impianti con termosifoni tradizionali. In pratica, la Victrix Hybrid può sostituire rapidamente la caldaia ed è studiata per inserirsi negli spazi del precedente generatore, senza lavori invasivi.

Incentivi fiscali

Proprio perché la Victrix Hybrid permette di ridurre il consumo di gas e di conseguenza le emissioni nocive, l’installazione di questa pompa di calore ibrida accede alle detrazioni fiscali previste dalla normativa: il 50% per l’abitazione principale e il 36% per la seconda. Sono incentivi consistenti che si detraggono dalle tasse per 10 anni.
I vantaggi si sommano anche alla possibilità di acquistare e pagare i lavori di installazione a rate, così la pompa di calore ibrida inizia subito a risparmiare mentre i pagamenti si dilazionano a lungo nel tempo.

Evoluzione tecnologica e condensazione

Il vero significato del termine efficienza, indica in generale la capacità di svolgere bene un certo lavoro o compito in relazione all’impegno di energia. In pratica, le persone o gli apparecchi che ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo, sono i più efficienti. Anche nel mondo delle caldaie, lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni riguarda spessissimo proprio questo fattore: la capacità di riscaldare meglio usando meno gas possibile.
La conseguenza immediata di un miglioramento in efficienza non è solo economica ma anche ecologica perché usare meno gas significa di conseguenza ridurre le emissioni nocive. Un doppio, importante vantaggio.
Un grande passo in avanti da questo punto di vista è stato fatto quando, verso la fine degli anni ’90, sono state inventate e poi introdotte sul mercato le cosiddette caldaie a condensazione. Oggi questa tecnologia è obbligatoria e il motivo è molto concreto: le caldaie precedenti sprecavano moltissimo calore buttandolo letteralmente attraverso la canna fumaria. I fumi che uscivano dal camino, infatti, erano caldissimi, oggi invece no.
Con l’utilizzo di uno scambiatore di calore, e proprio per merito del fenomeno naturale della condensazione, le caldaie odierne arrivano a recuperare fino al 30% di calore senza sprecarlo e i fumi che escono dal camino hanno infatti temperature più basse.

Sostituire una caldaia obsoleta

Questo consistente risparmio di gas e di emissioni nocive può quindi già da solo giustificare la sostituzione di una caldaia ancora funzionante ma obsoleta. È infatti opportuno considerare proprio il grande aumento dell’efficienza che si ottiene passando alla tecnologia più avanzata, per ottenere un risparmio di circa il 30%. Questo abbattimento dei costi in bolletta, combinato con la possibilità di acquisto a rate, permette in conclusione un risparmio così elevato da rendere interessante la sostituzione anticipata del vecchio generatore.

Alta efficienza, che cosa significa oggi

La direttiva ErP (Energy related Product) del 2015 ha introdotto un sistema di classificazione degli apparecchi (da A+++ a G) oltre a modificare i criteri di valutazione. Oggi si considera infatti l’efficienza stagionale: una misura che valuta il rendimento reale della caldaia durante l’intero anno e che considera tanti fattori come le variazioni climatiche, le fasi di funzionamento e standby per fornire una stima più accurata del consumo energetico complessivo rispetto al semplice rendimento massimo. 

Le caldaie a condensazione moderne
Le attuali caldaie a condensazione di fascia alta raggiungono una modulazione fino a 1:10 che permette di far lavorare il generatore alla minima potenza – quindi con grande risparmio – più tempo possibile. Per aumentare l’efficienza si usano anche circolatori a basso consumo elettrico e sistemi di controllo climatico avanzati che comandano la caldaia per riscaldare solo quando è necessario e ottimizzare continuamente il funzionamento in base alle condizioni esterne e alla richiesta termica.

Nella classe con l’efficienza energetica più elevata (A+++) sono presenti le pompe di calore e i sistemi ibridi che uniscono i due tipi di generatori. In questi sistemi, infatti, il sistema di gestione digitale fa in modo che la caldaia stessa sia usata il meno possibile per utilizzare invece per la maggior parte del tempo la pompa di calore. Da un lato, la pompa di calore è uno straordinario moltiplicatore di energia (basta un Watt di energia elettrica per produrre fino a 4 Watt di energia termica) dall’altro la caldaia è molto utile nelle zone con climi rigidi quando la temperatura resta a lungo sotto lo zero.

Caldaia ad alta efficienza e pompa di calore
Per questo motivo, chi sta valutando la sostituzione del proprio sistema di riscaldamento dovrebbe considerare i sistemi ibridi integrati, rappresentano infatti una soluzione molto avanzata per offrire grande efficienza, più comfort con meno consumi e meno emissioni nocive.

