Novecento milioni di euro: è questo l’ammontare del fondo che lo Stato mette a disposizione per il Conto Termico 2.0. L’incentivo è pensato per sostenere chi vuole migliorare l’efficienza energetica di abitazioni ed edifici.

Chi può beneficiare del Conto Termico?

Il fondo destinato al Conto Termico 2.0 è gestito dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) che eroga bonus fino al 65% della spesa di privati, imprese o Pubblica Amministrazione. I privati in particolare possono avere un contributo complessivo di massimo 5 mila euro: una cifra interessante che permette di ottenere buoni risultati con un deciso risparmio economico e la possibilità di rientrare dell’investimento più rapidamente. Il Conto Termico aiuta infatti coloro che vogliono investire a ridurre l’esborso e a ottenere più rapidamente i risultati di riduzione di consumi, costi ed emissioni nocive.

Per l’impianto termico

Oltre agli interventi per infissi e cappotti isolanti, il Conto Termico dà contributi per l’installazione di pompe di calore, sistemi ibridi, impianti solari termici e stufe a pellet solo se in sostituzione di una caldaia obsoleta. Nel catalogo ufficiale GSE degli apparecchi domestici all’indirizzo rientrano tra gli altri le caldaie a condensazione al di sotto dei 35 kW e i pannelli solari. Lo stesso contributo vale anche per gli impianti evoluti che riscaldano in inverno e raffrescano in estate.

Come viene calcolato il contributo del Conto Termico 2.0?

Il modo in cui si calcola il contributo è piuttosto complesso e si basa sulla potenza del nuovo o dei nuovi generatori e sulla stima della produzione di energia, secondo caratteristiche e coefficienti definiti dalla normativa.

È importante quindi affidarsi a un esperto che aiuti a determinare l’apparecchio più adatto a sfruttare il contributo, caso per caso. Tanto per fare due esempi, da una parte la normativa premia con un 20% in più la presenza della caldaia a condensazione all’interno di un impianto ibrido, dall’altra favorisce i pacchetti solari a circolazione naturale come i Solarsmart e Natural Sol V2 di Immergas. Quest’ultimi sono meno costosi rispetto ai kit a circolazione forzata ma possono risultare in proporzione, più incentivati. Anche in questo caso, l’impianto solare termico può ricevere l’incentivo solo se installato negli edifici già esistenti per produrre acqua calda sanitaria o integrare l’impianto di climatizzazione invernale. Nel caso in cui l’impianto venga realizzato per coprire solo parzialmente il fabbisogno di riscaldamento, è necessario installare anche valvole termostatiche a bassa inerzia termica o altri elementi di regolazione della portata, su termosifoni o altri corpi scaldanti.

Le attenzioni da avere per ottenere il contributo Conto Termico

Il contributo statale viene dato solo a chi rispetta tutti i passaggi di una procedura rigorosa. È fondamentale dimostrare che si stanno sostenendo i costi dell’intervento e che il pagamento è tracciato regolarmente. Per documentare i lavori svolti bisogna quindi compilare la richiesta di contributo in accesso diretto nel portale GSE ed è necessario caricare tutta la documentazione prevista in PDF, comprese le foto che testimoniano le condizioni prima e dopo l’intervento. Per ogni tipo di apparecchio il sistema richiede informazioni diverse ma sono importanti anche le indicazioni sul generatore preesistente perfino se non viene sostituito ma solo integrato. Per finire è importante indicare il costo dell’intero intervento compreso di iva. I pagamenti delle spese devono essere effettuati ovviamente tramite bonifico ed è necessario il richiamo nella causale al D.M. 16/02/2016. Nel caso di spese limitate a un massimo di 5 mila euro si può usare anche la carta di credito.

Per le spese fino a 5 mila euro in un unico pagamento si può usare anche la carta di credito e il contributo deve essere richiesto comunque entro 60 giorni da fine lavori. Una volta approvato l’incentivo è erogato in 2 o 5 rate annuali costanti, ma se la somma non supera i 5 mila euro, l’erogazione su conto corrente viene effettuata in un’unica rata.

Centodieci litri o duecento sessanta? Quanta acqua calda gratuita volete per le vostre docce? Dipende dalle dimensioni della famiglia, ovviamente, ma anche dalle vostre abitudini e dallo spazio che avete sul tetto. In ogni caso, la soluzione tecnica più semplice, efficace e duratura è il cosiddetto “solare termico”: basta un collettore di 1,5 metri quadrati per avere già una buona dose di acqua calda sanitaria senza spendere un centesimo in gas o elettricità.

