La prima risposta alla domanda “quando cambiare la caldaia?” è banalmente “quando si guasta”. La questione merita però di essere affrontata con più attenzione: cambiare una caldaia guasta in un momento di urgenza può portare a soluzioni poco convenienti e che non soddisfano le nostre esigenze energetiche.

Quanto dura una caldaia? Meglio chiedersi per quanto tempo una caldaia funziona in condizioni ottimali

La vita media di una caldaia è di 20 anni, talvolta di più. Non è raro che un apparecchio possa avere una vita più corta e molto dipende da come viene utilizzata. La caldaia è in effetti uno di quegli apparecchi di cui ci si ricorda solo quando non funziona o tuttalpiù una volta all’anno nei momenti delle revisioni e dei controlli dei fumi obbligatori per legge. Eppure una caldaia efficiente non garantisce solo la temperatura giusta in casa, ma permette anche di risparmiare notevolmente riducendo nello stesso tempo le emissioni nocive.

Cambio caldaia in emergenza: valutare le nuove tecnologie

Se una caldaia si rompe durante l’inverno, non c’è tempo per cercare soluzioni complesse: non c’è tempo per valutare tutte le opzioni disponibili sul mercato. Passare a una nuova caldaia a condensazione al posto di una vecchia a tecnologia tradizionale può però bastare per risparmiare fino al 30% sul consumo di gas. La tecnologia a condensazione è inoltre in grado di recuperare buona parte del calore che si disperderebbe attraverso il camino per riscaldare l’acqua sanitaria o quella dei termosifoni.

Sostituire la vecchia caldaia con una pompa di calore ibrida senza modifiche all’impianto termico

Oggi però ci sono soluzioni ancora più avanzate, adottabili anche se ci si trova in una situazione di emergenza. La pompa di calore ibrida VICTRIX HYBRID di Immergas ha delle caratteristiche molto interessanti:

  • è facile da installare;
  • è costituita da una pompa di calore e da un generatore a gas che interviene nei momenti di richiesta di acqua calda sanitaria o per il riscaldamento;
  • può lavorare anche in impianti a termosifone con temperatura di mandata fino a 80 gradi.

Quest’ultima caratteristica rende VICTRIX HYBRID utilissima in caso di sostituzione di caldaie obsolete perché può lavorare anche in impianti a caloriferi. Basta sostituire la vecchia caldaia e le connessioni studiate appositamente per la massima compatibilità che si allacciano rapidamente e senza particolari interventi murari anche in impianti non recenti.

La pompa di calore e il generatore a gas sono collegati in serie fra loro e raggiungono un’efficienza stagionale anche del 35% superiore rispetto a una caldaia normale. VICTRIX HYBRID può inoltre sostituire caldaie allacciate a canne collettive grazie alla possibilità di scaricare a parete.

Fino a fine 2024, ci sono ancora tutti i vantaggi fiscali

Le caldaie a condensazione Immergas in classe A e i sistemi ibridi come VICTRIX HYBRID aiutano a migliorare l’efficienza energetica delle case. Questi impianti possono beneficiare di vantaggi fiscali come: l’IVA al 10% e la detrazione del 65%.

Queste detrazioni per le caldaie a condensazione e per le pompe di calore ibride, sono sicure solo fino alla fine di quest’anno. Probabilmente cambieranno nel 2025. Chi sta pensando di rinnovare il proprio impianto termico, non perda tempo. È meglio informarsi subito e acquista nuovi apparecchi con grandi vantaggi fiscali.

Che fare quando si parte per le ferie?

Nel periodo estivo sono molte le famiglie che trascorrono le vacanze lontano da casa. Le vacanze, che durino una settimana oppure un mese, si accompagnano sempre a qualche piccola preoccupazione. Le piante le affidiamo a un parente o a un vicino fidato, gli animali li portiamo con noi, al giardino pensa l’impianto d’irrigazione programmato e… con il gas? Che fare?

Sicurezza e risparmio sono due motivi per i quali in molti scelgono di spegnere la caldaia prima di andare in vacanza.
Un tempo si poteva temere che in caso di interruzione dell’afflusso di gas, alla ripresa della fornitura, il gas stesso potesse eventualmente diffondersi in casa senza essere bruciato dalla fiamma pilota. Oggi i sistemi di sicurezza dei quali sono dotate le caldaie Immergas e tutti i generatori a gas, sono tali per cui ormai, non è più necessario spegnere del tutto l’impianto.

