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Pannelli solari termici: il calore del sole
Pannelli solari termici e fotovoltaici sono grandi alleati nella battaglia per la riduzione dei costi e delle emissioni nocive, abbinati possibilmente alle pompe di calore. Ecco di seguito una serie di indicazioni su come l’energia solare può aiutarci a vivere comodamente riducendo l’impatto ambientale.
Come si riscalda l’acqua grazie ai pannelli solari?
Cominciamo dall’aspetto tecnico, da come i pannelli solari termici riescono a catturare l’energia solare e a utilizzarla per riscaldare l’acqua. Il sistema è semplice ed efficace: prevede collettori solari (i pannelli, appunto), un serbatoio di accumulo e a volte una pompa di circolazione. I collettori, installati sul tetto assorbono il calore dei raggi solari e riscaldano un fluido termovettore (una miscela di acqua e antigelo) che circola all’interno di tubi.
Scorrendo lungo i tubi questo fluido riscaldato trasferisce il calore all’acqua nel serbatoio di accumulo, il cosiddetto boiler. Questa circolazione continua avviene in alcuni sistemi con un processo naturale (il liquido termovettore caldo sale verso l’alto mentre scende quando si raffredda) o favorito da una pompa.
L’acqua calda così prodotta può essere utilizzata sia per il riscaldamento degli ambienti tramite termosifoni o pannelli radianti, sia per l’acqua calda sanitaria che si usa ad esempio nella doccia. Il sistema è particolarmente efficiente durante i mesi più soleggiati, ma funziona anche in inverno e aiuta a utilizzare meno gas con un buon risparmio economico.
Fotovoltaico: elettricità pulita e gratuita
I pannelli fotovoltaici sfruttano invece un processo più complesso che si ottiene quando la luce del sole batte su lastre di silicio appositamente trattate. In pratica convertono appunto la luce solare in energia elettrica in modo del tutto pulito e gratuito. Questa elettricità si può usare per alimentare vari dispositivi elettrici come i sistemi di riscaldamento e raffrescamento domestico o per accumulare energia da usare poi, ad esempio, per ricaricare un veicolo elettrico.
Una delle applicazioni più diffuse è l’alimentazione delle pompe di calore. Le pompe di calore funzionano infatti con l’energia elettrica moltiplicando un watt di elettricità in 3 o addirittura 4 watt di energia termica: un bel guadagno. Le pompe di calore possono a loro volta riscaldare o raffrescare gli ambienti di casa sfruttano l’energia rinnovabile (ancora una volta termica) presente naturalmente nell’aria.
Combinando un impianto fotovoltaico con una pompa di calore si ottiene un sistema di climatizzazione altamente efficiente e sostenibile. L’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici alimenta la pompa di calore riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, abbattendo costi energetici ed emissioni nocive.
Energie rinnovabili per riscaldare con i termosifoni
Dell’utilità dei pannelli solari termici per aiutare le normali caldaie a consumare meno gas da riscaldamento in inverno, abbiamo detto. Per quanto riguarda la possibilità di abbinare fotovoltaico e i classici sistemi a caloriferi il discorso devo essere allargato all’uso di una pompa di calore dalle caratteristiche particolari. Dal momento che i termosifoni funzionano con una temperatura di mandata che arriva anche a 70°, le normali pompe di calore dovranno essere integrate da una resistenza elettrica. Ad esempio, una pompa di calore come la Magis Pro V2 dell’italiana Immergas, in determinate condizioni climatiche, può essere un’ottima soluzione per realizzare impianti cosiddetti full electric che cioè non bruciano gas per il riscaldamento.
Come le pompe di calore riducono le emissioni nocive
Le pompe di calore funzionano attraverso un ciclo termodinamico che trasferisce calore da una fonte a bassa temperatura (come l’aria esterna) a una fonte ad alta temperatura (come l’acqua dell’impianto di riscaldamento). Il ciclo inizia con l’evaporazione di un fluido refrigerante a bassa temperatura, che assorbe calore dall’ambiente esterno. Questo gas viene poi compresso, aumentando la sua temperatura. Il calore viene quindi trasferito all’acqua dell’impianto di riscaldamento attraverso uno scambiatore di calore.