La differenza si vede

Il primo impatto con la Magis M Top è visivo: il colore antracite e le linee eleganti, firmate dal designer Dirk Schumann, danno all’unità esterna un aspetto del tutto nuovo che si integra in contesti architettonici moderni e classici con più discrezione. Le novità ovviamente vanno oltre l’estetica e riguardano una quantità di elementi che permettono tra l’altro di avere anche un impatto ambientale minore, a partire dall’uso del gas refrigerante R290. Si tratta di un gas naturale che non danneggia lo strato di ozono e presenta un potenziale di riscaldamento globale (GWP) estremamente basso che riduce la cosiddetta “impronta carbonica”. L’efficienza termica superiore e le prestazioni energetiche ottime anche a basse temperature offrono grande sicurezza operativa.

Prestazioni e vantaggi economici

La Magis M Top ha elevati coefficienti di prestazione (COP) perfettamente allineati alle normative europee. Non si tratta solo di un dato tecnico per quanto importante, ma significa la possibilità di accesso alle principali detrazioni fiscali come l’Ecobonus (detrazioni fino al 50% per la sostituzione di impianti obsoleti) e il Conto Termico che offre incentivi diretti per l’installazione di sistemi ad alta efficienza.
I consumi elettrici contenuti della Magis M Top riducono la bolletta energetica e consentono anche di costruire impianti 100% elettrici più facilmente.

Anche negli impianti a termosifoni

La gamma Magis M Top offre 6 diverse versioni (4 monofase e 2 trifase) con potenze comprese tra 5 kW e 16 kW. Con questa ampiezza di soluzioni si trova sempre quella giusta per ogni immobile. La possibilità di ottenere una temperatura di mandata fino a 75°C, permette di scegliere la Magis M Top in sostituzione di vecchie caldaie senza modificare l’impianto esistente, anche in presenza dei tradizionali radiatori. Tutto questo con grandi risparmi nelle spese di installazione. La pompa di calore è estremamente flessibile e può essere installata in batteria per le necessità energetiche di condomini, uffici e negozi. Si può anche abbinare a caldaie esistenti per realizzare impianti integrati. In ogni caso non sono necessari installatori specializzati con il patentino F-Gas.

Controllo digitale totale

La Magis M Top è accompagnata da tre componenti tecnologici importanti: la scheda elettronica centrale E-BOX TOP di serie che gestisce automaticamente tutti i parametri di sistema e ottimizza continuamente il funzionamento dell’impianto per ottenere alta efficienza.
Il sistema di connettività avanzata Gateway Wi-Fi V2 (optional) che permette invece un controllo completo da remoto tramite smartphone o tablet. In più invia notifiche immediate in caso di anomalie e gestisce automaticamente gli aggiornamenti del software.
Il display TFT a colori di serie del pannello NEXIS offre una visualizzazione chiara e immediata di tutti i parametri con una resa visiva superiore ai tradizionali LCD anche in condizioni di scarsa illuminazione. L’interfaccia intuitiva permette un controllo locale completo senza bisogno di competenze tecniche specifiche.

Progettata e assemblata in Immergas

Siamo molto orgogliosi di tutto il processo che permette la produzione delle Magis M Top. L’assemblaggio e il collaudo definitivo negli stabilimenti Immergas di Brescello (RE) sono solo gli ultimi passi di un percorso che va dagli studi sulle esigenze delle famiglie italiane ed europee, dalla progettazione alla scelta dei componenti: una garanzia concreta di qualità che comprende anche l’assistenza con supporto tecnico specializzato e ricambi sempre disponibili.

Anche quando il clima è impegnativo

Con la sua capacità di funzionare efficacemente anche in condizioni climatiche difficili e la compatibilità con gli impianti esistenti, la Magis M Top rappresenta la soluzione ideale per modernizzare il proprio sistema di riscaldamento senza rinunciare a comfort e sostenibilità.
È la pompa di calore che rappresenta bene l’impegno costante di Immergas verso l’innovazione sostenibile secondo la prospettiva di un futuro energetico sicuro, pulito, molto confortevole.

Se la caldaia si accende e si spegne che cosa succede?

Il funzionamento di una caldaia può essere paragonato a quello di un’automobile in città: ogni volta che si ferma e riparte, il consumo di carburante aumenta rispetto a quando viaggia a velocità costante. Lo stesso principio si applica al riscaldamento domestico.
In inverno o quando fa freddo, nel momento in cui la caldaia viene accesa, il generatore si mette a lavorare a pieno regime per portare l’acqua alla temperatura desiderata e riscaldare i termosifoni. Questa fase iniziale richiede un notevole dispendio energetico.

Al contrario, quando l’impianto è già in funzione e deve solamente mantenere la temperatura, la caldaia opera al minimo delle sue possibilità con un consumo decisamente più contenuto.
In pratica, ogni riaccensione comporta il cosiddetto picco di avviamento dal momento che la caldaia non riscalda solo l’acqua, ma anche tutti i componenti del sistema, dalle tubature ai radiatori. Questo processo richiede una quantità considerevole di energia.