Solare termico per tutte le stagioni

Chiaramente la resa dei pannelli solari termici è massima quando le giornate soleggiate sono più lunghe e calde ma un impianto ben esposto al sole può dare una mano al riscaldamento dell’acqua di casa anche in inverno e ridurre così il consumo di gas in tutte le stagioni. In estate si può coprire il fabbisogno domestico fino all’80% ma anche in inverno il solare termico ha la sua utilità. Se infatti l’impianto innalza la temperatura dell’acqua fredda fino a 20°/30° è chiaro che la caldaia o la pompa di calore avranno da svolgere un lavoro meno gravoso per arrivare ai 50°: la temperatura giusta per l’acqua calda di casa. Un bel risparmio.

Circolazione naturale e forzata, efficacia duratura

La tecnologia è semplice ma proprio per questo economica ed efficace. All’interno dei pannelli è presente un fluido che si scalda al sole e si sposta nella parte alta dove è posizionato il serbatoio o l’attacco di uscita dell’acqua. Proprio per questo la circolazione del liquido è detta “naturale”; sfrutta il principio secondo cui un fluido caldo è meno denso di uno freddo e tende naturalmente a salire. Nei sistemi a circolazione naturale non servono quindi le pompe, utilissime invece nei sistemi a circolazione forzata ma richiedono spazi più grandi e ovviamente un certo consumo di energia elettrica.

I pacchetti SOLARSMART resistenti e discreti

Per rendere ancora più semplice l’installazione, Immergas ha creato una serie di pacchetti chiamata SOLARSMART con tante caratteristiche interessanti a partire dalla leggerezza. Il modello più piccolo – SOLARSMART 110 è adatto a una casa in cui vivono due persone – pesa 36 chili e comprende l’accumulo di acqua calda da 110 litri, oltre al telaio per l’installazione completo delle staffe per l’installazione.

La forma del pannello è del tutto simile a quella di un normale lucernario per inserirsi agevolmente in qualunque contesto. Le caratteristiche tecniche più interessanti riguardano la cornice in pvc resistente alle intemperie e all’usura del tempo, la superficie captante in policarbonato alveolare infrangibile e capace di eliminare il rischio condensa, l’acciaio inox con cui è fatto l’accumulo per ottenere la massima durata nel tempo. Le misure degli altri pacchetti SOLARSMART offrono 110, 150, 220 e 260 litri di acqua calda sanitaria.

Proprio per l’efficacia nell’utilizzo dell’energia rinnovabile, i pacchetti SOLARSMART permettono di approfittare degli incentivi fiscali o del Conto Termico 2.0. Un motivo in più per riqualificare casa dal punto di vista energetico o costruire una nuova abitazione con il minor consumo possibile di gas o elettricità.

Conosci le pompe di calore e il loro funzionamento due in uno? Sai che è semplice capire quale sia il rendimento della tua pompa di calore leggendo nella scheda tecnica il valore del COP?

Pompe di calore, vantaggi economici ed ecologici

Negli ultimi anni le pompe di calore sono diventate indiscusse protagoniste nella climatizzazione di ambienti domestici, negozi, magazzini e stabilimenti. Il motivo di questo successo risiede nel fatto che esse consentono un forte risparmio energetico. Per un solo kW di elettricità speso nel funzionamento della pompa di calore, si ottengono quasi 4 kW di energia termica.

Cos’è il COP in una pompa di calore?

Si tratta in pratica di una relazione energetica (l’acronimo significa infatti) Coefficient Of Performance. Il cosiddetto valore COP di una pompa di calore elettrica indica la capacità dell’apparecchio di prelevare l’energia termica rinnovabile contenuta naturalmente nell’aria e di fornirla al riscaldamento degli ambienti con grande efficienza. Per avere riferimenti realistici, una pompa di calore con indice COP di 2,4 è meno efficiente di una con COP 3,6: la seconda infatti ottiene fino a 3,6 kW di energia termica con un solo kW di energia elettrica.

