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Bollino, pulizia della caldaia e prova fumi
Bollino, pulizia della caldaia, prova fumi sono termini, non del tutto precisi, che si riferiscono alle verifiche di efficienza energetica e alla manutenzione periodica degli apparecchi. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza sugli obblighi e sui vantaggi che questi controlli offrono in termini di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.
Il collaudo della caldaia e la dichiarazione di conformità
Ogni volta che viene installata una nuova caldaia a metano o gpl – anche in caso della sostituzione di una vecchia – serve prima di tutto l’intervento di un “installatore”: tecnicamente si tratta di un’impresa abilitata secondo la normativa relativa al Decreto Ministeriale 37/08. Superato il collaudo funzionale dell’apparecchio e dell’impianto con tutte le verifiche di sicurezza e di efficienza energetica, la stessa impresa abilitata rilascia la Dichiarazione di Conformità dell’impianto con gli allegati obbligatori. Questo intervento è importante non solo per assicurarsi che l’apparecchio consumi il meno possibile ma che tutto sia stato fatto a regola d’arte: così si evitano problemi, guasti ed emissioni inquinanti fuori norma. Alla fine dell’operazione, il tecnico appone il cosiddetto bollino sulla documentazione rilasciata e che resta valido per un periodo variabile da Regione a Regione o Provincia Autonoma.
Apparecchi e combustibili diversi, periodicità diverse
Le periodicità dei controlli di efficienza energetica degli impianti termici di climatizzazione sia invernale sia estiva dipendono dal tipo di apparecchi installati e dai combustibili utilizzati. Tutto è regolamentato a livello Nazionale dal D.P.R. 74/2013 ma è bene ricordare che Regioni e Province Autonome possono modificare e integrare le norme in senso più restrittivo riguardo al risparmio energetico. Per fare alcuni esempi in Emilia Romagna bisogna rispettare le disposizioni del CRITER, in Lombardia quelle del CURIT, in Veneto c’è invece il CIRCE, in Liguria il CAITEL, in Piemonte il CIT e così via. Ogni catasto ha le proprie regole e anche per questo è importante fare sempre riferimento a un Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.
Controlli di manutenzione e dell’efficienza energetica: le differenze
La normativa Italiana prevede due tipi di interventi differenti sugli impianti termici: il primo si chiama “Controllo e manutenzione degli impianti termici”, è relativo all’articolo 7 del D.P.R. 74/13 e prevede operazioni che devono essere conformi a prescrizioni e periodicità delle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione indicate dall’impresa installatrice.
Il secondo, normalmente detto “prova fumi”, è chiamato correttamente “Controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici”, si riferisce all’articolo 8 dello stesso D.P.R., interessa l’analisi della combustione e la verifica del rendimento.
In entrambi i casi lo scopo è la ricerca dell’efficienza energetica ottimale dell’impianto sia nel funzionamento invernale sia in quello estivo per ottenere risparmi energetici ed economici e ridurre le emissioni inquinanti a tutto vantaggio dell’ambiente.
L’importanza del contratto di manutenzione
Per essere sicuri che tutti questi controlli vengano effettuati in maniera corretta è importante riferirsi a un Centro Assistenza Autorizzato (CAT) dall’azienda produttrice e possibilmente stipulare con esso un contratto di manutenzione: in questo modo ci si garantisce il controllo periodico, il rispetto delle corrette procedure di intervento e si assicura più durata ed efficienza agli apparecchi. Per questa ragione alcune case danno vantaggi importanti a chi decide per la stipula del contratto. Immergas, ad esempio, offre un’estensione di garanzia molto completa che arriva a 10 anni con attivazione gratuita e poi ancora fino a 15: un vantaggio non trascurabile perché permette di essere tranquilli evitando costi imprevisti, assicura interventi rapidi e pezzi di ricambio sempre originali.
Che cosa si rischia se si evitano i controlli di manutenzione e di efficienza energetica?
Proprio per l’importanza dell’argomento in relazione alla sicurezza delle persone e dell’ambiente, in caso di mancata manutenzione o di controllo delle emissioni sono previste multe che variano da Regione a Regione. Un’ultima nota riguarda invece le responsabilità in caso di affitto: quando una caldaia deve essere sostituita si tratta di manutenzione straordinaria e le spese sono a carico del proprietario; la manutenzione è invece in carico all’inquilino che, se inadempiente, rischia appunto le multe indicate sopra.
Le prime sperimentazioni per famiglie che abitano in gruppi ristretti di abitazioni stanno già partendo, per questo usare l’idrogeno per riscaldare casa non è affatto una prospettiva lontana, anzi. Ovviamente per avviare questa nuova evoluzione servono adeguamenti tecnologici sia nella distribuzione del gas, sia nelle tecnologiche delle caldaie: noi di Immergas da parte nostra abbiamo già pronti gli apparecchi certificati “Hydrogen Ready”. Si tratta di caldaie a condensazione capaci di lavorare con gas di diverso tipo: metano, GPL, aria propanata e, appunto, con una miscela che contiene fino al 20% di idrogeno.