Con le caldaie moderne non è più necessario

Oggi il sistema di accensione delle caldaie moderne non dipende più dalla fiamma pilota ma da un cosiddetto pilot piezoelettrico; in pratica da una resistenza che si regola elettronicamente aumentando la sicurezza per quanto riguarda la possibilità di fughe di gas.

Per tutti coloro che possiedono ancora una caldaia non recente e che ha ancora la fiamma pilota, i consumi di gas annuali imputabili alla sola fiammella ammontano al massimo a 60/70 metri cubi di metano.

Attenzione alle case in montagna

Per motivi di sicurezza e per evitare consumo inutile è piuttosto il caso di valutare se spegnere e svuotare l’impianto di abitazioni che si trovano in luoghi dove le temperature possono scendere parecchio sotto lo zero. Chi abita o possiede una casa vacanze in alta montagna dovrebbe prestare attenzione per evitare che l’acqua contenuta nei tubi possa ghiacciarsi.

Che fare con l’acqua?

Naturalmente la formazione del ghiaccio, che ha un volume maggiore dell’acqua, esercita un’azione di pressione su condutture e rubinetti e può causare guasti o rotture. Quando poi la temperatura tornasse sopra lo zero, l’acqua tornerebbe libera di uscire dai tubi rotti o da rubinetti forzati allagando l’appartamento, con conseguenze poco piacevoli.

Per limitare incidenti di questo tipo è buona norma chiudere il rubinetto d’ingresso dell’acqua, di solito posizionato appena dopo il contatore, e aprire poi tutti i rubinetti di casa per svuotare l’acqua dai tubi.

In inverno, antigelo o temperatura minima costante?

Per quanto riguarda la sicurezza dell’impianto di riscaldamento spento in periodi gelidi, è necessario contattare l’idraulico per fare inserire il liquido antigelo. Bisogna poi accendere l’impianto e lasciarlo funzionare per alcune ore in modo che il liquido si distribuisca uniformemente nei tubi e negli eventuali termosifoni. Il liquido antigelo consente di avere una sicurezza assoluta anche in caso di interruzione dell’energia elettrica. Un’altra strategia è quella di mantenere in funzione la caldaia ma con il termostato ambiente impostato a una temperatura di 5/6 °C in modo tale da far partire l’impianto di riscaldamento solo in condizioni di forte abbassamento della temperatura con il rischio di gelate.

Caldaie istantanee, con accumulo e le vacanze

Le caldaie istantanee si attivano solo nel momento in cui viene richiesta acqua calda. In pratica non consumano nei momenti di inattività e per questo non c’è motivo di spegnerle quando si va in vacanza.

Discorso diverso vale per le caldaie con accumulo integrato o separato che quando sono attive mantengono invece costante la temperatura dell’acqua calda nel boiler. Se le si spenge per poi riaccenderle dopo qualche giorno ovviamente impiegano molta energia per riportare le temperature al livello prestabilito. È importante quindi valutare la durata del periodo di assenza da casa: per un breve periodo può non essere conveniente spegnere l’impianto, mentre può essere vantaggioso se le vacanze si prolungano per più settimane.

Figure professionali alle quali rivolgersi

Fondamentale comprendere la differenza tra i vari professionisti che operano in questo settore. In questa guida, esploreremo le differenze tra:

Comprendere la differenza tra questi professionisti ti permetterà di fare scelte informate e di assicurarti che il tuo sistema di riscaldamento sia sempre al top delle prestazioni. Ricorda che la manutenzione regolare è la chiave per un sistema termico efficiente e duraturo.

Installatori: più che idraulici, consulenti

Il professionista che installa un impianto di riscaldamento e/o di raffrescamento ha il compito di aiutare il cliente a scegliere in base a una quantità di variabili difficili da valutare. Solo un professionista può infatti calcolare con esattezza che tipo di potenza serve a caldaia, pompa di calore o impianto ibrido per un’abitazione con uno o più bagni, per una famiglia di due sole persone o per una con tre figli giovani, per una casa a un piano, piccola o a più piani e grande.

Non solo, un professionista che conosce la famiglia e la casa può aiutare anche a decidere in ragione delle eventuali evoluzioni future come una divisione in due dell’appartamento o in relazione all’isolamento termico dei muri e perfino secondo la temperatura di arrivo dell’acqua che arriva dall’acquedotto.

Centro assistenza e manutenzione: organizzazione e dotazioni

Il centro di assistenza si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria, garantisce che il sistema funzioni in modo ottimale e risolve eventuali problemi che possono insorgere nel tempo. Tutto ciò, ovviamente deve essere fatto attraverso professionisti competenti e formati: specializzati nella diagnosi, riparazione e manutenzione di diverse tipologie di attrezzature e macchinari inerenti agli impianti termici.