Efficienza energetica da un principio naturale: le pompe di calore aria-acqua

Il principio di base viene dalla termodinamica: il calore si muove, naturalmente, dai corpi più caldi a quelli più freddi. Per fare un esempio basta pensare che una massa d’aria calda, vicina a una fredda, tende a passare il suo contenuto di energia termica alla seconda fino a ristabilire l’equilibrio termico tra le due. Approfittando di questo processo, le pompe di calore prelevano l’energia termica contenuta in aria, acqua o anche nel terreno per trasferirla a un fluido refrigerante. Questo fluido viene compresso fino a diventare un gas perché questa compressione aumenta ancora il calore e permette di raggiungere temperature elevate che sono poi utilizzate per riscaldare l’acqua. Dopo aver ceduto calore all’acqua, il gas torna allo stato liquido e ricomincia il suo giro.

Così possiamo sintetizzare il funzionamento delle efficienti pompe di calore aria-acqua.

Dal riscaldamento al raffrescamento

Uno dei grandi vantaggi delle pompe di calore più evolute è che possono invertire il loro processo per raffrescare gli ambienti. Il procedimento è intuitivamente lo stesso con la differenza che, nel caso del raffrescamento, l’energia termica viene prelevata dall’interno di stanze e spazi per essere “spostata” all’esterno. Si tratta più o meno dello stesso meccanismo con cui agiscono i frigoriferi che tutti abbiamo in casa.

Pompe di calore ibride e termosifoni per le ristrutturazioni

Un’ultima nota meritano le pompe di calore ibride capaci di riscaldare a temperature elevate grazie all’abbinamento ad un generatore a gas che entra in funzione solo quando le condizioni lo richiedono. Questi particolari apparecchi hanno una grande utilità nelle ristrutturazioni: possono infatti sostituire le normali caldaie in abitazioni e spazi con riscaldamento a termosifoni. Mentre infatti le normali pompe di calore lavorano con temperatura massima al di sotto dei 50°/60° gradi e sono ottime ad esempio per gli impianti a pavimento, le pompe di calore ibride come la MAGIS COMBO dell’italiana Immergas arrivano a una temperatura di mandata di oltre 80° gradi: in questo modo possono funzionare in impianti termici tradizionali senza bisogno di pesanti interventi per cambiare l’intero impianto.

Un flusso d’aria calda in inverno e fresca in estate che crea nel modo più rapido ed efficace il giusto clima in ogni abitazione. I vantaggi dei ventilconvettori sono tanti a partire dalla piacevolezza di un continuo e uniforme ricicircolo dell’aria che si attenua automaticamente appena si raggiunge la temperatura impostata: in questo modo aumenta l’efficienza e si riduce al minimo la già bassa rumorosità.

Bassa temperatura e basso consumo

Dal punto di vista tecnico, i ventilconvettori sono ottimi terminali negli impianti di riscaldamento a media temperatura. Si abbinano bene con le pompe di calore che riscaldano l’acqua a 50 gradi, circa 20 in meno rispetto all’acqua degli impianti tradizionali con termosifoni. Questo ovviamente consente un grande risparmio proprio nel riscaldamento. Grazie a questa loro compatibilità con gli impianti ibridi compatti e in sola pompa di calore i ventilconvettori si adattano benissimo in tante situazioni abitative e anche in negozi, uffici, centri commerciali, strutture sanitarie e alberghi, ottenendo sempre un bell’effetto estetico.

Tre tipi di installazione e tanta flessibilità

I ventilconvettori idronici HYDRO di Immergas sono stati pensati per tre tipi di installazione in modo da adattarsi a esigenze e gusti diversi. HYDRO V2 si installa a parete mentre HYDRO FS è “floor standing”. Il modello HYDRO IN in particolare si può posizionare a incasso e può scomparire completamente alla vista anche con la installazione a soffitto. Tutte le finiture sono state disegnate con attenzione ai particolari in modo che progettisti, architetti e costruttori abbiano a disposizione apparecchi efficienti e di peso ridotto, ben integrabili anche nelle ristrutturazioni.

Molte caratteristiche utili per tutti

Oltre all’estetica nuova, compatta e più curata, gli split idronici Immergas HYDRO V2 offrono di serie il telecomando LCD, la valvola a 3 vie per l’abbinamento a sistemi ibridi o in sola pompa di calore, le sonde acqua e aria. In più la batteria di scambio termico ha una superficie molto ampia per una maggiore efficienza, i deflettori d’aria si possono direzionare in orizzontale e in verticale, la regolazione della temperatura è a 3 velocità mentre la scocca in materiale plastico di qualità ha notevoli capacità di resistenza meccanica e all’invecchiamento.

