- Azienda
- Prodotti
Prodotti- Sistemi ibridi
- Sistemi ibridi
- Sistemi ibridi compatti
- Centralizzati
- Termoregolazione
- Pompe di calore
- Pompe di calore
- Tutta la gamma
- Scaldacqua
- Centralizzati
- Termoregolazione
- Climatizzatori
- Ventilconvettori
- Ventilconvettori
- Tutta la gamma
- Termoregolazione
- Fotovoltaico
- Solare termico
- Caldaie
- Bollitori
- Accessori
- Accessori
- Tutta la gamma
- Termoregolazione
- Fumisteria
- Optional
- Le nostre soluzioni
- Prodotti
Le prime sperimentazioni per famiglie che abitano in gruppi ristretti di abitazioni stanno già partendo, per questo usare l’idrogeno per riscaldare casa non è affatto una prospettiva lontana, anzi. Ovviamente per avviare questa nuova evoluzione servono adeguamenti tecnologici sia nella distribuzione del gas, sia nelle tecnologiche delle caldaie: noi di Immergas da parte nostra abbiamo già pronti gli apparecchi certificati “Hydrogen Ready”. Si tratta di caldaie a condensazione capaci di lavorare con gas di diverso tipo: metano, GPL, aria propanata e, appunto, con una miscela che contiene fino al 20% di idrogeno.
Idrogeno, un 20% molto importante
Perché basta il 20% per fare delle caldaie Hydrogen Ready una soluzione interessante per il nostro prossimo futuro? Il merito è tutto dell’idrogeno allo stato gassoso. Tanto per cominciare è uno degli elementi più diffusi in natura: basta pensare a quanta acqua c’è sul nostro pianeta formata appunto da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. In secondo luogo l’idrogeno ha un potere calorifico doppio rispetto a quello del metano: in pratica ne basta meno per scaldare di più. Non ultimo bisogna considerare che con l’idrogeno si può produrre energia senza emettere inquinanti e neppure l’anidride carbonica, il gas responsabile di gran parte dell’effetto serra che oggi favorisce in maniera così preoccupante il riscaldamento climatico.
Le nostre caldaie e l’Università di Pisa
Le caldaie delle due serie Victrix Superior e Victrix Tera V2 di Immergas oggi in commercio sono certificate Hydrogen Ready. Questo significa che il sistema di combustione si adatta automaticamente alla miscela che arriva e regola di conseguenza i parametri necessari per abbassare al minimo il consumo e le emissioni nocive, di momento in momento. Questo ottimo risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione col dipartimento di ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e con il centro di innovazione MISTER Smart Innovation. Un passo in avanti importante sulla via della decarbonizzazione.
VICTRIX SUPERIOR e VICTRIX TERA V2
Le due serie di caldaie a condensazione Hydrogen Ready di Immergas entrano entrambe in categoria A per l’efficienza energetica che sale ad A+ se abbinate a un termoregolatore evoluto. Hanno anche un’ottima efficienza stagionale per l’ampio campo di modulazione, si possono abbinare anche a pannelli solari e sono di dimensioni compatte. In particolare, le VICTRIX SUPERIOR sono caldaie che danno notevoli quantità d’acqua calda per uso sanitario e di riscaldamento, sono adatte anche ad abitazioni grandi quando si accompagnano a bollitori di varie dimensioni (VICTRIX SUPERIOR 35 Plus). Le VICTRIX TERA V2 sono efficienti, semplici nella gestione e facili da installare, ma hanno tutto quel che serve, compresa l’applicazione Dominus (optional) per la regolazione a distanza come gli apparecchi più grandi.
Da caldaia a caldaia, con in più la condensazione
Spesso le caldaie più vecchie non sono dotate della tecnologia, oggi praticamente obbligatoria, della condensazione: un processo semplice ed efficace che non tutti ancora conoscono. Mentre dalla canna fumaria di una caldaia a tecnologia tradizionale escono fumi caldi, da una caldaia a condensazione escono invece fumi tiepidi o addirittura freddi. In pratica, grazie a uno scambiatore, il caldo che si disperderebbe inutilmente nell’aria viene recuperato attraverso il processo di condensazione ed è usato per riscaldare l’acqua calda sanitaria e quella dei termosifoni. Basta questo passaggio tecnologico per risparmiare fino a un terzo del gas con un effetto immediato sulla bolletta: dal giorno dopo la sostituzione i consumi sono subito decisamente più bassi.