Questi professionisti hanno un ruolo chiave nell’assicurare l’efficienza e l’affidabilità degli impianti, e hanno il compito importantissimo di intervenire prontamente in caso di guasti o problemi. Non solo.

Soprattutto per le nuove tecnologie, sempre più spesso questi professionisti collaborano infatti con gli installatori fin dalla scelta del prodotto più adatto per il cliente fornendo anche supporto per la sua migliore installazione.

I tecnici manutentori eseguono poi la prima accensione dell’apparecchio (caldaia, pompa di calore, sistema ibrido) che consente di assicurare il corretto funzionamento dell’impianto ed attivare la garanzia.

Altra cosa importante in un centro di assistenza è l’organizzazione: la capacità cioè di rispondere con velocità ai clienti a soprattutto di programmare con attenzione le visite di manutenzione ai singoli clienti. Il centro di smistamento delle informazioni è assicurato da un centralino efficiente che riceve le richieste e distribuisce gli incarichi. Tanto per fare un esempio, infatti, solo i tecnici con patentino F-Gas possono lavorare su certi tipi di pompe di calore e climatizzatori.

Proprio per l’importanza della formazione e della conoscenza delle nuove tecnologie, l’italiana Immergas investe molto nel settore attraverso corsi dedicati proprio ai professionisti. In più i Centri di Assistenza autorizzati Immergas sono organizzati per dare risposte tempestive ed efficaci anche 7 giorni su 7 nei periodi di freddo.

Le professionalità tra cui scegliere

Per riassumere è fondamentale saper distinguere. Ci si rivolge a un installatore qualificato per farsi consigliare il miglior sistema per la casa e procedere con un’installazione a regola d’arte. Si richiede il servizio di un centro di assistenza per organizzare al meglio la manutenzione, stabilire controlli periodici obbligatori per legge e assistenza assicurata dalla fabbrica in caso di guasti.

La caldaia di casa non funziona bene? Va in blocco? Niente panico

Nonostante il funzionamento delle caldaie a gas sia abbastanza complesso, non è sempre necessario chiamare il Centro Assistenza Tecnica Autorizzato (CAT) quando qualcosa non funziona perfettamente.

Se la caldaia di casa ha problemi è utile conoscere i problemi più comuni e come controllarli da soli. Questo articolo aiuta appunto a capire come mantenere le prestazioni migliori dell’apparecchio durante l’anno. Se il vostro sistema di riscaldamento ha invece bisogno di interventi complessi o riparazioni, è importante chiamare un tecnico qualificato Immergas anziché tentare di risolvere da soli. È fondamentale per garantire un corretto funzionamento del sistema e la sua sicurezza.

I principali comandi sui cruscotti delle caldaie

In tutte le caldaie esistono cruscotti con selettori o tasti che permettono di accendere e spegnere la caldaia oltreché selezionare la modalità estiva o invernale. La disposizione può variare tra marche e modelli ma è l’estrema intuitività a caratterizzare tutte le icone delle pulsantiere nelle caldaie per uso domestico.

Che fare quando la caldaia va in blocco

Se la caldaia smette di funzionare, potrebbe essere solo un blocco temporaneo. Prima di chiamare il tecnico, controlla se c’è un problema che puoi risolvere da solo. Il blocco funzionale serve a proteggere la caldaia.

La pressione dell’acqua è troppo bassa

Tutte le caldaie presentano un indicatore che mostra la pressione dell’acqua nell’impianto. La pressione deve essere sempre tra 1 e 1,5 bar: una pressione inferiore non consente il funzionamento corretto dell’impianto e una superiore può provocare danni al sistema.

Quando all’inizio della stagione fredda si “sfiatano” i termosifoni per far uscire eventuali bolle d’aria, spesso il sistema perde pressione. Ecco allora che si può agire sul rubinetto che si trova quasi sempre nella parte bassa della caldaia per introdurre altra acqua e ristabilire la pressione. È una operazione semplice ma va svolta con attenzione per non eccedere.

La pressione del gas è bassa o nulla

In questo caso è necessario controllare che l’approvvigionamento di gas metano sia regolare.

Lo scarico dei fumi non funziona a dovere

Un’occlusione dello scarico dei fumi fa scattare il sensore della caldaia che di conseguenza va in blocco. Per questo il controllo periodico dei fumi è importante.

Oltre a queste possibili cause di blocco ne esistono altre legate al bruciatore o alle condizioni dei suoi ugelli che possono essere occlusi se non manutenuti a dovere.