Energie rinnovabili: già in questo aggettivo c’è molto del perché è importante sfruttare sempre più questo tipo di energie invece dei combustibili di origine fossile. Le scorte di petrolio e gas naturale – fossili, appunto – non si possono rinnovare se non in tempi geologici, sono spesso patrimonio di stati non europei e contribuiscono all’inquinamento e all’emissione di gas serra.

Le fonti di energia rinnovabili al contrario non si esauriscono mai, sono a disposizione di tutti in modo diverso secondo le zone geografiche e non contribuiscono al riscaldamento globale e inquinamento.

Tra le energie rinnovabili più note, più studiate e sfruttate ci sono:

  • energia solare
  • energia eolica
  • energia geotermica
  • energia idroelettrica
  • energia da biomasse
  • energia dalle correnti
  • energia dalle maree marine

È ovvio che utilizzando più e meglio queste energie possiamo senz’altro ridurre i costi produttivi, la dipendenza economica e le emissioni nocive per tutti noi.

Italia: un paese adatto alle rinnovabili

In un Paese come l’Italia, con più 8 mila chilometri di coste bagnate dal mare, esposto a venti e posizionato a sud dell’emisfero boreale, è evidente che l’energia solare, eolica e marina sono sempre disponibili. D’alta parte, in molte valli sulle Alpi ma non solo sono in funzione centrali idroelettriche, mentre centrali geotermiche si trovano ad esempio nelle zone vicine a Larderello in Toscana. Per molte di queste fonti, però, è necessario realizzare centrali di notevoli dimensioni che consentono di realizzare un’economia di scala tale da aumentare l’efficienza.

Con la forza del sole

L’energia solare, invece, può essere utilizzata sostanzialmente in tre modi tutti adatti alle ridotte necessità di abitazioni anche monofamiliari: con i pannelli solari termici, con i pannelli fotovoltaici e con le pompe di calore che sfruttano l’energia termica contenuta nell’aria e derivata ancora una volta dal calore del sole. Proprio per la loro semplicità e l’efficacia tecnica, pompe di calore, impianti fotovoltaici e solari sono sempre più usati. L’obiettivo di ridurre i costi è infatti comune a tutti, mente le norme sull’edilizia impongono percentuali crescenti di elettricità prodotta proprio con le fonti di energia rinnovabili. Questo secondo aspetto è particolarmente importante a livello continentale visto che l’Unione Europea si sta impegnando a fondo per favorire il passaggio a tecnologie sempre meno inquinanti.

Pompe di calore per riscaldare e raffrescare

Le pompe di calore in particolare sono apparecchi sempre più utilizzati perché permettono di trasformare ogni watt di energia elettrica impiegata per farle funzionare in oltre 4 watt di energia termica. Ciò significa che sono eccellenti moltiplicatori di energia e possono anche svolgere due funzioni in stagioni diverse: riscaldare in inverno e raffrescare la casa in estate.

Anche le dimensioni dell’apparecchio sono in genere piuttosto contenute e sempre più possono riscaldare boiler di grandi capacità per fornire acqua calda anche ad appartamenti di grandi metrature e a ville su più piani con diversi bagni.

Il fotovoltaico: rendimento a lungo termine

Per ridurre ulteriormente il costo dell’energia è importante valutare l’opportunità di installare un impianto fotovoltaico e alimentare così le pompe di calore. Nei pannelli fotovoltaici avviene infatti che i fotoni provenienti dal sole colpiscono sottili lastre di silicio polarizzate in modo opposto sui due lati in grado di conseguenza di produrre elettricità. L’energia così ottenuta può essere immediatamente utilizzata per far funzionare le pompe di calore ma anche per ricaricare un’auto elettrica.

Per avere a disposizione l’energia anche quando il sole non c’è oggi si scelgono batterie di accumulo di grandi capacità (l’italiana Immergas mette a disposizione pacchetti che possono essere abbinati a batterie) che permettono di raccogliere gradi quantitativi di energia gratuita pronta per essere utilizzata nella climatizzazione di casa e per qualsiasi elettrodomestico, senza emissioni nocive e per periodi di tempo lunghissimi. Sempre Immergas offre appunto pannelli fotovoltaici con garanzia sulla produzione e sui componenti di 25 anni, inverter e batterie con garanzia standard di 10 anni.