Le pompe di calore possono dunque essere utilizzate sia per riscaldare e per raffrescare gli ambienti, rendendole una soluzione versatile ed efficiente per la climatizzazione domestica. La combinazione di questa tecnologia evoluta con pannelli solari termici e fotovoltaici consente di realizzare impianti termici che concorrono alla riduzione delle emissioni di CO₂ utilizzando energie rinnovabili.
Per garantire comfort termico e risparmio energetico in casa, è importante scegliere con attenzione il sistema di riscaldamento giusto perché sia efficiente, performante e adatto alle dimensioni dell’abitazione, capace cioè di soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria e di riscaldamento degli ambienti senza problemi. Tra le soluzioni più convenienti si distinguono senz’altro le caldaie a condensazione che si chiamano così perché recuperano – proprio con la condensazione – il calore latente dei fumi di combustione, non sprecano energia e riducono le emissioni nocive.
I vantaggi di un “boiler” INOX ben fatto
Per ottimizzare il funzionamento delle caldaie a condensazione è vantaggioso l’abbinamento con un accumulo di acqua calda sanitaria perché permette da una parte la giusta quantità di acqua calda anche con più docce nello stesso tempo e dall’altra di evitare le accensioni e gli spegnimenti frequenti del generatore che ne diminuiscono l’efficienza e la durata.
L’accumulo di acqua calda sanitaria consiste in un serbatoio in acciaio inox che contiene l’acqua riscaldata dalla caldaia e la mantiene a una temperatura costante, grazie a un sistema di isolamento termico. Immergas è dotata di un reparto di produzione dei cosiddetti “boiler” molto efficiente che punta sulla qualità della materia prima, sull’uso del migliore acciaio inox e sulla produzione accurata, per garantire più durata ed efficienza.
Caldaia e accumulo insieme
La caldaia a condensazione VICTRIX ZEUS SUPERIOR è dotata ad esempio di un accumulo integrato di 54 litri che non ingombra, offre una buona autonomia, assicura migliori prestazioni e un deciso risparmio energetico. VICTRIX ZEUS SUPERIOR è in classe ecologica 6, la migliore, e può essere collegata a impianti solari termici che riscaldano l’acqua con l’energia gratuita del sole. Si tratta quindi di un apparecchio di qualità con ottime prestazioni nel riscaldamento, capace di assicurare comfort e benessere agli utenti, con consumi e i costi energetici ridotti, e un minore impatto ambientale.
Centodieci litri o duecento sessanta? Quanta acqua calda gratuita volete per le vostre docce? Dipende dalle dimensioni della famiglia, ovviamente, ma anche dalle vostre abitudini e dallo spazio che avete sul tetto. In ogni caso, la soluzione tecnica più semplice, efficace e duratura è il cosiddetto “solare termico”: basta un collettore di 1,5 metri quadrati per avere già una buona dose di acqua calda sanitaria senza spendere un centesimo in gas o elettricità.
Solare termico per tutte le stagioni
Chiaramente la resa dei pannelli solari termici è massima quando le giornate soleggiate sono più lunghe e calde ma un impianto ben esposto al sole può dare una mano al riscaldamento dell’acqua di casa anche in inverno e ridurre così il consumo di gas in tutte le stagioni. In estate si può coprire il fabbisogno domestico fino all’80% ma anche in inverno il solare termico ha la sua utilità. Se infatti l’impianto innalza la temperatura dell’acqua fredda fino a 20°/30° è chiaro che la caldaia o la pompa di calore avranno da svolgere un lavoro meno gravoso per arrivare ai 50°: la temperatura giusta per l’acqua calda di casa. Un bel risparmio.