Regolare la temperatura e risparmiare

Oltre alle normali operazioni di manutenzione della caldaia, possiamo risparmiare energia regolando autonomamente le temperature dell’acqua nei termosifoni e nell’acqua calda sanitaria. Non serve l’aiuto un esperto per fare questa regolazione. A seconda del tipo di caldaia, si possono trovare simboli come un rubinetto per l’acqua calda o un termosifone per regolare la temperatura dell’acqua per il riscaldamento.

Regolare la temperatura dell’acqua calda sanitaria è fondamentale: una temperatura troppo alta, oltre i 50°, non serve a molto perché deve poi essere miscelata a quella fredda per essere utilizzata senza scottarsi.

Per quanto riguarda la temperatura dell’acqua dei termosifoni la questione è più complessa. Se si ha un impianto termico ad alta temperatura con termosifoni o ventilconvettori, la temperatura ideale della caldaia dovrebbe essere tra i 55 e i 70°. Per chi possiede un impianto con riscaldamento a pavimento, si può procedere regolando la temperatura attorno ai 35°. A questa regolazione di temperatura possiamo risparmiare parecchia energia, scongiurando contemporaneamente il rischio di rovinare i pavimenti, soprattutto i parquet in legno.

Ci sono poi altri piccoli inconvenienti che possono incorrere ai nostri termosifoni e non solo durante il cambio di stagione. Per questo la loro manutenzione è molto importante. Immergas ha dedicato ad essi una serie di video, assieme a una serie di utili consigli nella pagina dedicata all’assistenza.

Interventi e servizi professionali

Gli interventi che possiamo fare in autonomia come possessori di caldaie e di altri apparecchi dell’impianto termico sono limitati. Per questo è importante poter contare su un servizio di assistenza puntuale e rigoroso ma, prima ancora, su una installazione a regola d’arte. Immergas si preoccupa con particolare attenzione proprio di queste due fasi nella consapevolezza che precisione e puntualità sono fondamentali.

Installazione a regola d’arte fino alla messa in opera

Installatore e manutentore (CAT) sono due figure professionali fondamentali e distinte che operano in sinergia per assicurare le migliori soluzioni a tutti i clienti.

L’installatore installa l’apparecchio e il manutentore fa una verifica gratuita iniziale per attivare la garanzia biennale della caldaia.

Grazie al programma di manutenzione Formula Comfort, la garanzia Immergas può durare fino a 10 anni con attivazione gratuita e grandi vantaggi come gli interventi entro 24 ore (anche nei weekend invernali), i pezzi di ricambio originali, la chiamata gratuita, la manodopera inclusa.

Attraverso i CAT affiliati Immergas si occupa di tutte le verifiche necessarie a garantire le migliori performance energetiche. Un’importante sicurezza in più.

Per garantire comfort termico e risparmio energetico in casa, è importante scegliere con attenzione il sistema di riscaldamento giusto perché sia efficiente, performante e adatto alle dimensioni dell’abitazione, capace cioè di soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria e di riscaldamento degli ambienti senza problemi. Tra le soluzioni più convenienti si distinguono senz’altro le caldaie a condensazione che si chiamano così perché recuperano – proprio con la condensazione – il calore latente dei fumi di combustione, non sprecano energia e riducono le emissioni nocive.

I vantaggi di un “boiler” INOX ben fatto

Per ottimizzare il funzionamento delle caldaie a condensazione è vantaggioso l’abbinamento con un accumulo di acqua calda sanitaria perché permette da una parte la giusta quantità di acqua calda anche con più docce nello stesso tempo e dall’altra di evitare le accensioni e gli spegnimenti frequenti del generatore che ne diminuiscono l’efficienza e la durata.

L’accumulo di acqua calda sanitaria consiste in un serbatoio in acciaio inox che contiene l’acqua riscaldata dalla caldaia e la mantiene a una temperatura costante, grazie a un sistema di isolamento termico. Immergas è dotata di un reparto di produzione dei cosiddetti “boiler” molto efficiente che punta sulla qualità della materia prima, sull’uso del migliore acciaio inox e sulla produzione accurata, per garantire più durata ed efficienza.

Caldaia e accumulo insieme

La caldaia a condensazione VICTRIX ZEUS SUPERIOR è dotata ad esempio di un accumulo integrato di 54 litri che non ingombra, offre una buona autonomia, assicura migliori prestazioni e un deciso risparmio energetico. VICTRIX ZEUS SUPERIOR è in classe ecologica 6, la migliore, e può essere collegata a impianti solari termici che riscaldano l’acqua con l’energia gratuita del sole. Si tratta quindi di un apparecchio di qualità con ottime prestazioni nel riscaldamento, capace di assicurare comfort e benessere agli utenti, con consumi e i costi energetici ridotti, e un minore impatto ambientale.