Idrogeno, un 20% molto importante
Perché basta il 20% per fare delle caldaie Hydrogen Ready una soluzione interessante per il nostro prossimo futuro? Il merito è tutto dell’idrogeno allo stato gassoso. Tanto per cominciare è uno degli elementi più diffusi in natura: basta pensare a quanta acqua c’è sul nostro pianeta formata appunto da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. In secondo luogo l’idrogeno ha un potere calorifico doppio rispetto a quello del metano: in pratica ne basta meno per scaldare di più. Non ultimo bisogna considerare che con l’idrogeno si può produrre energia senza emettere inquinanti e neppure l’anidride carbonica, il gas responsabile di gran parte dell’effetto serra che oggi favorisce in maniera così preoccupante il riscaldamento climatico.
Le nostre caldaie e l’Università di Pisa
Le caldaie delle due serie Victrix Superior e Victrix Tera V2 di Immergas oggi in commercio sono certificate Hydrogen Ready. Questo significa che il sistema di combustione si adatta automaticamente alla miscela che arriva e regola di conseguenza i parametri necessari per abbassare al minimo il consumo e le emissioni nocive, di momento in momento. Questo ottimo risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione col dipartimento di ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e con il centro di innovazione MISTER Smart Innovation. Un passo in avanti importante sulla via della decarbonizzazione.
VICTRIX SUPERIOR e VICTRIX TERA V2
Le due serie di caldaie a condensazione Hydrogen Ready di Immergas entrano entrambe in categoria A per l’efficienza energetica che sale ad A+ se abbinate a un termoregolatore evoluto. Hanno anche un’ottima efficienza stagionale per l’ampio campo di modulazione, si possono abbinare anche a pannelli solari e sono di dimensioni compatte. In particolare, le VICTRIX SUPERIOR sono caldaie che danno notevoli quantità d’acqua calda per uso sanitario e di riscaldamento, sono adatte anche ad abitazioni grandi quando si accompagnano a bollitori di varie dimensioni (VICTRIX SUPERIOR 35 Plus). Le VICTRIX TERA V2 sono efficienti, semplici nella gestione e facili da installare, ma hanno tutto quel che serve, compresa l’applicazione Dominus (optional) per la regolazione a distanza come gli apparecchi più grandi.
Da caldaia a caldaia, con in più la condensazione
Spesso le caldaie più vecchie non sono dotate della tecnologia, oggi praticamente obbligatoria, della condensazione: un processo semplice ed efficace che non tutti ancora conoscono. Mentre dalla canna fumaria di una caldaia a tecnologia tradizionale escono fumi caldi, da una caldaia a condensazione escono invece fumi tiepidi o addirittura freddi. In pratica, grazie a uno scambiatore, il caldo che si disperderebbe inutilmente nell’aria viene recuperato attraverso il processo di condensazione ed è usato per riscaldare l’acqua calda sanitaria e quella dei termosifoni. Basta questo passaggio tecnologico per risparmiare fino a un terzo del gas con un effetto immediato sulla bolletta: dal giorno dopo la sostituzione i consumi sono subito decisamente più bassi.
Guardare avanti con l’Hydrogen Ready
Ancora non se ne parla tanto ma diverse aziende considerano l’idrogeno come un combustibile interessante perché allo stato gassoso può essere aggiunto in varie miscele ottenendo risultati molto incoraggianti. Per cominciare, quando si brucia l’idrogeno si ottiene un potere calorico più elevato rispetto alla combustione del gas, quindi ne serve meno per ottenere gli stessi risultati nel riscaldamento. In secondo luogo – molto importante oggi per la salute dell’ambiente – l’idrogeno non produce gas serra. Per questi ottimi motivi, scegliere una caldaia Hydrogen Ready come la VICTRIX SUPERIOR di Immergas può essere non solo conveniente subito grazie alla tecnologia a condensazione, ma anche lungimirante per sviluppi futuri.
Sistemi ibridi, un passo in avanti nel risparmio
Una tecnologia sempre più utilizzata per climatizzare casa senza bruciare metano è la pompa di calore. La soluzione tecnica è molto efficace perché sfrutta l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per trasformarla in freddo o in caldo secondo le stagioni. Il processo è efficiente perché richiede solo 1 kW di potenza elettrica per restituirne circa 4 in energia termica. Questa brillante soluzione ha qualche limite nelle zone con climi invernali particolarmente rigidi, in montagna e in situazioni in cui l’acqua che arriva nei tubi è molto fredda. Per questo motivo, Immergas in particolare propone le cosiddette soluzioni ibride come la MAGIS COMBO: un apparecchio capace di riscaldare casa anche in presenza di impianto a termosifoni, utilissimo proprio quando si sostituisce una caldaia obsoleta in una abitazione che non possiede ad esempio il riscaldamento a pavimento. In un ibrido, la pompa di calore è abbinata a un generatore a gas che entra in funzione solo quando le condizioni lo richiedono. Un gestore di sistema elettronico valuta di momento in momento la fonte di energia più conveniente utilizzando il gas solo in caso di molto freddo o quando si fanno più docce nello stesso tempo in più bagni.