Guardare avanti con l’Hydrogen Ready
Ancora non se ne parla tanto ma diverse aziende considerano l’idrogeno come un combustibile interessante perché allo stato gassoso può essere aggiunto in varie miscele ottenendo risultati molto incoraggianti. Per cominciare, quando si brucia l’idrogeno si ottiene un potere calorico più elevato rispetto alla combustione del gas, quindi ne serve meno per ottenere gli stessi risultati nel riscaldamento. In secondo luogo – molto importante oggi per la salute dell’ambiente – l’idrogeno non produce gas serra. Per questi ottimi motivi, scegliere una caldaia Hydrogen Ready come la VICTRIX SUPERIOR di Immergas può essere non solo conveniente subito grazie alla tecnologia a condensazione, ma anche lungimirante per sviluppi futuri.
Sistemi ibridi, un passo in avanti nel risparmio
Una tecnologia sempre più utilizzata per climatizzare casa senza bruciare metano è la pompa di calore. La soluzione tecnica è molto efficace perché sfrutta l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per trasformarla in freddo o in caldo secondo le stagioni. Il processo è efficiente perché richiede solo 1 kW di potenza elettrica per restituirne circa 4 in energia termica. Questa brillante soluzione ha qualche limite nelle zone con climi invernali particolarmente rigidi, in montagna e in situazioni in cui l’acqua che arriva nei tubi è molto fredda. Per questo motivo, Immergas in particolare propone le cosiddette soluzioni ibride come la MAGIS COMBO: un apparecchio capace di riscaldare casa anche in presenza di impianto a termosifoni, utilissimo proprio quando si sostituisce una caldaia obsoleta in una abitazione che non possiede ad esempio il riscaldamento a pavimento. In un ibrido, la pompa di calore è abbinata a un generatore a gas che entra in funzione solo quando le condizioni lo richiedono. Un gestore di sistema elettronico valuta di momento in momento la fonte di energia più conveniente utilizzando il gas solo in caso di molto freddo o quando si fanno più docce nello stesso tempo in più bagni.
Fotovoltaico, solare termico e vantaggi fiscali
Ogni pompa di calore ha bisogno di elettricità per funzionare. E se anche questa energia fosse gratuita? Nel momento in cui si pensa a installare una pompa di calore in sostituzione di una vecchia caldaia, è una buona idea considerare l’opportunità di sistemare sul tetto pannelli fotovoltaici e solari termici. I primi producono appunto energia elettrica gratuita che può essere usata per tante funzioni in casa soprattutto se si prevedono batterie di accumulo. Con i pannelli solari termici si può invece raccogliere il calore del sole e dare un sostanzioso contributo a qualsiasi apparecchio per il riscaldamento. Un altro aiuto molto importante per l’economia della ristrutturazione dell’impianto termoidraulico viene dalle agevolazioni fiscali. L’acquisto e l’installazione di pompe di calore, ibridi, pannelli fotovoltaici e solari termici sono favoriti dagli incentivi: Ecobonus, Bonus Casa e Conto Termico 2.0. Questi contributi statali, permettono di risparmiare il 50 o il 65% di spesa attraverso le detrazioni fiscali. In questo modo la sostituzione di una vecchia caldaia ha certamente un peso economico molto inferiore.
A chi serve un accumulo di acqua calda?
In genere chi ha una caldaia istantanea non ha bisogno di boiler. Le istantanee forniscono infatti acqua calda all’apertura del rubinetto senza sfruttare un accumulo: basta attendere il breve tempo di svuotamento dei tubi e l’acqua calda arriva ai rubinetti. La nostra VICTRIX TT da 28 kW, ad esempio, è profonda solo 28 cm, si sistema in ogni angolo della casa, è perfetta per appartamenti medio-piccoli con uno o due bagni ed è una soluzione ottima per piccoli nuclei familiari.
Quando però le dimensioni dell’appartamento aumentano, i bagni sono due o più, le richieste di acqua calda per la doccia si moltiplicano, allora è fondamentale avere un boiler per mantenere il comfort di casa. L’accumulo permettere infatti alla caldaia di lavorare senza continue accensioni e spegnimenti, che richiedono un maggiore consumo di gas. Le caldaie a basamento HERCULES CONDENSING, ad esempio, con il loro boiler integrato da 120 Litri garantiscono elevate quantità di acqua calda anche in presenza di vasche idromassaggio e offrono ottime prestazioni con diversi tipi di impianti anche a zone.
Alta e bassa temperatura, e impianti misti
Come molti sanno, esistono infatti due tipi di impianti: quelli ad alta temperatura (di solito si riconoscono per l’uso di termosifoni) e quelli a bassa temperatura con, per esempio, il riscaldamento a pavimento. Ci sono casi in cui questi due tipi di impianti si uniscono in una soluzione cosiddetta “mista”. I modelli HERCULES CONDENSING permettono sempre il corretto controllo delle temperature nelle varie zone della casa, governano perfettamente le temperature di mandata e ottengono così il miglior impiego dell’energia riducendo al minimo i consumi.