Cosa dicono le leggi?

La normativa italiana sul riscaldamento domestico stabilisce regole precise che definiscono non solo i periodi di accensione variabili secondo la zona climatica (sono ovviamente diversi in Sicilia rispetto all’Alto Adige) ma anche principi fondamentali per ottimizzare i consumi. La legislazione prevede che la temperatura degli edifici residenziali non debba superare i 20°C con una tolleranza di 2°C. Questa indicazione è molto importante perché non riguarda solo il comfort abitativo, ma soprattutto l’efficienza energetica: ogni grado in più comporta infatti un aumento dei consumi che va dal 6 all’8% con conseguente aumento dei costi.

La normativa favorisce anche l’uso di sistemi di termoregolazione perché consentono di far funzionare la caldaia al minimo evitando gli sforzi eccessivi. In questo modo l’impianto si adatta alle effettive esigenze dell’abitazione con più gradualità.

Per gli impianti centralizzati, la legge prevede l’obbligo di installare sistemi di contabilizzazione del calore così ogni famiglia può avere un’idea più chiara dei propri consumi e grazie alla maggiore consapevolezza può ottimizzare i consumi in base alle proprie abitudini.

Quando la caldaia consuma di più?

Non tutte le ore del giorno presentano lo stesso livello di consumo per l’impianto di riscaldamento. Esistono momenti in cui il fabbisogno energetico aumenta decisamente e altri in cui si mantiene su livelli più contenuti.

In genere, i cosiddetti picchi di consumo si verificano:

  • al mattino presto, quando la temperatura esterna è più bassa e l’abitazione si è raffreddata durante la notte;
  • nelle giornate fredde quando la differenza tra temperatura interna ed esterna è più elevata;
  • al momento della riaccensione dopo un periodo di spegnimento prolungato.

Quali elementi influiscono sul consumo della caldaia?

L’isolamento termico dell’abitazione è fondamentale: una casa ben coibentata mantiene il calore più a lungo e permette alla caldaia di operare quasi sempre al minimo.
Anche la manutenzione dell’impianto influisce sui consumi perché una caldaia con depositi di calcare o con la pressione dell’acqua sbagliata deve lavorare di più e consumare più gas per ottenere gli stessi risultati.

La grandezza degli ambienti da riscaldare è ovviamente determinante, così come la loro altezza (l’aria calda, più leggera, va sempre verso l’alto) e la loro esposizione: un’abitazione che guarda a sud richiede meno energia in inverno rispetto a una sempre in ombra.
Anche le abitudini degli abitanti incidono notevolmente: lasciare finestre aperte mentre la caldaia è in funzione rappresenta uno dei modi più sicuri per aumentare i consumi.

C’è caldaia e caldaia, stagione e stagione

Dopo tutte queste considerazioni è arrivato il momento di valutare il tipo di caldaia. Chi ha una caldaia vecchia che funziona ancora bene è opportuno che spenga la caldaia anche in caso di brevi assenze. Le caldaie che hanno la fiamma pilota (si riconosce da uno spioncino da cui si nota appunto la fiammella blu) consumano infatti anche se non stanno riscaldando. La fiamma pilota è costantemente accesa e può consumare, per dare una cifra indicativa, un centinaio di metri cubi l’anno di gas se la fiamma non è molto grande. Le caldaie moderne, invece, sono dotate di un’accensione elettronica che entra in funzione solo quando serve.

Ovviamente anche il fattore stagionale è importante. Mantenere la caldaia accesa durante un lungo periodo nelle stagioni calde non ha molto senso. Conservare invece una temperatura minima di riscaldamento durante l’inverno può essere conveniente perché l’abitazione non perde troppo calore e può quindi essere riscaldata più rapidamente al rientro. Inoltre, per evitare problemi di gelo nelle zone in cui si va spesso sottozero per diversi giorni l’anno è sempre meglio non spegnere la caldaia.

Si aggiunga a questo che le caldaie più avanzate hanno funzioni eco o vacanza che permettono appunto di tenere il generatore acceso a minimo senza sprecare troppo gas.

Qual è la risposta definitiva? Dipende

Come spesso accade nelle questioni complesse non esiste una risposta unica per ogni situazione. L’analisi di tutti gli aspetti che abbiamo considerato sopra porta infatti a una conclusione articolata: la convenienza dipende dalle specifiche condizioni di utilizzo.
Per chi trascorre la maggior parte della giornata in casa e dispone di un buon isolamento termico, mantenere la caldaia accesa alla minima potenza è senz’altro vantaggioso. Per chi invece si assenta non solo quotidianamente ma anche per più giorni, soprattutto nel momento in cui la temperatura esterna è mite, lo spegnimento può rappresentare una scelta più economica.
La soluzione ottimale consiste nel trovare il giusto equilibrio attraverso l’uso di un termostato programmabile per regolare la temperatura in casa in base agli orari di presenza, sfruttando le fasce orarie meno costose e investendo in una manutenzione regolare dell’impianto.
Non esiste una soluzione valida per tutti ma solo quella più adatta alle specifiche abitudini e caratteristiche dell’abitazione. L’importante è sviluppare consapevolezza riguardo ai propri consumi e adottare scelte informate, poiché il miglior risparmio deriva dall’ottimizzazione dell’efficienza senza compromettere il comfort abitativo.