Già da questi dati sugli apparecchi più importanti di un impianto evoluto si capisce bene come gli investimenti necessari possono rendere molto a lungo e quindi ripagarsi abbondantemente.

Quando si hanno abitazioni nuove si pensa spesso alla comodità di avere diverse camere e più bagni. Anche in questo caso però è importante non sprecare spazio per installare l’impianto di climatizzazione. Un impianto ben progettato può infatti stare comodamente in un armadio tecnico dove tutto è ben disposto e sistemato razionalmente con funzionalità, per essere poi posizionato anche a incasso. Così non si occupano inutilmente ambienti che possono essere sfruttati in altro modo.

Tutti gli elementi per usare al meglio le rinnovabili

Pompa di calore, bollitore da 160 litri, gruppo idraulico, accumulo inerziale, elettronica di gestione e pannello remoto: nella soluzione TRIO HYDRO di Immergas c’è tutto quel che serve e in più una flessibilità d’utilizzo molto comoda. Basta infatti aggiungere una caldaia per creare un impianto ibrido adatto alle zone con climi invernali rigidi e alle case con tanti bagni che si possono utilizzare anche in contemporanea. Se invece si punta alla realizzazione di un impianto full electric, servono solo le resistenze elettriche. In entrambi i casi ci sono le utili connessioni già pronte per l’impianto fotovoltaico. Dal momento infatti che le pompe di calore utilizzano elettricità per il loro funzionamento, il fotovoltaico è appunto la soluzione migliore per ridurre di molto le spese energetiche soprattutto se i pannelli sono abbinati a batterie di accumulo che conservano l’energia raccolta di giorno per gli utilizzi serali e notturni.

Un armadio per semplificare l’installazione

La facilità di installazione è un elemento importante che si riflette sulla riduzione dei tempi di lavoro. Nel suo TRIO HYDRO, Immergas ha pensato di predisporre allacciamenti per favorire le installazioni: si possono disporre in verticale, in orizzontale o posteriormente. In più sono previsti due diversi armadi tra cui scegliere: per installare il TRIO all’interno della casa c’è DOMUS CONTAINER, per l’installazione a incasso c’è invece SOLAR CONTAINER.

Non serve il “patentino F-gas”

Le pompe di calore funzionano grazie a gas refrigeranti cosiddetti “fluorurati” che svolgono perfettamente la loro funzione ma possono avere un certo impatto ambientale. Per questo motivo di solito chi installa gli impianti di climatizzazione deve avere il “Patentino F-gas”: una certificazione dei corsi svolti per il trattamento di questi gas. In TRIO HYDRO, però, il gas refrigerante è chiuso ermeticamente e per questo l’apparecchio può essere montato da qualsiasi professionista. Un altro vantaggio installativo.

Completezza della dotazione, flessibilità nell’uso, razionalità della progettazione e di sistemazione negli spazi di armadi tecnici, connessioni già disponibili per l’uso sempre più importante delle rinnovabili e facilità di installazione sono dunque elementi molto importanti per chiunque voglia scegliere il sistema di raffrescamento e riscaldamento di casa valutando con attenzione la resa, i costi e la rapidità di messa in opera.

Grazie agli apparecchi studiati con cura per agevolare l’installazione, si possono inserire pompe di calore anche nelle ristrutturazioni rilevanti e perfino come sostituzioni di caldaie obsolete. Così anche le case dei nostri splendidi centri storici possono avere soluzioni più evolute per abbassare il consumo di gas. Ecco come.

La sostituzione della vecchia caldaia

Quando si deve sostituire una caldaia obsoleta esiste ora la possibilità di installare una pompa di calore ibrida: un apparecchio che unisce i vantaggi dei due diversi generatori che operano in parallelo. La pompa di calore agisce sfruttando l’energia termica naturalmente contenuta nell’aria mentre la caldaia a condensazione viene messa in funzione dalla centralina elettrica interna solo quando è davvero necessario: in caso di freddo intenso o se si vogliono usare ad esempio due o più bagni per la doccia.Le pompe di calore che possono essere installate in questo caso, devono però tenere conto della presenza di caloriferi. Se infatti si vuole lasciare l’impianto a termosifoni come accade nelle case meno recenti bisogna scegliere apparecchi capaci di fornire una temperatura di mandata di 70 gradi centigradi. Esistono ottime soluzioni in questo senso che possono fornire solo il riscaldamento come la VICTRIX HYBRID dell’italiana Immergas (ottima se si ha già un impianto di raffrescamento separato) o anche la climatizzazione estiva come la MAGIS COMBO sempre Immergas.