Fotovoltaico, solare termico e vantaggi fiscali
Ogni pompa di calore ha bisogno di elettricità per funzionare. E se anche questa energia fosse gratuita? Nel momento in cui si pensa a installare una pompa di calore in sostituzione di una vecchia caldaia, è una buona idea considerare l’opportunità di sistemare sul tetto pannelli fotovoltaici e solari termici. I primi producono appunto energia elettrica gratuita che può essere usata per tante funzioni in casa soprattutto se si prevedono batterie di accumulo. Con i pannelli solari termici si può invece raccogliere il calore del sole e dare un sostanzioso contributo a qualsiasi apparecchio per il riscaldamento. Un altro aiuto molto importante per l’economia della ristrutturazione dell’impianto termoidraulico viene dalle agevolazioni fiscali. L’acquisto e l’installazione di pompe di calore, ibridi, pannelli fotovoltaici e solari termici sono favoriti dagli incentivi: Ecobonus, Bonus Casa e Conto Termico 2.0. Questi contributi statali, permettono di risparmiare il 50 o il 65% di spesa attraverso le detrazioni fiscali. In questo modo la sostituzione di una vecchia caldaia ha certamente un peso economico molto inferiore.
Ormai è chiaro a tutti che aumentare l’efficienza energetica è il modo migliore per raggiungere obiettivi importantissimi come salvaguardare ambiente, salute ed economia nello stesso tempo. La maggiore efficienza energetica permette infatti di ottenere gli stessi risultati, o addirittura migliori, consumando meno. Il principio generale vale per ogni attività ma ci interessa in particolare, quotidianamente, per quanto riguarda le nostre abitazioni.
Abitazioni più efficienti nella gestione della climatizzazione interna permettono infatti di risparmiare, di ridurre l’impatto sull’ambiente e – in modo sempre più evidente – di alzare anche il valore dell’immobile stesso. I dati ci dicono infatti che se i prezzi delle case italiane stanno aumentando, non tutti gli edifici hanno avuto lo stesso incremento commerciale. Le costruzioni a bassa efficienza energetica hanno subìto anzi un calo evidente sia nelle richieste, sia nei prezzi.
Pompe di calore: la tecnologia verde
Consumare meno è quindi molto importante anche dal punto di vista economico, ma è essenziale anche il passaggio dalle fonti di energia fossili alle rinnovabili. Ridurre infatti l’energia prodotta da gas o dai derivati del petrolio, aumentare quella che viene invece da fonti rinnovabili permette ulteriori grandi risparmi di combustibile, riduzione dei costi in bolletta e dell’impatto sull’ambiente.
La tecnologia che oggi va per la maggiore proprio perché unisce nello stesso tempo efficienza e utilizzo delle rinnovabili è la pompa di calore: un macchinario capace infatti di sfruttare l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per scaldare le abitazioni in inverno e raffrescarle in estate. La efficienza è tale che ogni watt investito per azionare una pompa di calore, restituisce circa 4 watt di energia termica.
La grande sicurezza dei sistemi ibridi
Per fornire agli utenti apparecchi in grado di affrontare con tranquillità anche le situazioni climatiche più rigide perfino in alta montagna e le richieste di acqua calda sanitaria di case con tanti bagni, Immergas produce i cosiddetti sistemi ibridi.
Si tratta di pompe di calore abbinate a un generatore a gas a condensazione che si aziona solo quando è necessario: la centralina interna stabilisce infatti in ogni momento qual è la fonte di energia più conveniente riducendo al minimo gli sprechi.
Tutti gli ibridi Immergas sono studiati per la connessione a pannelli solari termici e fotovoltaici. Questi ultimi in particolare consentono di usare l’energia solare per produrre elettricità che a sua volta può essere stoccata in capienti batterie di accumulo per usare anche di notte l’energia raccolta di giorno dal sole. L’elettricità accumulata può servire a tutte le funzioni domestiche compresa, ad esempio, la ricarica di bici e auto elettriche.
I tre vantaggi degli ibridi
Scegliere un impianto ibrido per la propria abitazione nuova o per sostituire una vecchia caldaia permette quindi di raggiungere tre diversi obiettivi nello stesso tempo:
1. Utilizzare l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria con la pompa di calore per riscaldare e raffrescare casa secondo le stagioni;
2. Avere sempre a disposizione un generatore a gas che funziona esclusivamente quando le richieste d’acqua calda sono molto elevate oppure quando le giornate d’inverno sono particolarmente fredde;
3. Connettersi a pannelli fotovoltaici e solari termici per sfruttare l’energia gratuita del sole.
MAGIS COMBO e tanti vantaggi fiscali
Per chi decide ora di affrontare la ristrutturazione di un edificio, continuano i vantaggi fiscali: il superbonus è tagliato dal 110% al 90% per le spese sostenute nel 2023 ma resta estremamente conveniente; la detrazione al 50% per il recupero del patrimonio edilizio è invariata; l’ecobonus per la riqualificazione energetica offre diversi scaglioni fino al 75% di detrazioni. Se si sceglie una pompa di calore ibrida come MAGIS COMBO V2 di Immergas, si arriva insomma a una serie di traguardi.