Potenza, versatilità, riduzione dei consumi

La qualità Immergas si vede nella serie Hercules: un punto di riferimento nel settore con apparecchi adatti a tante diverse situazioni. Dalla caldaia compatta Hercules Mini 35 con boiler di 54 litri, alla Hercules con un accumulo di 120 litri. I vari modelli hanno potenze dai 25 ai 35 kW e sono tutti ovviamente a condensazione: questa tecnologia permette infatti di risparmiare fino al 30% rispetto alle vecchie caldaie e la differenza si nota immediatamente nelle bollette dopo una eventuale sostituzione. Un vantaggio immediato e consistente.

La Hercules Mini è interessante perché riesce a portare tutta la potenza Hercules in spazi ridotti e dà una disponibilità notevole di acqua calda per tante docce. I modelli Hercules sono più adatti per abitazioni con 2 o 3 bagni e famiglie numerose o dalle esigenze di consumo frequente.

Hydrogen Ready, basse emissioni e consumi

Le caldaie a basamento Immergas appartengono tutte alla migliore classe ecologica (la sesta) per le emissioni di azoto ridotte al minimo. Anche i consumi sono ridotti e raggiungono infatti elevate classi di efficienza energetica: in pratica ottengono risultati migliori con un minore impiego di gas.

La qualifica “Hydrogen Ready” indica inoltre che i generatori possono funzionare non solo con il normale metano ma anche con GPL, aria propanata e appunto con miscele che contengono fino al 20% di idrogeno. Una garanzia di flessibilità, di adeguamento a ogni eventuale evoluzione futura.

Installazione più semplice

Immergas presta sempre molta attenzione al lavoro dei professionisti. Questo aspetto offre vantaggi anche agli acquirenti perché ad esempio riduce i tempi di installazione. Le caldaie Hercules sono prodotte con componenti di alta qualità per ridurre gli interventi di manutenzione; sono dotate di diagnostica avanzata per individuare rapidamente eventuali anomalie; hanno componenti facilmente accessibili e raggiungibili in caso di intervento.

Boiler con la qualità inox

Per finire conviene soffermarsi sull’impegno nella produzione dei boiler. Immergas dedica a questi componenti uno stabilimento specifico per curare nei dettagli la loro produzione e sceglie acciaio di alta qualità per assicurare alle famiglie vantaggi importanti dalla resistenza alla corrosione, alla durata, all’igiene, all’efficienza termica. Una garanzia di comfort nel tempo.

Ventilconvettori o split? Le differenze

La differenza tra i due apparecchi che possono apparire simili a una prima occhiata, è tecnica. All’interno dei venticonvettori (detti anche fan coil) scorre acqua calda o refrigerata che viene da una caldaia o da una pompa di calore. L’acqua circola nello scambiatore di calore che trasferisce fresco o caldo all’aria soffiata attraverso il ventilconvettore da un ventilatore.

In uno split, invece, all’interno dello scambiatore di calore non scorre acqua ma un gas refrigerante che viene collegato ad una macchina esterna in pompa di calore. In poche parole, possiamo dire che gli split sono semplici da installare, adatti per ambienti di piccole e medie dimensioni, rapidi nel raggiungere la temperatura desiderata. I ventilconvettori di cui scriviamo oggi, sono studiati per ambienti più ampi, per impianti integrati con caldaie a condensazione, offrono una migliore distribuzione del calore o del fresco.

Perché scegliere un ventilconvettore?

In parte abbiamo già risposto: grazie ai sistemi di regolazione e alla possibilità di modulare la potenza, i ventilconvettori permettono di raggiungere un elevato comfort con consumi contenuti. Diffondono la circolazione dell’aria in modo uniforme adeguando la temperatura nei locali senza squilibri tra zone fredde o calde. Per ottimizzare ulteriormente i consumi e aumentare il livello di comfort quotidiano si possono gestire con termostati intelligenti e sistemi di automazione.