Circolazione naturale e forzata, efficacia duratura
La tecnologia è semplice ma proprio per questo economica ed efficace. All’interno dei pannelli è presente un fluido che si scalda al sole e si sposta nella parte alta dove è posizionato il serbatoio o l’attacco di uscita dell’acqua. Proprio per questo la circolazione del liquido è detta “naturale”; sfrutta il principio secondo cui un fluido caldo è meno denso di uno freddo e tende naturalmente a salire. Nei sistemi a circolazione naturale non servono quindi le pompe, utilissime invece nei sistemi a circolazione forzata ma richiedono spazi più grandi e ovviamente un certo consumo di energia elettrica.
I pacchetti SOLARSMART resistenti e discreti
Per rendere ancora più semplice l’installazione, Immergas ha creato una serie di pacchetti chiamata SOLARSMART con tante caratteristiche interessanti a partire dalla leggerezza. Il modello più piccolo – SOLARSMART 110 è adatto a una casa in cui vivono due persone – pesa 36 chili e comprende l’accumulo di acqua calda da 110 litri, oltre al telaio per l’installazione completo delle staffe per l’installazione.
La forma del pannello è del tutto simile a quella di un normale lucernario per inserirsi agevolmente in qualunque contesto. Le caratteristiche tecniche più interessanti riguardano la cornice in pvc resistente alle intemperie e all’usura del tempo, la superficie captante in policarbonato alveolare infrangibile e capace di eliminare il rischio condensa, l’acciaio inox con cui è fatto l’accumulo per ottenere la massima durata nel tempo. Le misure degli altri pacchetti SOLARSMART offrono 110, 150, 220 e 260 litri di acqua calda sanitaria.
Proprio per l’efficacia nell’utilizzo dell’energia rinnovabile, i pacchetti SOLARSMART permettono di approfittare degli incentivi fiscali o del Conto Termico 2.0. Un motivo in più per riqualificare casa dal punto di vista energetico o costruire una nuova abitazione con il minor consumo possibile di gas o elettricità.
A chi serve un accumulo di acqua calda?
In genere chi ha una caldaia istantanea non ha bisogno di boiler. Le istantanee forniscono infatti acqua calda all’apertura del rubinetto senza sfruttare un accumulo: basta attendere il breve tempo di svuotamento dei tubi e l’acqua calda arriva ai rubinetti. La nostra VICTRIX TT da 28 kW, ad esempio, è profonda solo 28 cm, si sistema in ogni angolo della casa, è perfetta per appartamenti medio-piccoli con uno o due bagni ed è una soluzione ottima per piccoli nuclei familiari.
Quando però le dimensioni dell’appartamento aumentano, i bagni sono due o più, le richieste di acqua calda per la doccia si moltiplicano, allora è fondamentale avere un boiler per mantenere il comfort di casa. L’accumulo permettere infatti alla caldaia di lavorare senza continue accensioni e spegnimenti, che richiedono un maggiore consumo di gas. Le caldaie a basamento HERCULES CONDENSING, ad esempio, con il loro boiler integrato da 120 Litri garantiscono elevate quantità di acqua calda anche in presenza di vasche idromassaggio e offrono ottime prestazioni con diversi tipi di impianti anche a zone.
Alta e bassa temperatura, e impianti misti
Come molti sanno, esistono infatti due tipi di impianti: quelli ad alta temperatura (di solito si riconoscono per l’uso di termosifoni) e quelli a bassa temperatura con, per esempio, il riscaldamento a pavimento. Ci sono casi in cui questi due tipi di impianti si uniscono in una soluzione cosiddetta “mista”. I modelli HERCULES CONDENSING permettono sempre il corretto controllo delle temperature nelle varie zone della casa, governano perfettamente le temperature di mandata e ottengono così il miglior impiego dell’energia riducendo al minimo i consumi.