Gli accumuli Immergas
Noi di Immergas ci impegniamo da sempre per produrre una gamma molto ampia di accumuli che vanno da 25 a 500 litri in ottimo acciaio inox perché conosciamo bene la loro importanza. Li facciamo in modo che durino a lungo, e molti di essi sono predisposti per la connessione ai pannelli solari termici così da aiutarvi a concepire impianti che sfruttino sempre meglio le energie rinnovabili. Proprio questa varietà di gamma permette a chi sceglie Immergas di adattarsi a ogni situazione, anche in caso di impianti grandi e complessi.
Diminuire i consumi, sostituire la caldaia, sfruttare gli incentivi
Parlare di risparmio oggi è importantissimo per tutti soprattutto nella climatizzazione di casa, ma i modi di risparmiare sono tanti.
Il primo risparmio sta nel diminuire i consumi del nostro impianto: in pratica bisogna evitare di superare i 19 gradi in casa in inverno e limitare il livello di raffrescamento in estate. Con cronotermostati, controlli della temperatura e nuove tecnologie possiamo avere ottimi risultati senza perdere comfort in casa.
Un secondo modo di risparmiare viene dalla sostituzione di una vecchia caldaia con una a condensazione. In questo caso la diminuzione dei consumi è netta: si arriva a bruciare fino al 30% in meno di gas con impianti a bassa temperatura.
Un altro risparmio molto importante può venire dall’uso di impianti solari termici o fotovoltaici che trasformano l’energia gratuita del sole in acqua calda o energia elettrica.
L’ultimo risparmio – molto consistente – viene dagli incentivi statali. Chi punta a una evoluzione dell’impianto termico è premiato dalla normativa attraverso la possibilità di detrarre dalle tasse il 50% (Bonus casa) o addirittura il 65% (Ecobonus) delle spese effettuate per l’acquisto e anche l’installazione di apparecchi per la climatizzazione domestica.
Rateizzazione. Anche questo è un grosso risparmio
È interessante notare che l’acquisto a rate di apparecchi evoluti per rinnovare l’impianto di casa permette a tutti gli effetti un risparmio ulteriore. Se una vecchia caldaia consuma troppo, acquistare una soluzione avanzata consente di abbassare subito il prezzo delle bollette mentre il pagamento si dilaziona nel tempo. Per fare un esempio, gli installatori convenzionati grazie all’accordo tra IMMERGAS e Deutsche Bank Easy possono proporre una rateizzazione fino a 60 rate. In pratica, si inizia a risparmiare immediatamente mentre il pagamento è dilazionato fino a 5 anni!
Nuove tecnologie per riscaldare e raffrescare, le pompe di calore
In fatto di risparmio, è fondamentale il passaggio alle tecnologie che sfruttano le energie alternative, rinnovabili e gratuite. Gli apparecchi più efficienti in questo senso sono le pompe di calore: sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per riscaldare in inverno e in più permettono di raffrescare in estate.
Le pompe di calore funzionano con l’elettricità ma il vantaggio energetico è notevole: un watt di energia elettrica speso per azionare la pompa di calore, rende infatti circa 4 watt in energia termica. In più, dato che molte pompe di calore funzionano anche per produrre aria fresca, il risparmio è anche nel momento della costruzione dell’impianto: con una sola installazione si hanno due diversi e comodissimi risultati.
Tecnologia a condensazione e soluzioni ibride
Del vantaggio di sostituire una caldaia vecchia con una a condensazione abbiamo detto: i consumi si possono abbassare di un terzo. Quello che è meno conosciuto è che i generatori a condensazione fanno parte di quelle che vengono definite “pompe di calore ibride”. Si tratta di apparecchi che uniscono i vantaggi della pompa di calore con le certezze di una caldaia.
A volte si tratta di sistemi che possono perfino lavorare con impianti a termosifoni come nel caso della Magis Combo o Victrix Hybrid sempre di Immergas. Nei luoghi dove gli inverni sono particolarmente rigidi o in abitazioni che hanno più bagni e magari anche l’idromassaggio, avere una scorta di potenza in più per scaldare l’acqua calda sanitaria o l’acqua dei termosifoni è importante. Il cuore delle soluzioni ibride è una elettronica di gestione che sceglie automaticamente, in ogni istante, quando è il momento di azionare il generatore a gas per limitare sia i consumi sia le emissioni nocive. In questo modo il vostro impianto è pronto ad affrontare le condizioni climatiche più impegnative sfruttando al meglio le rinnovabili.
Un risparmio per l’ambiente: meno inquinamento
Quando si parla di risparmio ci si concentra soprattutto sulle questioni economiche, ma se si guarda al tema nel suo complesso sappiamo benissimo che la qualità della nostra vita dipende e dipenderà sempre più da quanto riusciremo a limitare le emissioni nocive. In questo senso bisogna sapere che ogni combustione produce da un lato gas serra come l’anidride carbonica, dall’altro ossidi di azoto inquinanti. Non è quindi per nulla secondario considerare le energie rinnovabili come un grandissimo risparmio in fatto di inquinamento. Rinnovando quindi l’impianto di casa diamo un nostro personale e importante contributo alla riduzione delle emissioni nocive: una questione veramente centrale per la nostra salute e il nostro futuro.