Casa di design? I ventilconvettori fanno per te

I ventilconvettori possono essere installati in vario modo: a parete, in un controsoffitto, appoggiati sopra il pavimento senza occupare troppo spazio. Ognuno può scegliere l’installazione che fa per sé e valorizzare l’estetica dell’ambiente. Per esempio, i ventilconvettori a parete sono discreti e facilmente occultabili, mentre quelli a soffitto si adattano perfettamente a ambienti con altezze elevate o con esigenze di distribuzione dell’aria più diffusa. Alcuni modelli di ultima generazione, come quelli di Immergas, a parete o ad incasso, sono progettati con un design minimalista e linee pulite, che si integrano all’arredo di case di design ma accompagnano con discrezione anche arredamenti antichi: sono perfetti in studi professionali e boutique, garantiscono comfort senza sacrificare l’estetica.

Ventilconvettori facili da installare. Quanto tempo serve?

Rispetto ai sistemi tradizionali di installazione di un sistema con caloriferi, i ventilconvettori richiedono meno lavori invasivi. Sono compatti e possono essere installati in punti strategici di pareti e soffitti. In condizioni ottimali, l’installazione completa si può realizzare in poco tempo riducendo disagi e tempi di intervento. Per un posizionamento corretto che favorisca il comfort ed eviti consumi eccessivi è importante affidarsi a tecnici specializzati.

Le caratteristiche dei migliori fan coil

Della facilità di installazione e del design moderno e lineare abbiamo già scritto così come dell’importanza di poter scegliere all’interno di una gamma con varie soluzioni per adattarsi agli ambienti in modo coerente con l’arredamento e lo stile dell’abitazione. Si può aggiungere qui l’importanza della compattezza per occupare meno spazi e la possibilità di realizzare installazioni ad incasso che quindi non si notano e scompaiono alla vista.

La tecnologia è ovviamente il contenuto principale: Immergas offre ventilconvettori equipaggiati con elettronica evoluta che assicura un controllo preciso e intelligente delle temperature, si ottimizzano i consumi e assicura una distribuzione uniforme del comfort.

Che cos’è il “full electric? E l’ibrido?

“Full electric” (traducibile in “a tutta elettricità”) indica quegli impianti che non hanno bisogno di bruciare gas per ottenere riscaldamento e raffrescamento all’interno degli edifici. La tecnologia di partenza è la pompa di calore: un apparecchio sempre più diffuso in grado di trasformare 1 Watt di energia elettrica in 3 e perfino 4 di energia termica. Un “moltiplicatore” che sfrutta l’energia termica naturalmente contenuta nell’aria per produrre caldo o fresco. Qualcosa di simile a quel che accade nei nostri frigoriferi domestici. Il grande vantaggio delle pompe di calore è che sfruttano energia rinnovabile derivata dall’inesauribile energia dell’aria esterna : un sistema che produce senz’altro meno emissioni nocive e aiuta la lotta contro il riscaldamento globale.

In un impianto ibrido ben fatto, accanto alla pompa di calore lavora una caldaia a condensazione. L’elettronica di gestione è in questo caso determinante visto che deve calcolare con puntualità quando basta l’energia elettrica e quando invece serve la spinta in più del gas per affrontare i momenti più freddi dell’anno oppure un grande consumo di acqua calda sanitaria nelle abitazioni con più bagni. Tutto questo, ovviamente tenendo conto dei costi delle diverse fonti energetiche.

Scopri tutta l’offerta di sistemi ibridi e full electric di Immergas.”

Quando conviene il full electric?

La soluzione full electric è vantaggiosa nelle nuove costruzioni – richiedono per legge una percentuale elevata di energia rinnovabile – e nelle ristrutturazioni di qualità. Una pompa di calore da sola può infatti ottenere ottimi risultati in edifici nuovi o comunque ben isolati dove l’involucro edilizio con cappotto termico e i serramenti ad alta efficienza riducono significativamente le necessità energetiche. Decisiva è ovviamente anche la zona geografica: nelle zone temperate d’Italia (ma ovviamente non sulle pendici del Gran Sasso) dove le temperature invernali raramente scendono sotto i -5°C, una pompa di calore mantiene un’efficienza elevata per tutto il periodo di riscaldamento.

Se poi si possiede un impianto fotovoltaico possibilmente con batterie di accumulo, la pompa di calore diventa ancora più conveniente perché sfrutta l’elettricità prodotta durante le ore diurne, riducendo drasticamente i costi energetici e aumentando l’autoconsumo e L’integrazione con impianti fotovoltaici trasforma la casa in un sistema energeticamente quasi autosufficiente.

Da considerare anche le dimensioni dell’abitazione e il numero di bagni che possono richiedere acqua calda per la doccia anche in contemporanea. Naturalmente in una casa con un bagno e dove l’acqua di rete non arriva eccessivamente fredda la pompa di calore può funzionare benissimo da sola.

Quando scegliere l’ibrido?

Al contrario il sistema ibrido rappresenta la soluzione migliore per edifici con minore isolamento termico, sottoposti a una limitata riqualificazione e situati in zone con inverni rigidi. In queste situazioni, la caldaia è una garanzia di comfort e integra il lavoro della pompa di calore nei momenti di maggior richiesta termica.