MAGIS COMBO può sostituire vecchie caldaie anche in impianti a termosifone e la versione MAGIS COMBO PLUS V2 si abbina a boiler di varie dimensioni per fornire efficienza ad abitazioni di grandi metrature. La gamma è molto vasta e gli apparecchi da 4 a 14 kW sono in classe A+++ grazie a consumi particolarmente bassi. Anche l’installazione è resa più semplice dalle dimensioni contenute di tutti i modelli che si possono posizionare a incasso e all’interno. L’unità esterna ovviamente va all’aperto ma è fatta in modo da ridurre l’impatto estetico e si può collocare anche su un balcone.
In pratica, lavorando insieme, la pompa di calore e il generatore a gas di MAGIS COMBO arrivano a risparmiare fino al 40% sui consumi rispetto a una caldaia tradizionale. Con l’aggiunta di un impianto fotovoltaico, la pompa di calore viene azionata dall’energia gratuita del sole e ottimizza così i consumi.
Che cosa sono le comunità energetiche?
Le tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili si sviluppano rapidamente e consentono sempre più di realizzare impianti che rispondono alle necessità di abitazioni, negozi, pubbliche amministrazioni, attività artigianali, piccole e medie imprese. Quando più soggetti si uniscono per mettere in comune gli impianti o per gestirne insieme uno costruito su misura per le loro necessità, può nascere una comunità energetica. Una comunità energetica può essere un’associazione di cittadini, di commercianti, di artigiani, di amministratori o imprenditori che di solito prende la forma di società, associazione senza scopo di lucro oppure di cooperativa. Lo scopo è sempre lo stesso: produrre, scambiare e consumare energia realizzata a livello locale con fonti rinnovabili.
Come si formano le comunità energetiche?
L’unione tra interessi economici comuni e attenzione verso l’ambiente fa incontrare nelle comunità energetiche persone e aziende interessate ad utilizzare l’energia del sole, del vento e dell’acqua per abbattere il consumo di fonti di energia fossili (gas e petrolio). Allo stesso tempo, questi propositi contribuiscono all’aumento dell’efficienza energetica, in quanto adottano soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale.L’esempio tipico di comunità energetica è quello di un condominio che unisce le forze per impiantare pannelli fotovoltaici sul tetto e ottiene così energia per le unità abitative a prezzi migliori con l’energia gratuita e pulita del sole.
Altri esempi possono venire da cordate di aziende che vogliono migliorare la loro competitività abbattendo i costi energetici, oppure da pubbliche amministrazioni che individuano nella riduzione delle emissioni nocive un obiettivo primario, creando inoltre nuovi posti di lavoro a livello locale.
Le comunità energetiche permettono dunque di affrontare sfide di dimensioni globali partendo da esigenze locali.
Contrasto al cambiamento climatico, riduzione della dipendenza da gas e petrolio, eliminazione della ineguaglianza energetica sono punti fondamentali per lo sviluppo sano ed equilibrato dell’economia del futuro. In più le comunità energetiche favoriscono modi di produrre e utilizzare energia che valorizzano l’autonomia, la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini nelle comunità locali, oltre a promuovere comportamenti virtuosi.
Incentivi per le comunità energetiche
Un impianto fotovoltaico può beneficiare della detrazione fiscale del 50% grazie all’Ecobonus. L’eventuale energia prodotta in eccesso viene pagata circa 50 € ogni Megawattora. Tutte le tariffe incentivanti sono assicurate dal Ministero dello Sviluppo Economico, fisse per 20 anni: valgono 100€/MWh per l’autoconsumo collettivo e 110€/MWh per le comunità energetiche.
Le comunità energetiche si vedono inoltre restituire 9 €/MWh per i costi non sostenuti nella gestione del sistema elettrico dato che l’energia condivisa dalla comunità energetica non passa nella rete di distribuzione nazionale.
Come l’indotto dell’energia si interessa al fenomeno
Lo sviluppo delle comunità energetiche ha reso possibile un spinta decisa verso il miglioramento tecnologico e un ampliamento dei business nel settore da parte dei player dell’energia. Cresce infatti la richiesta di impianti di produzione energetica più evoluti: dai pannelli fotovoltaici alle batterie di accumulo, mentre si rivelano sempre più fondamentali i sistemi digitali e l’uso dell’intelligenza artificiale per gestire la produzione.