Gli accumuli Immergas
Noi di Immergas ci impegniamo da sempre per produrre una gamma molto ampia di accumuli che vanno da 25 a 500 litri in ottimo acciaio inox perché conosciamo bene la loro importanza. Li facciamo in modo che durino a lungo, e molti di essi sono predisposti per la connessione ai pannelli solari termici così da aiutarvi a concepire impianti che sfruttino sempre meglio le energie rinnovabili. Proprio questa varietà di gamma permette a chi sceglie Immergas di adattarsi a ogni situazione, anche in caso di impianti grandi e complessi.
Il motivo per cui sono tante le soluzioni per il riscaldamento domestico dipende essenzialmente dalla pluralità delle soluzioni abitative: sono infatti tantissimi i tipi di appartamenti e case che si distinguono per dimensioni, materiali costruttivi, disposizioni, numero dei servizi, numero di inquilini e posizione geografica. Inoltre esistono tanti modi diversi di usare il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria quante sono le abitudini delle famiglie.
Istantanea e col boiler, la prima grande differenza
Una prima fondamentale distinzione fra caldaie a condensazione è tra le cosiddette istantanee e quelle con bollitore.
Il primo tipo si dice istantaneo perché produce l’acqua calda sanitaria proprio nel momento in cui si apre il rubinetto del lavandino e della doccia. In questo caso si attiva immediatamente il bruciatore del gas della nostra caldaia e in breve tempo si ottiene l’acqua calda richiesta direttamente, senza passare attraverso un accumulo.
– Le caldaie istantanee sono adatte a piccoli nuclei famigliari e sono perfette per sfruttare al meglio ogni spazio viste le loro dimensioni molto compatte. Se però la casa ha più di un bagno con possibilità di utilizzo contemporaneo delle utenze sanitarie o è distribuita su più piani, se l’acqua di ingresso nella caldaia è particolarmente fredda oppure ancora se gli inverni nella zona sono piuttosto rigidi; allora conviene valutare con attenzione l’opportunità di una caldaia con accumulo.
– Nelle caldaie con accumulo, il generatore a gas scalda l’acqua contenuta nel serbatoio che comunemente chiamiamo boiler mantenendone la temperatura costante. In questo modo, quando si apre il rubinetto di casa viene prelevata dal boiler l’acqua già in temperatura.
I vantaggi sono due: da una parte si ha una maggiore disponibilità di acqua calda sanitaria, dall’altra si può scegliere la capacità dell’accumulo in funzione delle dimensioni della casa, del numero dei bagni, della presenza eventuale di un idromassaggio e delle abitudini familiari.
Le dimensioni del boiler d’accumulo
Quando il boiler non è troppo grande, esso può essere contenuto all’interno della caldaia stessa. Per un’abitazione di medie dimensioni basta, in genere, un accumulo di capacità inferiore a 100 litri ma sono molte le altre variabili che entrano in gioco. Qual è quindi la giusta dimensione?
Bisogna considerare ad esempio che l’abitudine a fare il bagno nella vasca richiede ad esempio più di 100 litri d’acqua, mentre in una doccia se ne consumano in genere la metà. In una famiglia in cui si fa molto sport si fanno più docce; chi invece ha due o più bagni può usarli anche contemporaneamente e richiedere quindi tanta acqua calda da mettere in crisi un bollitore di piccole dimensioni. Per finire, se la casa è poco coibentata o è esposta su più lati, in inverno ha bisogno di maggior riscaldamento. La quantità di variabili è evidentemente così grande da rendere quasi impossibile stabilire una regola che valga per tutti. Per fare un calcolo sul solo numero di componenti in famiglia ci basti sapere che il consumo medio va dai 50 a 100 litri d’acqua pro capite al giorno.
Caldaia a parete o a pavimento? È sempre una questione di dimensione
Una caldaia pensile di solito è compatta, molto diffusa, relativamente leggera e può essere installata a parete: in alto in cucina, in bagno o in un ripostiglio senza intralciare, lasciando dello spazio utile sotto di essa.