In cosa consiste l’efficientamento energetico

Se si ha un impianto a caldaia è importante innanzitutto valutare la tecnologia della caldaia stessa. Basta pensare che le caldaie a condensazione di oggi possono risparmiare fino al 30% di gas rispetto alle tradizionali. Le caldaie a condensazione sfruttano infatti il calore latente dei fumi di combustione, recuperando energia e riducendo le dispersioni: in questo modo garantiscono un rendimento più alto abbassando l’impatto ambientale. Se invece si ha già una caldaia a condensazione (purché predisposta di serie per l’abbinamento a un bollitore), si può valutare l’opportunità di aggiungere un accumulo di acqua calda sanitaria – comunemente detto boiler – per avere più comfort con tanta acqua calda sempre disponibile e soprattutto per evitare quelle accensioni e gli spegnimenti frequenti della caldaia che ne diminuiscono efficienza e durata.

Hydrogen Ready: la soluzione per domani

Un’attenzione particolare va posta oggi alle caldaie a condensazione più evolute caratterizzate dalla scritta Hydrogen Ready 20%. Questa indicazione significa che i generatori possono funzionare con miscele di metano e idrogeno fino al 20%. Chi acquista caldaie Hydrogen Ready è in pratica già pronto per eventuali evoluzioni che potrebbero assicurarci un futuro energetico più pulito ed efficiente. Tanto per fare un esempio, l’italiana Immergas presenta ormai una gamma in buona parte compatibile con le miscele di questo tipo.

Più rinnovabili, meno fonti di energia fossili

Una soluzione utilissima per sfruttare l’energia del sole è il solare termico: una tecnologia matura che raccoglie il calore del sole per produrre acqua calda sanitaria e integrare così l’impianto di riscaldamento con grande vantaggio economico. Un impianto solare termico permette infatti di abbattere i consumi di combustibili fossili e di conseguenza anche le emissioni di gas serra. Può essere collegato caldaie a condensazione o pompe di calore aumentando di molto l’efficienza di tutto l’impianto soprattutto nei mesi caldi.

Pompe di calore e fotovoltaico

Le ormai diffusissime pompe di calore sfruttano l’energia termica presente naturalmente nell’aria per riscaldare o raffreddare gli ambienti e l’acqua sanitaria. Si tratta di una tecnologia ecologica ed economicamente vantaggiosa che può ottenere fino a 4 kW di potenza termica con un solo kW di elettricità: in questo modo ovviamente si rende più efficiente l’impianto. Una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione permette di formare un impianto molto versatile, capace di consumare il gas solo quando le condizioni climatiche sono davvero rigide.

Per aumentare ulteriormente l’efficienza e l’autosufficienza energetica, è consigliabile abbinare alla pompa di calore un impianto fotovoltaico che produce elettricità gratuitamente sfruttando l’energia del sole. Per usare l’energia elettrica anche quando il sole non c’è, ci si può dotare di batterie di accumulo capaci di immagazzinare l’energia elettrica autoprodotta ma non consumata di giorno per restituirla quando serve di più anche, ad esempio, per la ricarica dell’auto elettrica.

Le soluzioni per installare impianti evoluti o efficientare quello che già disponiamo sono quindi diverse e tutte ci permettono di ridurre gli sprechi o addirittura di renderci più indipendenti energeticamente. Le soluzioni green per rendere più confortevoli le nostre abitazioni possono aiutarci a risparmiare, ad aumentare il valore dell’immobile e contribuire infine alla tutela dell’ambiente.

Le nuove caldaie a condensazione Hydrogen Ready 20% rappresentano una significativa evoluzione nella gestione dell’energia domestica e possono essere una soluzione interessante per prepararsi a un futuro meno dipendente dal metano. In tutti i paesi europei cresce infatti la consapevolezza di quanto sia importante ridurre i costi energetici e emissioni inquinanti per preservare l’ambiente, e della necessità di garantire l’indipendenza energetica per ridurre la vulnerabilità rispetto alle fluttuazioni dei mercati e alle eventuali crisi. L’Italia in particolare è una nazione che affronta sfide molto impegnative a causa della limitata disponibilità di combustibile e metano oltre all’apporto ancora non sufficiente di impianti per lo sfruttamento delle rinnovabili.