I sistemi digitali più avanzati migliorano le performance degli impianti e aiutano gli energy manager a valutare i comportamenti dei singoli nelle comunità, calcolano gli incentivi e la ridistribuzione delle quote dei partecipanti in base al loro contributo alla comunità. Con l’intelligenza artificiale si possono anche prevedere in maniera puntuale i consumi e ottimizzare la pianificazione delle risorse energetiche disponibili.
I produttori di impianti termici al centro dell’innovazione
Le aziende che realizzano caldaie e impianti sono coinvolte nella realizzazione di sistemi più evoluti e possono anzi partecipare attivamente ai progetti delle comunità come partner tecnologici. Il vantaggio è reciproco: alle comunità arrivano soluzioni più avanzate, alle aziende giungono stimoli per produrre di più e meglio. Inoltre, quella delle comunità energetiche è un’opportunità per realizzare impianti di dimensioni superiori rispetto alla norma.
Una struttura come ImmerEnergy (la divisione specializzata in fotovoltaico – chiavi in mano – di Immergas) è già pronta e attiva nella costruzione di impianti che permettono grandi rese, affidabilità e una serie di servizi come la pulizia periodica o il monitoraggio a distanza. La scelta dei materiali, la disposizione accurata, la cura dei dettagli tecnici e amministrativi, i servizi di manutenzione sono appunto alcune delle caratteristiche installative che migliorano la resa degli impianti e permettono risultati superiori.
Tanto comfort in casa con poco o niente gas.
Il nostro futuro dipende anche da come riusciremo a ridurre il prima possibile l’impiego di fonti di energia fossili (gas e petrolio su tutte) sfruttando invece le energie rinnovabili. Partecipare in modo positivo a questo rinnovamento energetico, oggi non significa spendere di più e nemmeno ridurre il comfort nelle nostre abitazioni. Possiamo infatti unire in uno stesso sistema pompe di calore (che sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria) pannelli fotovoltaici e solari termici, ottenendo impianti di grande efficacia che possono anche fare a meno del gas.
Ibrido o 100% elettrico?
Chi vive in zone geografiche dove l’inverno è particolarmente rigido, può scegliere le soluzioni ibride per maggior tranquillità. In questo caso si affianca alla pompa di calore una caldaia a condensazione che interviene in pochi casi: quando la temperatura esterna diventa molto rigida, quando si fanno più docce in contemporanea o ancora se si accende l’idromassaggio richiedendo appunto molta acqua calda. Il passaggio da un generatore all’altro è guidato da un gestore di sistema che sceglie di momento in momento la fonte di energia più conveniente e riduce al minimo sprechi ed emissioni nocive. In questo modo si è sempre sicuri che i consumi e l’impatto sull’ambiente dell’impianto, siano minimi.
La pompa di calore è un apparecchio molto efficiente che trasforma ogni kW elettrico speso per azionarla in circa 4 kW di energia termica: un grande vantaggio. Se in più l’elettricità viene dall’energia gratuita del sole attraverso un impianto fotovoltaico, la pompa di calore lavora praticamente senza spese. Nel caso in cui l’impianto sia “full electric”, cioè 100% elettrico, non si brucia gas e ci si avvia verso quell’elettrificazione che ci porterà limitare sempre più le fonti di energia fossili.
Comfort, efficienza e facilità di installazione “tutto-in-uno”
Per unire tutte queste tecnologie con equilibrio e garanzia di prestazioni superiori, si possono scegliere le cosiddette soluzioni “all-in-one” che sono studiate e realizzate in modo da ottenere grandi vantaggi in termini di prestazioni e facilità di installazione, con decisi risparmi energetici. Il successo delle soluzioni “tutto-in-uno” deriva anche dalla compattezza dell’apparecchiatura che – sistemata in appositi armadi tecnici – può essere installata a incasso senza ingombrare sia nelle nuove costruzioni, sia nel caso di ristrutturazioni dell’impianto termico. Le soluzioni “tutto-in-uno” offrono grande comodità anche agli installatori perché possono avere, con un unico codice, tutti i componenti necessari per realizzare l’impianto.
TRIO PACK: “all-in-one” secondo Immergas.
La gamma TRIO PACK di Immergas, ad esempio, presenta 9 diversi pacchetti: 6 sono ibridi e “factory made” (TRIO PACK HYBRID) e 3 sono in sola pompa di calore (TRIO PACK ELECTRIC). Questo significa appunto che la pompa di calore è l’elemento centrale dell’impianto e che produce tutta o quasi tutta l’energia che serve per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria.
Dal punto di vista delle prestazioni, TRIO PACK consente di ottenere ottimi risultati con bassi consumi e per questo contribuisce in maniera determinante a far crescere la classificazione energetica della casa aumentandone anche il valore immobiliare. Oltre al perfetto bilanciamento delle componenti, tutti i modelli TRIO PACK sono infatti concepiti per sfruttare al meglio le energie rinnovabili con predisposizioni per pannelli solari termici e fotovoltaici. In questo modo è più facile, per proprietari e costruttori, rispondere alle Direttive ErP e che obbligano a usare fonti energetiche rinnovabili nella costruzione di edifici nuovi.