Le caldaie pensili funzionano bene negli appartamenti. Esse sono infatti dotate di una camera di combustione chiusa con un aspiratore di fumo che espelle in una tubatura specifica/camino.
Al contrario, una caldaia a pavimento occupa più spazio ma offre in cambio diversi vantaggi. In genere la caldaia a pavimento può arrivare ad essere più potente, può avere un accumulo di dimensioni anche molto grandi ed essere perciò adatta per abitazioni di notevoli metrature con più bagni o anche per piccoli condomini.
L’installazione richiede più spazio ma se si ha a disposizione un locale specifico, la caldaia a pavimento offre comfort e prestazioni notevoli.
La gamma Immergas e la scelta delle rinnovabili
Già da queste note si capisce che esiste una pluralità di soluzioni. Immergas offre più di 100 prodotti italiani tra i quali scegliere. Con una vasta gamma e l’aiuto di un installatore esperto si possono fare tutte le valutazioni del caso per capire qual è il nostro punto di equilibrio tra comfort, spesa per acquisto e installazione.
Immergas offre tanti prodotti per impianti fotovoltaici o solari termici: un’opportunità per sfruttare l’energia del sole nei nostri impianti ibridi e in sola pompa di calore.
Un impianto ben bilanciato ed efficiente può offrire un servizio affidabile per tanti anni riducendo gli sprechi energetici e limitando le emissioni nocive nell’ambiente.
Hai una casa grande? Valuta la soluzione accumulo con boiler
Tra tutte le novità tecnologiche che vengono installate sempre più negli impianti termoidraulici delle abitazioni di oggi, ci si dimentica a volte di considerare un componente certo non innovativo ma molto utile per aumentare il comfort di casa e per risparmiare. Vediamo come e perché i serbatoi di accumulo – spesso chiamati boiler – aiutano in modo importante l’efficienza di tutto il sistema.
A cosa servono i boiler d’accumulo
I cosiddetti boiler sono in effetti dei serbatoi di varie capacità in cui la caldaia o la pompa di calore accumulano energia termica sotto forma di acqua calda. Quando in casa si vuol fare la doccia o serve calore per il riscaldamento, l’impianto usa la riserva del boiler e non direttamente l’acqua che viene scaldata dalla caldaia. I vantaggi sono diversi. Prima di tutto l’acqua del boiler è già alla temperatura desiderata e non è soggetta a variazioni causate da sbalzi di pressione o nei piccoli prelievi. In pratica i tempi di attesa dell’acqua alla temperatura giusta si riducono.
In secondo luogo, se il boiler ha la capacità giusta rispetto alle caratteristiche della casa (dipende dal numero di bagni, dai componenti della famiglia, dall’eventuale disposizione su più piani dell’abitazione o dalla presenza di vasche da bagno o idromassaggi) l’accumulo permette di assicurare acqua a tutti nello stesso tempo e di fornire anche l’energia termica necessaria al riscaldamento senza difficoltà. Non ultimo, il risparmio. Una caldaia che deve riscaldare l’acqua senza l’aiuto del boiler, in caso di utilizzi frequenti o di abitazioni grandi fa più “fatica” e quindi consuma di più rispetto alla caldaia col boiler.
Caldaia istantanea o con accumulo?
Anche se si parla di boiler, è importante chiarire che le caldaie istantanee che non utilizzano l’accumulo di acqua calda, sono utilissime e offrono tanti vantaggi in molte situazioni. Da una parte hanno dimensioni ridotte e sono estremamente flessibili nell’installazione, inoltre i modelli più recenti hanno un ottimo controllo della temperatura dell’acqua erogata.
Se invece l’abitazione è grande e magari è disposta su più piani con più servizi, spesso esistono rubinetti lontani dalla caldaia a cui è difficile far arrivare l’acqua calda in tempi ridotti. Per risolvere questo problema si realizza una rete di ricircolo, in pratica un anello di distribuzione dell’acqua calda sanitaria che unisce il boiler – non direttamente la caldaia – a tutti i punti di prelievo come lavabi, docce, vasche da bagno. La linea di distribuzione forma un anello chiuso tra mandata e ritorno e il ricircolo è forzato con l’aiuto degli appositi circolatori. In questo caso, appunto, la caldaia con accumulo di acqua calda sanitaria è fondamentale.