L’Idrogeno come combustibile più pulito

Tra le alternative ai combustibili tradizionali, l’uso dell’idrogeno emerge come una soluzione promettente. Inoltre la combustione dell’idrogeno può rilasciare in atmosfera solo vapore acqueo e quantità minime di ossidi di azoto: un grande vantaggio dal punto di vista ecologico. In più le infrastrutture esistenti come la rete di trasporto e distribuzione del metano in Italia, possono già trasportare miscele di metano e idrogeno al 20% in volume aprendo la strada a un futuro energetico più avanzato.

Le caldaie Hydrogen Ready 20%, già pronte per domani

Un elemento chiave per sfruttare il potenziale dell’idrogeno come combustibile è l’adozione di caldaie Hydrogen Ready. Immergas ha compiuto un passo deciso in questa direzione dal momento che buona parte delle caldaie a condensazione che portano il marchio sono già “Hydrogen Ready 20%”, possono cioè funzionare in modo sicuro ed efficiente con miscele di idrogeno fino al 20%. Questa scelta innovativa offre importanti vantaggi ai consumatori e all’ambiente.

Due vantaggi per i consumatori

I consumatori che scelgono una caldaia Immergas Hydrogen Ready 20% hanno subito due vantaggi. In primo luogo, investono con tranquillità in un apparecchio che può avere una vita di 20 anni e più con una tecnologia pronta ad affrontare ogni futura evoluzione del settore senza sostituire il generatore. In secondo luogo, chi acquista queste caldaie è certo di avere in casa una caldaia tecnologicamente evoluta, in linea con le soluzioni più avanzate per una gestione dell’energia intelligente e sostenibile.

Il futuro dell’idrogeno e delle caldaie Hydrogen Ready 20%

Il futuro dell’idrogeno come combustibile sembra quindi promettente anche se è tuttora necessario affrontare sfide importanti a partire dalla produzione dell’idrogeno con le energie rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale. D’altra parte però gli investimenti nel settore e l’adozione diffusa di caldaie Hydrogen Ready possono accelerare la transizione verso un futuro energetico più pulito ed efficiente, in Italia ed Europa. La possibilità di utilizzare miscele di idrogeno e metano può infatti aiutare a ridurre le emissioni nocive, migliorando l’indipendenza energetica.

Unire in una stessa batteria diverse caldaie e scegliere i modelli in base alla potenza che si vuole raggiungere, permette di realizzare impianti termici su misura per le necessità di interi edifici: condomini, negozi, uffici, palestre… Così si possono collocare in uno stesso ambiente tutti i generatori risparmiando spazio, sfruttare la versatilità, controllare consumi ed emissioni.

I vantaggi di un impianto centralizzato

Centralizzare l’impianto termico in un edificio destinato ad appartamenti, negozi, uffici e anche palestre, può avere diversi vantaggi.

Per cominciare, la versatilità e l’adattabilità del sistema possono abbassare consumi e impatto ambientale soprattutto quando sono abbinati ad impianti e apparecchi che sfruttano le energie rinnovabili. Le caldaie più avanzate sono infatti già predisposte per la connessione a pompe di calore, solare termico e fotovoltaico in modo che sia più semplice per i costruttori raggiungere la percentuale di energia rinnovabile obbligatoria per legge nei nuovi edifici. La classe energetica della costruzione e il suo valore commerciale possono di conseguenza crescere positivamente.

Per finire, l’impianto centralizzato si colloca in un unico ambiente risparmiando spazio da dedicare agli appartamenti, inoltre nello stesso locale si riuniscono tutti i componenti come la pompa di circolazione e parte delle tubazioni. Con una centrale unica, in secondo luogo, si controllano meglio i consumi quando varia molto il numero di utilizzatori durante il giorno o di stagione in stagione.

Per tutti questi motivi si applicano alle caldaie condominiali le detrazioni fiscali del 50% riservate alla climatizzazione invernale (Ecobonus) per gli apparecchi a condensazione che siano almeno in classe A.

Controllo e ripartizione dei consumi

Dal momento che in un condominio ogni famiglia ha abitudini diverse anche nell’uso del riscaldamento, in caso di impianto centralizzato è molto importante che ciascuno paghi soltanto ciò che consuma realmente.

Esistono oggi sistemi di contabilizzazione e raccolta dati che assicurano una divisione precisa dei consumi con un ulteriore vantaggio: i dati possono arrivare direttamente all’Amministratore di condominio che gestisce più facilmente sia gli aspetti amministrativi si quelli legati alla manutenzione. In questo modo ogni utente può scegliere le temperature e gli orari più adatti alle proprie abitudini senza rischiare di spendere di più.