Nelle zone geografiche più fredde del Nord Italia, dove le temperature possono scendere sotto 0°C per periodi prolungati, l’ibrido ottimizza l’efficienza complessiva del sistema. Anche in questi casi però, la pompa di calore può coprire fino all’80% del carico termico annuo, mentre la caldaia interviene solo quando le condizioni climatiche lo richiedono. Si tratta comunque di un ottimo risparmio nel consumo di gas e nella riduzione delle emissioni nocive.

L’impianto ibrido può essere utile anche quando l’abitazione ha molti bagni e la richiesta contemporanea di acqua calda può essere elevata, oppure nelle zone montane dove l’acqua di rete arriva particolarmente fredda.

Immergas Trio Hydro, un’ottima soluzione

Immergas ha realizzato Trio Hydro, la pompa di calore pensata per offrire la massima flessibilità d’installazione e utilizzo. Lo stesso sistema può funzionare come full electric quando è abbinato a una resistenza elettrica, oppure come ibrido se è accompagnato da una caldaia a condensazione.

Trio Hydro si adatta a qualsiasi situazione abitativa grazie all’armadio tecnico DOMUS CONTAINER (per l’installazione interna) e al telaio SOLAR CONTAINER per quella esterna a incasso. Il bollitore da 160 litri è integrato nel sistema e non richiede spazi aggiuntivi per la produzione di acqua calda sanitaria. Tutto è concentrato in una sola unità monoblocco con meno connessioni idrauliche semplificando anche la manutenzione.

Non basta: l’utilizzo del Refrigerante R32 in circuito sigillato offre l’ulteriore vantaggio di non richiedere un tecnico dotato di Patentino F-Gas per l’installazione.

La valutazione di vantaggi e possibilità è opportuno che sia affidata a un esperto proprio per la varietà degli elementi da prendere in considerazione. In ogni caso, con Immergas Trio Hydro si ha tutta la flessibilità per adattare il sistema alle esigenze specifiche, odierne e future, unendo sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.

Condizionatore o climatizzatore? La differenza

Il termine condizionatore è ormai caduto in disuso, soprattutto perché le tecnologie sono cambiate. Il vecchio condizionatore si occupava solo di raffrescare l’aria. Aveva un interruttore on-off che dava il massimo della potenza fino al raggiungimento della temperatura fissata per poi spegnersi e riaccendersi in seguito.
Oggi i climatizzatori, oltre a raffrescare, possono riscaldare, deumidificare l’aria e perfino depurarla se abbinati a uno ionizzatore come, ad esempio, i Gotha di Immergas.
Cosa molto importante, i climatizzatori moderni consumano meno perché funzionano con una pompa di calore che sfrutta l’energia termica naturalmente contenuta nell’aria e con un solo watt di corrente elettrica possono produrre fino a 4 watt di energia termica in riscaldamento.
Oltre a questo, i climatizzatori garantiscono un controllo più preciso della temperatura e dell’umidità, permettono di impostare e mantenere con costanza il clima desiderato. Sono quindi più versatili, adatti a diverse stagioni e condizioni climatiche.

Climatizzatori fissi, portatili e altre soluzioni

I climatizzatori fissi mono- e multi-split sono la scelta più efficace per raffrescare ambienti di medie e grandi dimensioni. I modelli mono-split climatizzano una sola stanza, integrano funzioni di comando a distanza, filtri per l’aria e la possibilità deumidificare. I climatizzatori multi-split possono collegare diversi split a una sola unità esterna arrivando a controllare la temperatura interna anche di 5 diverse stanze con una sola pompa di calore.

I climatizzatori portatili sono una soluzione per chi non può installare unità fisse all’esterno, sono facili da spostare, non richiedono lavori di installazione, hanno costi contenuti tuttavia sono meno efficienti, più rumorosi (poco confortevoli di notte) e consumano di più rispetto ai fissi.

Gli impianti con il riscaldamento a pavimento possono in alcuni casi offrire anche il raffrescamento e dare un buon comfort uniforme in tutta la casa. In pratica, invece di far circolare nei tubi sottostanti acqua calda, l’impianto termico fa circolare acqua fredda: il sistema è efficace ma è importante integrare la deumidificazione per evitare problemi di condensa e mantenere l’efficienza dell’impianto.

In ogni caso, gli impianti odierni si basano spesso sulle pompe di calore e scegliere modelli in classe A++ o superiore, permette di ridurre consumi e impatto ambientale.