Come sono fatti i boiler
Una qualità essenziale per un boiler è la durata. I migliori costruttori utilizzano infatti acciaio Inox: lo stesso materiale usato sulle navi che combattono quotidianamente contro la corrosione dovuta all’acqua e all’aria salmastre. Per la qualità costruttiva, ad esempio, i boiler costruiti da Immergas nei suoi stabilimenti italiani hanno addirittura 5 anni di garanzia.
La seconda caratteristica più importante è l’isolamento termico. Una coibentazione di diversi centimetri assicurano una dispersione del calore molto limitata e la conservazione dell’energia termica a lungo, oltre a un minore consumo di gas. Tra gli altri elementi importanti c’è anche l’anodo di magnesio che aiuta a proteggere il boiler dalla corrosione dovuta alle correnti galvaniche che possono creare fori nel metallo.
Dettaglio importante è anche la presenza su alcuni modelli di bollitori di una doppia serpentina: un accorgimento che permette di integrare più sorgenti di calore come la classica caldaia da un lato e l’impianto solare termico dall’altro. In alcuni boiler si può inserire anche una resistenza elettrica per produrre acqua calda con il contributo eventuale di un impianto fotovoltaico. Un dettaglio utile presente nei migliori accumuli è la flangia che facilita la pulizia all’interno del bollitore. L’acciaio Inox consente infatti di intervenire facilmente con prodotti che sciolgono il calcare senza il rischio di danneggiare la superficie interna del bollitore.
Quanto deve essere grande il mio boiler?
I serbatoi di accumulo in acciaio Inox sono disponibili in diverse misure che vanno da circa 50 fino a 500 litri, per salire poi fino a 2 mila litri con quelli realizzati in acciaio vetrificato. Questi modelli di grandi dimensioni sono adatti a scuole, palestre, spa e ambienti dove il consumo di acqua calda è molto elevato.
I serbatoi più piccoli (50/60 litri) possono bastare per un paio di bagni in un appartamento o villetta a schiera. Per una famiglia con più di due servizi si può salire a 120/160 litri circa. Un accumulo di 250/300 litri può essere sufficiente per una famiglia anche di 4/5 persone.
È insomma necessario studiare ogni situazione con un installatore esperto che aiuti a valutare anche le abitudini di utilizzo dell’acqua calda della famiglia, insieme ad altri fattori specifici minori come ad esempio, la temperatura dell’acqua fredda proveniente dall’acquedotto.
Decarbonizzazione: meglio per l’economia e per la nostra salute
Mai fino ad ora avevamo sentito così tanto la necessità di renderci autonomi dal punto di vista energetico. Il nostro Paese e l’Europa intera sono sempre più consapevoli che devono trovare il modo di dipendere meno dalle fonti di energia fossili non solo per questioni economiche e geopolitiche o per l’importanza di ridurre i costi industriali, ma anche per la necessità di abbattere l’emissione di gas serra.
La direzione che il Governo della UE aveva già tracciato prima della crisi politica era chiara. L’obiettivo ambizioso di creare un’economia a impatto zero per le emissioni di gas serra entro il 2050 deve essere perseguito, nonostante le difficoltà, per limitare il più possibile il riscaldamento globale. Il processo di decarbonizzazione è in questo senso determinante anche per l’abbattimento di emissioni inquinanti come ad esempio l’ossido di azoto, tipico di ogni combustione. Le tecnologie che abbiamo a disposizione fin da subito per raggiungere questi obiettivi sono quelle che sfruttano l’energia solare: solare termico e fotovoltaico.