Biomassa, la materia prima
Le caldaie a pellet funzionano bruciando prodotti che si ricavano dalla lavorazione del legno: il cippato (si tratta di legno ridotto in piccoli frammenti dalla cippatrice a partire da tronchi e ramaglie) e appunto i pellet. Sono piccoli addensati di materiali lignei trasformati in cilindretti di una lunghezza che arriva al massimo a 3 cm. Il grosso vantaggio del pellet è che può essere ricavato da segatura e avanzi di lavorazione di falegnameria. In questo modo gli scarti vengono riutilizzati come combustibile, senza sprechi.
Per essere sicuri di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente è importante bruciare nelle stufe solo pellet a certificazione A1. La certificazione assicura infatti una percentuale molto bassa di ceneri (al massimo lo 0,7%) e pochissima polvere. Il pellet A1 come abbiamo detto può essere prodotto sia con scarti di lavorazione del legno ma anche con tronchi caduti o da quegli alberi debilitati che si tagliano quando si fa la manutenzione dei boschi.
Tutta la biomassa ottenuta in questi processi andrebbe sprecata se non fosse utilizzata per i pellet. Inoltre, se pensiamo a quanta anidride carbonica si immette in atmosfera durante la combustione di una data quantità di pellet, essa corrisponde all’incirca alla stessa quantità di CO₂ che è stata assorbita dagli alberi durante il ciclo della loro vita. Un processo che necessita di tempo per rinnovarsi ma somma zero. Appunto per la velocità con cui i vegetali ricrescono dopo essere stati usati come combustibile le biomasse sono talvolta considerate fonti di energia parzialmente rinnovabili. In ogni caso sono una validissima alternativa alla produzione energetica da fonti fossili e con un impatto ambientale sempre molto contenuto.
Le caldaie a pellet: conta la qualità
Fatte le giuste distinzioni per capire quali sono i migliori combustibili, passiamo alle caldaie vere e proprie. Le caldaie a pellet che danno più garanzie e più resa sono quelle ad alta efficienza. Esse impiegano meno combustibile per dare più calore con consumi ridotti. Le migliori appartengono di solito alla classe 5 EN 303-5 per quanto riguarda il rendimento termico. La classe 4 è la più avanzata per quanto riguarda le basse emissioni nocive.
Alcune caldaie a pellet in più, sono concepite per essere abbinate ad altre tecnologie: pannelli solari termici, pompe di calore con le quali formare impianti che sfruttano le energie rinnovabili al massimo.
Le detrazioni: Ecobonus e Conto Termico 2.0
Grazie al basso impatto ambientale, le caldaie a pellet di classe 5 possono beneficiare di detrazioni e incentivi. Chi sostituisce una vecchia caldaia a pellet con una di ultima generazione può approfittare infatti dell’Ecobonus al 50% o del Conto Termico 2.0. Le caldaie a pellet sono in effetti apparecchi che funzionano in modo molto simile alle caldaie tradizionali ma grazie a una serie di miglioramenti tecnici che ne hanno aumentato di molto l’efficienza energetica, sono molto utili per la riduzione delle emissioni nocive e per l’affrancamento dalle fonti di energia fossili.
Dimensioni contenute e manutenzione facile
Tra le varie soluzioni disponibili sul mercato, l’italiana Immergas propone caldaie a pellet serie Luxor in 5 diverse potenze, tutte con dimensioni piuttosto contenute. Prima di acquistarle è importante tenere in considerazione che le caldaie a pellet devono essere manutenute periodicamente e svuotate dalla cenere: per questo l’accesso ai componenti per la pulizia deve essere facile. Un altro elemento importate è lo sportello di caricamento che nelle caldaie Immergas è protetto da una griglia. Mentre il serbatoio di pellet, incorporato, assicura fino a 56 ore di autonomia.
Tutti gli apparecchi di questo tipo devono essere collocati in un locale tecnico dove si può posizionare anche un accumulo d’acqua calda (boiler) per stoccare l’energia termica e averne sempre a sufficienza per tante docce e per far fronte a giornate di freddo intenso.
A chi serve un accumulo di acqua calda?
In genere chi ha una caldaia istantanea non ha bisogno di boiler. Le istantanee forniscono infatti acqua calda all’apertura del rubinetto senza sfruttare un accumulo: basta attendere il breve tempo di svuotamento dei tubi e l’acqua calda arriva ai rubinetti. La nostra VICTRIX TT da 28 kW, ad esempio, è profonda solo 28 cm, si sistema in ogni angolo della casa, è perfetta per appartamenti medio-piccoli con uno o due bagni ed è una soluzione ottima per piccoli nuclei familiari.