L’importanza di ombreggiare: tende da sole e risparmio energetico

Prima ancora di pensare a un nuovo impianto di climatizzazione è importante considerare una strategia semplice ed efficace: ombreggiare le finestre con tende da sole, pellicole speciali per i vetri e schermature che senz’altro riducono il surriscaldamento degli ambienti. Le tende, soprattutto quelle realizzate con materiali riflettenti, possono abbassare la temperatura interna di diversi gradi e ridurre i consumi energetici. Questo si traduce in bollette più leggere e minore impatto ambientale. Proprio per questo, come i climatizzatori in pompa di calore, vengono incentivate con vantaggi fiscali.

Climatizzatori e tecnologia italiana

Se si vuole affidarsi a una ditta italiana si può fare riferimento a Immergas. L’azienda presenta, una gamma di climatizzatori a pompa di calore con tre linee: Thor è la linea che punta sul rapporto qualità prezzo, facile da installare, monosplit, utile per la climatizzazione di stanze anche ampie, mono e bilocali. Gotha è invece la linea evoluta che comprende come si diceva anche lo ionizzatore di serie: questo apparecchio consente di filtrare meglio le particelle di polveri e pollini. Gli ioni aggrediscono inoltre virus e batteri rendendo l’aria più salubre e sensibilmente più piacevole da respirare.
La terza linea di Immergas è Multi che, come dice il nome, permette di avere una sola unità esterna con diversi sistemi di diffusione interna dei flussi d’aria caldi o freschi secondo le stagioni. I diffusori possono essere installati a parete, a incasso, nel controsoffitto, al pavimento o in spazi verticali limitati: le unità interne possono essere collegate in un numero che va da 2 a 5 con unità interne da 18.000 a 42.000 btu/h. Con queste potenze si possono climatizzare al meglio abitazioni grandi, uffici, negozi, palestre.

Come fanno gli ionizzatori ripulire l’aria?

Gli ionizzatori d’aria sono dispositivi che lavorano in modo silenzioso ed efficace. Il principio di funzionamento si basa su un processo naturale che avviene costantemente nell’atmosfera: la ionizzazione dell’aria.
Questi apparecchi generano infatti ioni negativi, particelle cariche elettricamente che si diffondono nell’ambiente. Una volta rilasciati, gli ioni si legano alle particelle inquinanti come polvere, polline, fumo, batteri e le rendono più pesanti. Di conseguenza le particelle nocive precipitano verso il basso, rimangono intrappolate nei filtri dell’impianto all’interno degli split.
È un po’ quello che accade in natura dopo un temporale: l’aria risulta più fresca e pulita proprio grazie all’abbondanza di ioni negativi generati dai fulmini. Gli ionizzatori ricreano questo effetto benefico direttamente nei nostri ambienti domestici.

Quali sono le particelle nocive che si eliminano con lo ionizzatore?

La ionizzazione migliora l’aria su più livelli e offre benefici percepibili da chi vive l’ambiente domestico quotidianamente.

  • Riduzione degli allergeni – Gli ionizzatori aria sono efficaci contro pollini, acari della polvere e peli di animali domestici. Per chi soffre di allergie, questo significa respirare meglio e ridurre significativamente i sintomi fastidiosi come starnuti, lacrimazione e congestione nasale.
  • Neutralizzazione di batteri e virus – Gli ioni negativi sono in grado di danneggiare la parete cellulare di alcuni microrganismi patogeni: in questo modo, contribuiscono a creare un ambiente domestico più igienico e ad aumentare la salubrità degli ambienti chiusi.
  • Eliminazione degli odori – Che sia colpa del soffritto in cucina, della spazzatura, del fumo di sigaretta o degli animali domestici, gli ionizzatori aiutano a neutralizzare le molecole responsabili dei cattivi odori.

Quali sono le caratteristiche di un buon ionizzatore?

Scegliere uno ionizzatore significa badare ad alcune caratteristiche importanti.

  • Funzionamento silenzioso e continuo – Tutti gli ionizzatori lavorano senza produrre rumore e questo permette un comfort notevole anche di notte con un trattamento costante dell’aria, senza interruzioni.
  • Bassi consumi energetici – Questi dispositivi richiedono pochissima energia per funzionare, il loro impatto sulle bollette energetiche è praticamente trascurabile.
  • Manutenzione minima – Gli ionizzatori non richiedono la sostituzione frequente di filtri costosi. La manutenzione si limita a una pulizia periodica dei filtri: un’operazione semplice che si effettua senza bisogno di interventi da parte di tecnici esterni.
  • Efficacia su ampi spazi – Basta un solo ionizzatore per trattare in modo efficace volumi d’aria considerevoli.
  • Complementarità con i climatizzatori – Gli ionizzatori si integrano perfettamente con sistemi di climatizzazione e anzi ne potenziano l’efficacia senza richiedere modifiche strutturali.