Il solare termico usa l’irraggiamento solare per generare calore – energia termica – con cui produrre acqua calda sanitaria e integrare eventualmente anche il sistema di riscaldamento. Il fotovoltaico sfrutta invece il sole per produrre energia elettrica con cui funzionano gli apparecchi che riscaldano e raffrescano le abitazioni.
L’energia del sole per produrre acqua calda sanitaria e riscaldamento
I pannelli solari sono dotati di una copertura in vetro che li protegge e filtra i raggi solari creando una sorta di effetto serra che trattiene il caldo. In questo modo il fluido antigelo (glicole) contenuto all’interno della serpentina, si riscalda rapidamente, gira nei pannelli e passa nel boiler dove cede all’acqua il calore ricavato dal sole. Si tratta di un procedimento semplice e molto efficace che si è evoluto negli anni. I pannelli possono durare anche 20 anni e forniscono acqua calda sanitaria fino a 60 °C con bassi costi di manutenzione.
Le tipologie degli impianti solari termici possono essere diverse in base alle tecnologie. A riguardo Immergas offre due tipi di soluzioni: a circolazione naturale e a circolazione forzata. La soluzione a circolazione naturale è il sistema più semplice per la produzione di acqua calda sanitaria, con costi particolarmente contenuti. Quella a circolazione forzata invece, non solo è in grado di produrre acqua calda sanitaria ma può anche contribuire al riscaldamento degli ambienti all’interno di un impianto combinato e garantire risparmi energetici, economici e fiscali.
I pannelli nei sistemi ibridi o integrati
Anche se i collettori solari termici danno già ottimi risultati abbinati a una semplice caldaia, oggi possono essere combinati all’interno di impianti che sono vere e proprie centrali energetiche capaci di abbassare moltissimo le bollette di luce e gas sfruttando le rinnovabili.
I sistemi ibridi sono concepiti fin dall’origine per unire più tecnologie e utilizzare più fonti energetiche rinnovabili o tradizionali mentre la centralina elettronica sceglie automaticamente, ora per ora, le fonti più convenienti per riscaldare o raffrescare l’ambiente. Il pacchetto solare a circolazione forzata INOX SOL, dotato di un capiente bollitore a scelta tra 200, 300 e ben 500 litri, può appunto essere collegato a una pompa di calore ibrida come MAGIS COMBO che a sua volta si alimenta con i pannelli fotovoltaici. Tutto per ridurre al minimo il consumo di gas e di elettricità.
I sistemi integrati permettono di realizzare soluzioni su misura grazie al GESTORE DI SISTEMA che coordina più tecnologie (come ad es. pompa di calore, caldaia a condensazione, solare e fotovoltaico) per ottenere soluzioni più vantaggiose in termini di flessibilità. In ogni caso, prevedere l’installazione di un bollitore ad accumulo è molto utile perché consente di stoccare l’energia termica sotto forma di acqua calda e di usarla quando serve di più. Immergas produce direttamente i suoi bollitori, mette grande attenzione nella qualità e nella realizzazione di diverse capienze che si adattano alle caratteristiche di ogni famiglia.
Ridurre la CO₂ con le energie rinnovabili
Parlando di ecologia, la notizia positiva è che la crescita dell’anidride carbonica in atmosfera sta rallentando. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) si è passati dal +2,1% l’anno nel decennio dal 2000 al 2009, al +1,3% nei dieci anni seguenti. Ovviamente non basta, ma dal momento che i costi per la produzione dell’energia con fonti rinnovabili sta calando e visto che le tecnologie solari ci stanno dando circa il 10% dell’energia di cui abbiamo bisogno, abbiamo tutti spazio per migliorare e contribuire allo sforzo globale. In particolare, se è vero che i grandi impianti devono sottostare a norme molto stringenti, i piccoli impianti domestici hanno oggi una fortissima incentivazione attraverso la deduzione fiscale che permette di realizzare impianti anche a costo zero. In definitiva, accelerare verso la decarbonizzazione conviene molto.