Ristrutturazioni rilevanti e impianti a bassa temperatura

Nelle abitazioni più evolute spesso esistono già riscaldamenti a pavimento o comunque a bassa temperatura che lavorano cioè con una temperatura di mandata di circa 35-40 gradi centigradi. Allo stesso modo, quando si affronta una revisione più completa della casa si tende a scegliere proprio questo tipo di impianti per vantaggi evidenti dal punto di vista dei consumi: bastano infatti meno gradi per ottenere risultati ottimi in fatto di comfort, usando meno energia e sfruttando al meglio le pompe di calore.I modelli a disposizione sono tanti e danno ottime prestazioni sia in riscaldamento sia in raffrescamento con un bel risparmio economico. Si tenga presente che la resa termica delle pompe di calore è infatti notevole: in genere basta un kW di elettricità per ottenere infatti 4 o 5 kW di energia termica.

L’energia elettrica gratuita e il full electric

Le pompe di calore sono sempre più scelte per i vantaggi ambientali ed economici. Per abbassare ancora di più i costi energetici, spesso si installano in abbinamento a pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo che danno elettricità gratuita anche quando il sole non c’è. Nel caso che si possieda una casa in zone dal clima non particolarmente rigido in inverno, si può perfino pensare a progettare un impianto full electric: un sistema di climatizzazione che non ha bisogno di gas ma che utilizza solo la pompa di calore. Esiste ad esempio la pompa di calore MAGIS HERCULES PRO MINI che ha le dimensioni di un normale frigorifero ma contiene un boiler di ben 180 litri. Una capienza che consente grande comfort anche in presenza di più bagni e che assicura un ottimo riscaldamento in abitazioni di dimensioni medio grandi.

Con un impianto fotovoltaico di dimensioni sufficienti e con le batterie di accumulo si può ridurre fino quasi ad azzerare la bolletta dell’elettricità e diventare indipendenti dal punto di vista energetico.

Grande comfort e grande efficienza energetica

Gli impianti full electric evoluti offrono oggi un comfort notevole non solo nella produzione di abbondante acqua calda per l’uso di più bagni, ma anche nel riscaldamento e nel raffrescamento sia in abitazioni nuove sia nelle ristrutturazioni rilevanti e negli edifici riqualificati con cappotto termico e impianto fotovoltaico. Tutto questo è possibile utilizzando essenzialmente le cosiddette pompe di calore: apparecchi di grande efficienza che ricavano fino a 4 kW di energia termica con un solo kW di elettricità. La grande efficienza degli apparecchi full electric consente di realizzare perfino le abitazioni a impatto energetico zero e aiutano i costruttori a rimanere all’interno delle normative europee che limitano fortemente le emissioni nocive. Proprio per le loro caratteristiche, gli apparecchi di questo tipo sono molto richiesti e i modelli più avanzati offrono vantaggi notevoli.

Per abitazioni nuove e ristrutturazioni qualificate

Le pompe di calore splittate MAGIS HERCULES PRO e MINI di Immergas sono “all-in-one”, cioè contengono tutti gli elementi importanti di serie e rendono più semplice e rapida l’installazione. La dotazione è notevole e comprende un grande boiler da ben 235 litri per la versione PRO e di 180 litri per quella MINI. Possono fornire acqua calda ad appartamenti e abitazioni di grandi e medie dimensioni, case a schiera e villette. L’ulteriore accumulo inerziale, sempre di serie, fa funzionare al meglio l’apparecchio e con meno consumi. La nuova versione MAGIS HERCULES PRO MINI è, come suggerisce il nome, particolarmente compatta. Entrambe sono pompe di calore di grandissima efficienza, perfette per ottenere le classi energetiche più alte nelle ristrutturazioni rilevanti o nelle nuove costruzioni.

Con il fotovoltaico, più indipendenza energetica

Per chi desidera fare un passo ulteriore verso l’indipendenza energetica, le pompe di calore full electric Immergas sono pronte per essere abbinate a impianti fotovoltaici che possono comprendere anche le batterie di accumulo. In questo modo non solo si produce elettricità gratuitamente ma la si stocca per utilizzarla di notte o in qualsiasi momento di necessità. I risparmi crescono e le emissioni nocive si riducono di molto.