Ionizzatore e climatizzatore in un solo apparecchio: Immergas Gotha

Tra le varie soluzioni per il comfort domestico, Immergas ha fatto un passo in avanti con la linea di climatizzatori Gotha che unisce di serie la ionizzazione al controllo della temperatura. I climatizzatori Immergas Gotha raffrescano gli ambienti d’estate, li riscaldano di inverno e intanto migliorano la qualità dell’aria con lo ionizzatore integrato. Ogni volta che il climatizzatore è in funzione, l’aria viene trattata per rimuovere inquinanti, allergeni e odori indesiderati: un vantaggio significativo che offre un ambiente domestico più salubre senza ricorrere a dispositivi separati o installazioni aggiuntive.

Prendersi cura della qualità dell’aria domestica significa prendersi cura del benessere di tutta la famiglia con ambienti interni più sani, confortevoli e accoglienti. La linea Gotha aiuta a ottenere questo risultato con due versioni di climatizzatore: una da 9000 e una da 12000 Btu/h per adattarsi a diverse situazioni. Oltre alla Gotha esiste anche la più economica linea Thor oltre alla linea Multi per avere fino cinque diversi split con una sola unità esterna.
Per tutti i prodotti Immergas la garanzia può essere estesa fino a 5 anni: una grande sicurezza in più.

Risparmiare energia col solare Immergas

Tra le varie proposte Immergas che sfruttano le energie rinnovabili, ci soffermiamo sulla gamma di sistemi solari termici progettati per offrire risposte efficienti alla produzione di acqua calda sanitaria e da riscaldamento per abitazioni, uffici e negozi. Le caratteristiche principali di questi prodotti sono l’affidabilità, l’efficacia e la semplicità di installazione visto che tra l’altro si combinano perfettamente sia con gli impianti tradizionali sia con le soluzioni più innovative come i sistemi ibridi e le pompe di calore.

Circolazione forzata o naturale: soluzioni per tutti

La flessibilità delle proposte Immergas si traduce in pacchetti completi a circolazione forzata – BASIC SOL, INOX SOL e DOMESTIC SOL – di grandi prestazioni: a 5 metri quadrati di pannelli si può abbinare un boiler da 300 litri per avere acqua calda gran parte dell’anno senza spese di gas. A 10 metri quadrati di pannelli si può abbinare un accumulo di 500 litri.

Quantità d’acqua calda che bastano per grandi abitazioni con più bagni. I pacchetti Immergas sono dotati di tutti gli elementi che permettono una installazione facile e rapida, ad esempio gruppo di circolazione a basso consumo, centralina di regolazione, vaso di espansione, raccorderia idraulica completa eccetera. Per chi desidera un più economico impianto a circolazione naturale, esistono i kit a circolazione naturale NATURAL SOL V2 e SOLARSMART comunque efficaci in tutte le giornate assolate anche in inverno.

In combinazione con ibridi e full electric

I sistemi in solare termico Immergas sono progettati per integrarsi con sistemi ibridi e impianti a sola pompa di calore. Con l’energia solare raccolta dai collettori infatti si preriscalda l’acqua sia sanitaria, sia quella che serve a dare calore ai termosifoni. In questo modo ovviamente l’impianto deve lavorare meno e a volte non deve lavorare proprio per ottenere il comfort che si desidera.

 Questa combinazione consente quindi di ridurre molto i costi di gestione e di raggiungere classi di efficienza energetica più elevate aumentando anche il valore dell’immobile. Allo stesso tempo si riducono le emissioni di CO₂ e si rispettano le normative sulle energie rinnovabili, particolarmente importanti nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni rilevanti

Il boiler, accumulatore termico che vale

Un elemento fondamentale di ogni impianto solare termico è il serbatoio di accumulo (che comunemente viene chiamato “boiler”) perché permette di conservare l’energia termica prodotta durante le ore di sole per utilizzarla anche di notte. Immergas da oltre trent’anni punta sull’acciaio inox per la realizzazione in proprio di bollitori che hanno tante caratteristiche importanti per assicurare qualità, resistenza, igiene e una lunga durata anche in presenza di temperature elevate e al variare delle caratteristiche dell’acqua.

La gamma dei bollitori in acciaio inox

I boiler Immergas sono pensati per assicurare acqua calda in quantità a tanti diversi ambienti: le capacità vanno da capacità da 120 a 500 litri e per applicazioni di grande portata, sono disponibili anche versioni in acciaio vetrificato che possono contenere anche 2000 litri. Tutti i bollitori Immergas progettati per il solare termico sono coperti da una garanzia di 5 anni a conferma dell’affidabilità e della qualità dei materiali impiegati.

Solare termico e boiler: investimento che dura

Optare per un impianto solare termico significa quindi scegliere una tecnologia semplice da gestire, efficace nel ridurre i costi energetici a lungo negli anni e capace di aumentare il valore della propria abitazione. Grazie alle soluzioni Immergas, è possibile coniugare innovazione, rispetto per l’ambiente e comfort domestico, beneficiando di una tecnologia che guarda al futuro con una grande praticità d’uso quotidiano.