VICTRIX PRO V2: gamma nuova e Hydrogen Ready

Proprio per dare a ogni condominio una soluzione su misura e flessibile nel tempo, Immergas propone le nuove caldaie VICTRIX PRO V2: innanzitutto si tratta di una gamma che ha ben 6 modelli diversi per potenza, studiati per essere riuniti in una batteria anche di 5 generatori in modo da risparmiare spazio.

Questo significa che combinando i modelli da 35, 55, 80, 100, 120 e 150 kW, si può formare una centrale termica di alta potenza che arriva perfino a 750 kW e si trova sempre il giusto dimensionamento per ogni necessità.

Tutte le VICTRIX PRO V2 hanno oggi la certificazione Hydrogen Ready e sono pronte per funzionare con metano, GPL o con miscele fino al 20% di idrogeno: questo tipo di combustibile potrà essere utilizzato in un prossimo futuro per ridurre consumi ed emissioni nocive. A proposito di risparmio è importante segnalare che le migliori caldaie come queste arrivano alla classificazione energetica A+ quando sono abbinate a termoregolatori evoluti.

Si chiamano “ibride” le tecnologie che uniscono le soluzioni tradizionali con altre più avanzate: il loro scopo è sfruttare il più possibile le energie rinnovabili, ridurre le emissioni nocive e controllare il costo delle bollette. In questo settore Immergas sta investendo da anni e lavora con impegno per realizzare pompe di calore ibride che uniscono tutti i vantaggi di due diverse tecnologie. Da oggi, in più, la gamma VICTRIX HYBRID è completamente Hydrogen Ready 20%. Qui un breve excursus per capire che cosa sono, come funzionano e quando si possono installare le pompe di calore ibride.

Ibrido: tecnologia classica e innovativa, insieme

Un sistema ibrido unisce appunto una caldaia a condensazione e una pompa di calore con lo scopo di ottenere il meglio da entrambe le soluzioni. In pratica il generatore a pompa di calore lavora la maggior parte del tempo per sfruttare di più l’energia rinnovabile, la caldaia a condensazione interviene invece solo quando le condizioni climatiche sono particolarmente rigide o se si richiede molta acqua calda per usare ad esempio più servizi in contemporanea. Come si può intuire, molta dell’efficienza della pompa di calore ibrida dipende dall’equilibrio dei due generatori e dal sistema di controllo che sceglie – di momento in momento – qual è la soluzione più conveniente. Quando tutto funziona al meglio si riesce a risparmiare fino al 40% di gas! Un grande vantaggio per la bolletta ma anche per l’ambiente.

Condensazione e pompa di calore, tutto per risparmiare

Tutti sappiamo come funziona una normale caldaia, ma le moderne caldaie a condensazione hanno un grande vantaggio in più: grazie appunto alla condensazione la caldaia può infatti recuperare gran parte del calore contenuto nei vapori caldi che altrimenti si disperderebbero inutilmente in atmosfera. I vapori caldi passano appunto attraverso uno scambiatore che raccoglie l’energia termica e riscalda l’acqua della caldaia risparmiando fino al 30% dell’energia.

Anche la pompa di calore permette di risparmiare molto perché sfrutta l’energia contenuta naturalmente nell’aria: il calore dell’aria è ovviamente gratis e viene trasferito all’interno della abitazione con un processo che richiede meno energia di quanta ne fornisce. Per avere un dato chiaro basta pensare che con un solo kW di elettricità utilizzato per far funzionare la pompa si ottengono fino a 4 kW di energia termica da impiegare nel riscaldamento.

Pompa di calore con impianto a termosifoni: con VICTRIX HYBRID si può

In tutte le nuove costruzioni si usano sistemi di riscaldamento a bassa temperatura. I riscaldamenti a pavimento o con ventilconvettori richiedono infatti una temperatura massima di 30-50 gradi e – con questo calore – forniscono una perfetta climatizzazione invernale. Nei classici impianti a termosifoni di tante nostre case la temperatura massima deve invece arrivare a 70 gradi. Non tutte le pompe di calore possono raggiungere questa temperatura ma Immergas in particolare fornisce pompe di calore ibride come la VICTRIX HYBRID 32 che non solo lavora ad alta temperatura grazie alla caldaia Hydrogen Ready 20% e fornisce tanta acqua calda ma in più è compatta ed è dotata di connessioni realizzate apposta per sostituire facilmente le caldaie obsolete con accumulo sanitario. Ecco perché oggi si può fare, con grandi vantaggi e senza interventi complessi, un grande salto tecnologico nel momento in cui una vecchia caldaia sta per finire il suo servizio: è questo il momento giusto per scegliere di risparmiare e di ridurre le emissioni nocive a vantaggio dell’ambiente.