Quando però le dimensioni dell’appartamento aumentano, i bagni sono due o più, le richieste di acqua calda per la doccia si moltiplicano, allora è fondamentale avere un boiler per mantenere il comfort di casa. L’accumulo permettere infatti alla caldaia di lavorare senza continue accensioni e spegnimenti, che richiedono un maggiore consumo di gas. Le caldaie a basamento HERCULES CONDENSING, ad esempio, con il loro boiler integrato da 120 Litri garantiscono elevate quantità di acqua calda anche in presenza di vasche idromassaggio e offrono ottime prestazioni con diversi tipi di impianti anche a zone.
Alta e bassa temperatura, e impianti misti
Come molti sanno, esistono infatti due tipi di impianti: quelli ad alta temperatura (di solito si riconoscono per l’uso di termosifoni) e quelli a bassa temperatura con, per esempio, il riscaldamento a pavimento. Ci sono casi in cui questi due tipi di impianti si uniscono in una soluzione cosiddetta “mista”. I modelli HERCULES CONDENSING permettono sempre il corretto controllo delle temperature nelle varie zone della casa, governano perfettamente le temperature di mandata e ottengono così il miglior impiego dell’energia riducendo al minimo i consumi.
Gli accumuli Immergas
Noi di Immergas ci impegniamo da sempre per produrre una gamma molto ampia di accumuli che vanno da 25 a 500 litri in ottimo acciaio inox perché conosciamo bene la loro importanza. Li facciamo in modo che durino a lungo, e molti di essi sono predisposti per la connessione ai pannelli solari termici così da aiutarvi a concepire impianti che sfruttino sempre meglio le energie rinnovabili. Proprio questa varietà di gamma permette a chi sceglie Immergas di adattarsi a ogni situazione, anche in caso di impianti grandi e complessi.
Diminuire i consumi, sostituire la caldaia, sfruttare gli incentivi
Parlare di risparmio oggi è importantissimo per tutti soprattutto nella climatizzazione di casa, ma i modi di risparmiare sono tanti.
Il primo risparmio sta nel diminuire i consumi del nostro impianto: in pratica bisogna evitare di superare i 19 gradi in casa in inverno e limitare il livello di raffrescamento in estate. Con cronotermostati, controlli della temperatura e nuove tecnologie possiamo avere ottimi risultati senza perdere comfort in casa.
Un secondo modo di risparmiare viene dalla sostituzione di una vecchia caldaia con una a condensazione. In questo caso la diminuzione dei consumi è netta: si arriva a bruciare fino al 30% in meno di gas con impianti a bassa temperatura.
Un altro risparmio molto importante può venire dall’uso di impianti solari termici o fotovoltaici che trasformano l’energia gratuita del sole in acqua calda o energia elettrica.
L’ultimo risparmio – molto consistente – viene dagli incentivi statali. Chi punta a una evoluzione dell’impianto termico è premiato dalla normativa attraverso la possibilità di detrarre dalle tasse il 50% (Bonus casa) o addirittura il 65% (Ecobonus) delle spese effettuate per l’acquisto e anche l’installazione di apparecchi per la climatizzazione domestica.
Rateizzazione. Anche questo è un grosso risparmio
È interessante notare che l’acquisto a rate di apparecchi evoluti per rinnovare l’impianto di casa permette a tutti gli effetti un risparmio ulteriore. Se una vecchia caldaia consuma troppo, acquistare una soluzione avanzata consente di abbassare subito il prezzo delle bollette mentre il pagamento si dilaziona nel tempo. Per fare un esempio, gli installatori convenzionati grazie all’accordo tra IMMERGAS e Deutsche Bank Easy possono proporre una rateizzazione fino a 60 rate. In pratica, si inizia a risparmiare immediatamente mentre il pagamento è dilazionato fino a 5 anni!
Nuove tecnologie per riscaldare e raffrescare, le pompe di calore
In fatto di risparmio, è fondamentale il passaggio alle tecnologie che sfruttano le energie alternative, rinnovabili e gratuite. Gli apparecchi più efficienti in questo senso sono le pompe di calore: sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per riscaldare in inverno e in più permettono di raffrescare in estate.
Le pompe di calore funzionano con l’elettricità ma il vantaggio energetico è notevole: un watt di energia elettrica speso per azionare la pompa di calore, rende infatti circa 4 watt in energia termica. In più, dato che molte pompe di calore funzionano anche per produrre aria fresca, il risparmio è anche nel momento della costruzione dell’impianto: con una sola installazione si hanno due diversi e comodissimi risultati.
Tecnologia a condensazione e soluzioni ibride
Del vantaggio di sostituire una caldaia vecchia con una a condensazione abbiamo detto: i consumi si possono abbassare di un terzo. Quello che è meno conosciuto è che i generatori a condensazione fanno parte di quelle che vengono definite “pompe di calore ibride”. Si tratta di apparecchi che uniscono i vantaggi della pompa di calore con le certezze di una caldaia.
