IMMERGAS 7 GIORNI DOPO: “RIPARTENZA IN CORSO”

22/12/2017

Incontro di fine anno con tutti i collaboratori all’Auditorium Paganini di Parma. Il Presidente Alfredo Amadei: «grazie per tutta la collaborazione e la solidarietà che abbiamo ricevuto: il primo obiettivo è far ripartire la produzione ma stiamo pensando anche alla popolazione di Lentigione e daremo un aiuto concreto».

 

Brescello 22 dicembre 2017 - Nell’arco di una settimana dalla esondazione del torrente Enza che ha invaso lo stabilimento Immergas a Lentigione di Brescello lo sforzo messo in campo per avviare il ritorno alla produzione inizia a dare i primi frutti.

I collegamenti telefonici e informatici sono stati riattivati e anche il numero verde per assistenza e consulenza è ripartito. Lungo le linee di produzione il lavoro di pulitura si avvicina alla conclusione e la riattivazione di alcune funzionalità è oggetto di analisi dettagliate che nei prossimi giorni, esaurita la fase legata alla necessità di eliminare il fango lasciato dalla piena dell’Enza si trasformeranno in programmi di lavoro operativi.

«Siamo ancora in emergenza – ha detto il Presidente di Immergas Alfredo Amadei aprendo l’incontro di fine anno con tutti i collaboratori all’Auditorium Paganini di Parma – ma vorrei sottolineare l’impegno profuso da centinaia di dipendenti che hanno offerto la loro disponibilità per avviare e portare avanti complesse operazioni di pulizia e smistamento di materiali fuori e dentro i capannoni, i magazzini, i laboratori e gli uffici. Il loro impegno è per Immergas fonte di grande sicurezza. Torneremo come prima e meglio di prima».

Tutti i collaboratori che stanno lavorando nella fabbrica alluvionata durante la serata hanno indossato una speciale maglietta: “noi siamo Immergas”, con Immergas nel cuore. Un segnale, l’ennesimo, che anche questa pagina della storia dell’azienda sarà solo l’ennesimo punto di partenza.

Alle operazioni di sgombero e pulitura hanno lavorato anche le squadre della società specializzata Belfor Italia e un ringraziamento: «deve andare – aggiunge Alfredo Amadei - alle forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e a quanti, a diverso titolo, hanno reso possibile in sette giorni il ritorno a un livello minimo di funzionalità di alcuni uffici della sede centrale. I danni sono ancora in una fase di prima stima e non è possibile darne nemmeno una quantificazione di massima ma certamente saranno rilevanti».

Immergas ha lanciato un programma #ricostruiamolentigione che darà segnali concreti di solidarietà alla popolazione della frazione dove Immergas è nata nel 1964: «abbiamo visto la devastazione lungo le nostre linee produttive – conclude Alfredo Amadei – e siamo ben consapevoli che abbiamo di fronte, come imprenditori, due obiettivi: riprendere appena sarà possibile la produzione per garantire il futuro di oltre 600 famiglie, ai nostri collaboratori, e dare un aiuto concreto a chi ha perso con l’alluvione i beni personali e ha subito danni nella propria abitazione».

«Immergas ripartirà - ha detto più volte il Presidente di Immerfin Romano Amadei - ripartiremo sapendo di poter contare su persone che anche in questa drammatica emergenza hanno saputo reagire con forza e coesione. Non aver registrato nessun danno alle persone è per noi importantissimo. Le linee produttive saranno riavviate»!

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