Bollino, pulizia della caldaia e prova fumi

Bollino, pulizia della caldaia, prova fumi sono termini, non del tutto precisi, che si riferiscono alle verifiche di efficienza energetica e alla manutenzione periodica degli apparecchi. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza sugli obblighi e sui vantaggi che questi controlli offrono in termini di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.

Il  collaudo della caldaia e la dichiarazione di conformità

Ogni volta che viene installata una nuova caldaia a metano o gpl – anche in caso della sostituzione di una vecchia – serve prima di tutto l’intervento di un “installatore”: tecnicamente si tratta di un’impresa abilitata secondo la normativa relativa al Decreto Ministeriale 37/08. Superato il collaudo funzionale dell’apparecchio e dell’impianto con tutte le verifiche di sicurezza e di efficienza energetica, la stessa impresa abilitata rilascia la Dichiarazione di Conformità dell’impianto con gli allegati obbligatori. Questo intervento è importante non solo per assicurarsi che l’apparecchio consumi il meno possibile ma che tutto sia stato fatto a regola d’arte: così si evitano problemi, guasti ed emissioni inquinanti fuori norma. Alla fine dell’operazione, il tecnico appone il cosiddetto bollino sulla documentazione rilasciata e che resta valido per un periodo variabile da Regione a Regione o Provincia Autonoma.

Apparecchi e combustibili diversi, periodicità diverse

Le periodicità dei controlli di efficienza energetica degli impianti termici di climatizzazione sia invernale sia estiva dipendono dal tipo di apparecchi installati e dai combustibili utilizzati. Tutto è regolamentato a livello Nazionale dal D.P.R. 74/2013 ma è bene ricordare che Regioni e Province Autonome possono modificare e integrare le norme in senso più restrittivo riguardo al risparmio energetico. Per fare alcuni esempi in Emilia Romagna bisogna rispettare le disposizioni del CRITER, in Lombardia quelle del CURIT, in Veneto c’è invece il CIRCE, in Liguria il CAITEL, in Piemonte il CIT e così via. Ogni catasto ha le proprie regole e anche per questo è importante fare sempre riferimento a un Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.

Controlli di manutenzione e dell’efficienza energetica: le differenze

La normativa Italiana prevede due tipi di interventi differenti sugli impianti termici: il primo si chiama “Controllo e manutenzione degli impianti termici”, è relativo all’articolo 7 del D.P.R. 74/13 e prevede operazioni che devono essere conformi a prescrizioni e periodicità delle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione indicate dall’impresa installatrice.

Il secondo, normalmente detto “prova fumi”, è chiamato correttamente “Controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici”, si riferisce all’articolo 8 dello stesso D.P.R., interessa l’analisi della combustione  e la verifica del rendimento.

In entrambi i casi lo scopo è la ricerca dell’efficienza energetica ottimale dell’impianto sia nel funzionamento invernale sia in quello estivo per ottenere risparmi energetici ed economici e ridurre le emissioni inquinanti a tutto vantaggio dell’ambiente.

L’importanza del contratto di manutenzione

Per essere sicuri che tutti questi controlli vengano effettuati in maniera corretta è importante riferirsi a un Centro Assistenza Autorizzato (CAT) dall’azienda produttrice e possibilmente stipulare con esso un contratto di manutenzione: in questo modo ci si garantisce il controllo periodico, il rispetto delle corrette procedure di intervento e si assicura più durata ed efficienza agli apparecchi. Per questa ragione alcune case danno vantaggi importanti a chi decide per la stipula del contratto. Immergas, ad esempio, offre un’estensione di garanzia molto completa che arriva a 10 anni con attivazione gratuita e poi ancora fino a 15: un vantaggio non trascurabile perché permette di essere tranquilli evitando costi imprevisti, assicura interventi rapidi e pezzi di ricambio sempre originali.

Che cosa si rischia se si evitano i controlli di manutenzione e di efficienza energetica?

Proprio per l’importanza dell’argomento in relazione alla sicurezza delle persone e dell’ambiente, in caso di mancata manutenzione o di controllo delle emissioni sono previste multe che variano da Regione a Regione. Un’ultima nota riguarda invece le responsabilità in caso di affitto: quando una caldaia deve essere sostituita si tratta di manutenzione straordinaria e le spese sono a carico del proprietario; la manutenzione  è invece in carico all’inquilino che, se inadempiente, rischia appunto le multe indicate sopra.