A volte si tratta di sistemi che possono perfino lavorare con impianti a termosifoni come nel caso della Magis Combo o Victrix Hybrid sempre di Immergas. Nei luoghi dove gli inverni sono particolarmente rigidi o in abitazioni che hanno più bagni e magari anche l’idromassaggio, avere una scorta di potenza in più per scaldare l’acqua calda sanitaria o l’acqua dei termosifoni è importante. Il cuore delle soluzioni ibride è una elettronica di gestione che sceglie automaticamente, in ogni istante, quando è il momento di azionare il generatore a gas per limitare sia i consumi sia le emissioni nocive. In questo modo il vostro impianto è pronto ad affrontare le condizioni climatiche più impegnative sfruttando al meglio le rinnovabili.
Un risparmio per l’ambiente: meno inquinamento
Quando si parla di risparmio ci si concentra soprattutto sulle questioni economiche, ma se si guarda al tema nel suo complesso sappiamo benissimo che la qualità della nostra vita dipende e dipenderà sempre più da quanto riusciremo a limitare le emissioni nocive. In questo senso bisogna sapere che ogni combustione produce da un lato gas serra come l’anidride carbonica, dall’altro ossidi di azoto inquinanti. Non è quindi per nulla secondario considerare le energie rinnovabili come un grandissimo risparmio in fatto di inquinamento. Rinnovando quindi l’impianto di casa diamo un nostro personale e importante contributo alla riduzione delle emissioni nocive: una questione veramente centrale per la nostra salute e il nostro futuro.
La soluzione per ridurre i consumi e aumentare il comfort di casa esiste e si chiama “efficienza energetica”. È la strada che dobbiamo percorrere tutti per ottenere sempre di più con molto di meno: meno consumi, meno agenti inquinanti e meno gas serra ma con più comodità. Per fare un esempio se utilizziamo le Pompe di Calore possiamo avere un riscaldamento efficace e veloce in tutte le stanze, il piacevolissimo raffrescamento in estate, e ridurre ancora più i consumi senza bruciare gas.
Le pompe di calore funzionano appunto con l’elettricità e hanno il grande vantaggio di restituire circa 4 kW di energia termica ogni kW di energia elettrica utilizzata per il loro funzionamento. Il risparmio e il comfort sono davvero notevoli e le prestazioni sempre di alto livello: la nuova serie Magis M Immergas, ad esempio, propone 13 modelli da 4 a 30 kW di cui, quelli fino a 26 kW, nella classe A+++, il massimo raggiungibile. Tutti lavorano perfettamente con gli impianti a bassa temperatura – riscaldamento a pavimento e anche raffrescamento con ventilconvettori – e con la modalità “silent mode” sono molto “comodi” anche quando si vuole dormire tranquillamente.
Pompe di calore e facilità di installazione
Un’altra comodità delle pompe di calore è la facilità e la versatilità nell’installazione. Possono funzionare da sole per riscaldare e raffrescare o si possono abbinare a caldaie creando impianti integrati che scelgano in ogni momento la fonte di energia più conveniente, guidati da un gestore di sistema digitale che aiuta a ridurre i consumi il più possibile. Alcune pompe di calore Immergas sono ibride – sono abbinate ad un generatore a gas – e sono capaci di lavorare anche con impianti a termosifone cioè ad alta temperatura: un grande vantaggio quando si vuole restaurare un appartamento senza interventi troppo invasivi.
La predisposizione delle pompe di calore per la connessione a pannelli fotovoltaici, consente inoltre tante soluzioni per adattarsi alle esigenze di case e appartamenti molto diversi tra loro puntando sempre al massimo utilizzo di energie rinnovabili.
Programmare le temperature di casa
Comodità è senz’altro avere la temperatura giusta in casa, stanza per stanza e ora per ora. I sistemi di termoregolazione Immergas permettono appunto di programmare tutta la settimana separando l’abitazione in diverse aree. Spesso infatti le stanze in cui si dorme possono restare più fresche per consentire anche buoni risparmi nel consumo mentre le ore in cui serve una temperatura più alta in inverno variano di famiglia in famiglia.
Studiare un comfort su misura
Per bilanciare comfort ed efficienza energetica bisogna considerare molti elementi in tutta la casa. È importante valutare l’isolamento dell’edificio, il numero dei bagni e anche dei piani oltre alle metrature degli appartamenti, bisogna considerare la posizione climatica e perfino la temperatura dell’acqua fredda che viene dall’acquedotto. Si deve poi calcolare l’esposizione dei tetti per i pannelli e le differenti abitudini degli inquilini per i dimensionamenti degli apparecchi: ci sono infatti famiglie che lavorano per lo più in casa e altre fuori casa, c’è chi usa l’idromassaggio e chi no.
Solo un tecnico esperto e di fiducia può mettersi al fianco di ogni famiglia per valutare insieme tutti questi dati. In ogni caso, nella gamma Immergas esistono tutti gli apparecchi necessari per realizzare impianti termici su misura, anche al 100% elettrici, ottenendo comodità ed efficienza energetica sempre più elevate.