Energia sempre più pulita per la qualità dell’aria

Le prospettive sono già ben tracciate soprattutto da noi in Europa. Per vincere la battaglia contro riscaldamento globale e inquinamento ci servono una sempre maggiore differenziazione dell’approvvigionamento energetico e soprattutto l’uso di fonti di energia rinnovabili. Si tratta di un salto tecnologico molto importante che dobbiamo compiere rapidamente ma con equilibrio e attenzione alle conseguenze immediate.

Se è vero che l’evoluzione tecnologica permette di ridurre i consumi di petrolio da oltre un decennio, bisogna calcolare che le richieste di energia complessive crescono sempre. Una cosa è certa: la corsa all’uso delle energie rinnovabili è per fortuna inarrestabile.

Più fotovoltaico per la decarbonizzazione

Dall’Unione Europea negli ultimi anni sono venuti impulsi per favorire i processi di decarbonizzazione e di riduzione dell’inquinamento. Nuove norme e incentivi fiscali spingono per un definitivo processo di abbandono dei combustibili fossili in favore delle fonti rinnovabili, a partire dall’energia gratuita e pulita del sole.

La tecnologia più comune per convertire la luce del sole in energia utilizzabile semplicemente in casa è senza dubbio il fotovoltaico. Pannelli e impianti compaiono infatti sui tetti di un numero sempre maggiore di case. Per legge le nuove costruzioni devono infatti produrre una percentuale consistente del proprio fabbisogno energetico con fonti di energia rinnovabili.

Pannelli di qualità per un investimento sicuro

Per adattarsi alle tante differenti situazioni, i produttori offrono pacchetti di varie misure e potenze, dotati di inverter e opzionalmente di batterie di accumulo, alcuni anche con sistemi di ricarica per auto elettriche e spesso di app di controllo. Vediamo qui di seguito quali sono le caratteristiche dei pacchetti più performanti.

Prima di tutto è opportuno scegliere pannelli fatti con silicio monocristallino: sfruttano meglio la luce durante la giornata e sono in genere più efficienti, cioè producono più energia elettrica a parità di superficie. I pannelli di qualità hanno in più garanzie molto lunghe e di solito assicurano una resa dell’85% anche dopo 25 anni di utilizzo! Un fattore determinante per un buon investimento.

Ottimizzatori inverter e caricabatterie. Il fotovoltaico che ci aiuta davvero

Un altro elemento importante sono i cosiddetti ottimizzatori che permettono di migliorare la resa dell’impianto fino al 25% nel caso in cui alcuni pannelli siano a rischio di ombreggiamento temporaneo a causa di un albero o di un edificio vicino. Non bisogna trascurare nemmeno la qualità costruttiva: Immergas, per fare un esempio, propone pannelli con tecnologia Multi-Bus-Bar (MBB) che riduce le perdite del sistema e permette di catturare più luce.

Ovviamente il pannello non è tutto. Un altro componente importante è anche l’inverter che gestisce i flussi di energia in arrivo da pannelli, rete ed eventuali batterie di accumulo. E bisogna tenere conto che alcuni inverter permettono al sistema di funzionare anche in caso di black out: un vantaggio non da poco. Con la diffusione delle auto e di altri veicoli elettrici può essere interessante dotarsi di sistemi di ricarica che forniscono elettricità alla macchina di notte attingendo alle batterie di accumulo.

Batterie di accumulo e autoconsumo

Le batterie per il fotovoltaico possono essere di varie dimensioni e si combinano utilmente per ottenere la scorta di energia più adatta all’abitazione e alle abitudini familiari. Le batterie inoltre consentono di aumentare notevolmente l’autoconsumo: la modalità più conveniente per l’uso dell’energia che viene dall’impianto fotovoltaico. Senza batterie, infatti, si usa solo l’energia istantanea prodotta dai pannelli nelle ore più soleggiate della giornata. L’elettricità non utilizzata viene invece immessa in rete: da una parte favorisce senz’altro la riduzione complessiva dell’uso di fonti energetiche fossili, dall’altra viene pagata una cifra piuttosto bassa dal gestore.

Se invece l’energia si accumula e si conserva in batterie, diventa disponibile anche di notte. Dotarsi di un impianto fotovoltaico richiede quindi una riflessione importante su obiettivi e necessità, ma può dare grandissime soddisfazioni nel breve, nel medio e nel lungo periodo sia per quanto riguarda il risparmio e la resa dell’investimento, sia per il contributo allo sviluppo di un mercato energetico ecocompatibile.

Ormai è evidente che l’efficienza della nostra vita moderna non può più affidarsi soltanto alle fonti di energia fossile. Con la scelta delle energie rinnovabili e del controllo dei consumi possiamo invece ridurre costi ed emissioni nocive anche aumentando il comfort ambientale delle nostre abitazioni. L’aiuto più grande ci viene ancora una volta dal sole.

Catturare l’energia del sole con il fotovoltaico

La tecnologia ormai molto diffusa dei pannelli fotovoltaici è semplice e affidabile al punto che i prodotti migliori vengono garantiti per 25 anni e assicurano una resa almeno dell’84% al venticinquesimo anno d’uso. Questo significa che possiamo pensare a un impianto fotovoltaico come a un vero e proprio investimento che comincia a rendere subito e dura anche nel lungo periodo con prospettive di utilizzo molto prolungate.

I vantaggi economici e ambientali del fotovoltaico

In un Paese soleggiato come l’Italia, il fotovoltaico è una grande arma a nostro favore per la produzione di elettricità pulita. Mediamente bastano 20 metri quadrati o poco più di pannelli ben disposti per produrre 3 kWp di elettricità. Si consideri che i 3 kWp che si ottengono da un impianto di questo tipo nel momento di massima insolazione sono gli stessi che ci mette a disposizione un normale contratto di fornitura domestica.

Una villetta o una casa a schiera hanno spesso tutto lo spazio che serve per installare un impianto fotovoltaico adeguato alle esigenze delle famiglie, ma anche i condomini hanno tetti che possono ospitare pannelli con ottima capacità produttiva per contribuire al risparmio di tutto l’edificio. Proprio perché gli impianti di climatizzazione sono e saranno sempre più alimentati a energia elettrica, l’impianto fotovoltaico forma una coppia perfetta e conveniente con i sistemi ibridi o full electric, permettendo infatti, una notevole serie di vantaggi: deciso risparmio in bolletta, energia gratuita per il comfort sia invernale sia estivo quando si accendono i condizionatori, convenienza per gli incentivi fiscali, più valore agli immobili perché più appetibili dal mercato e una decisa riduzione delle emissioni nocive.

Le soluzioni ZCS Immergas per tutte le abitazioni

Proprio per offrire a tutti la possibilità di rendersi più indipendenti energeticamente, Immergas mette sul mercato 5 pacchetti completi e pronti all’installazione capaci di soddisfare molte necessità degli utenti privati. I pacchetti si chiamano ZCS e sono disponibili in diverse potenze: da 3 a 4, 5, 6, fino a 10 kWp. Ogni pacchetto comprende moduli in silicio monocristallino (i migliori) dotati di piste di contatto con le celle capaci di aumentare l’efficienza di conversione di oltre il 20%, app di monitoraggio e un inverter di ultima generazione che ha una serie di caratteristiche molto importanti: gestisce i flussi di energia da fotovoltaico a batteria e rete, comprende l’Energy Meter per la misura dell’energia prodotta e consumata, funziona anche in caso di blackout elettrico. Non solo, dato che spesso quando cala il sole abbiamo bisogno di più energia per riscaldare la casa, ogni pacchetto può essere abbinato molto utilmente a batterie di accumulo.

Autoconsumo, accumulatori, ottimizzatori

Se l’impianto fotovoltaico produce più elettricità di quanta se ne consuma, il surplus viene messo in rete ed è ripagato però a un costo non molto conveniente. Avere a disposizione batterie di accumulo capienti, consente invece di raccogliere l’energia quando il sole splende di più e di utilizzarla anche la notte. Le batterie di accumulo della serie ZCS accumulano 5 kWh e se ne possono accostare anche fino a 5 per una grande scorta di energia solare autoprodotta ed eco-compatibile, senza sprechi. Altri strumenti importanti offerti da Immergas sono gli ottimizzatori solari. Si abbinano ai pannelli a rischio di ombreggiamento e permettono di migliorare la resa dell’impianto anche del 25%.