Perché rinnovare è meglio di riparare
Una vecchia caldaia può funzionare in modo soddisfacente anche più di vent’anni. Il che ovviamente ci permette di dimenticarcene completamente almeno fino a quando arriva il momento della manutenzione obbligatoria per legge. Oggi che i consumi pesano di più sulla bolletta, è però il caso di fare alcune considerazioni, prima che il nostro vecchio e resistente generatore si fermi.
Sono molti i punti da valutare insieme:
– alcuni componenti dopo tanti anni di funzionamento possono usurarsi e questo li espone al rischio di rottura;
– l’efficienza di un generatore nuovo e di recente progettazione è estremamente superiore rispetto alle caldaie tradizionali e i consumi di gas sono di conseguenza molto inferiori;
– in un nuovo generatore sono molto più basse anche le emissioni nocive;
– in caso di ristrutturazione rilevante è necessario un adeguamento alle tecnologie più avanzate;
– le nuove costruzioni devono prevedere una percentuale elevata di energia prodotta da fonti rinnovabili;
– i nuovi generatori contribuiscono all’innalzamento della classe energetica dell’abitazione con conseguente crescita del suo valore di mercato;
– proprio per i vantaggi in fatto di consumi ed ecocompatibilità, i costi di rifacimento sono deducibili fiscalmente in percentuali molto elevate;
– non ultimo, bisogna considerare che i nuovi generatori hanno spesso estensioni di garanzia molto ampie (Immergas la propone fino a 15 anni) che comprendono manutenzioni accurate.
Che tipo di generatore scegliere
Le possibilità di rinnovamento dell’impianto termico sono tante: si va dalla semplice sostituzione della vecchia caldaia, all’introduzione di nuove tecnologie come i pannelli fotovoltaici che permettono di ridurre notevolmente il consumo di gas. D’altra parte si possono conservare i vecchi termosifoni anche se si sceglie il generatore ibrido oppure si può passare a ventilconvettori o al riscaldamento a pavimento. Tutte queste soluzioni hanno decisi vantaggi economici, di comfort e anche dal punto di vista ecologico.
Una caldaia a tecnologia tradizionale, per cominciare, consuma fino al 20-30% in più rispetto a una nuova a condensazione. La tecnologia a condensazione infatti recupera gran parte del caldo che nella vecchia caldaia esce dalla canna fumaria. I fumi di una caldaia a condensazione sono infatti tiepidi, mai caldi. Grazie a uno scambiatore molto efficace, con la tecnologia a condensazione si eliminano in pratica fino a un quarto dei consumi di gas.
Il sistema ibrido sfrutta oltre alla caldaia a condensazione, anche una pompa di calore che funziona invece con una tecnologia completamente diversa. Sfrutta l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per trasformare l’energia dell’aria esterna in caldo per la casa quando è inverno. Il vantaggio in termini di spesa energetica è notevole: per ogni kW di elettricità utilizzato nel funzionamento della pompa di calore, otteniamo anche più di 4 kW in energia termica.
Sostituire la caldaia: non accontentiamoci del solo riscaldamento
Il vantaggio in fatto di consumi energetici non deve far dimenticare l’aumento di comfort. Come detto esistono pompe di calore che sono utili sia in inverno sia in estate perché scaldano e raffrescano. In questo secondo caso, è necessario che l’impianto di casa sia dotato di fancoil o di split. Apparecchi questi ultimi, che permettono la circolazione rapida dell’aria e una distribuzione uniforme del calore in tutte le stanze.
Alcune delle pompe di calore ibride possono funzionare anche con impianti a pavimento o con i vecchi termosifoni. Immergas in particolare propone modelli ibridi in grado di sostituire rapidamente una vecchia caldaia senza interventi invasivi, in impianti con radiatori. La pompa di calore ibrida Magis Combo, ad esempio, lavora infatti con temperatura di mandata elevata: fino a 70 gradi. Al contrario, negli impianti a pavimento non si possono mai superare i 30-35 gradi per preservare i pavimenti stessi, soprattutto se in legno.
Con l’energia gratuita del sole
Per ridurre ulteriormente se non azzerare del tutto il consumo di gas ed elettricità della rete pubblica, si possono utilizzare efficacissimi pannelli solari termici e fotovoltaici. Gli impianti fotovoltaici possono essere abbinati a pompe di calore e sistemi ibridi.
Il cuore dei pannelli solari termici è infatti una serpentina in cui scorre un liquido che si riscalda al sole e trasporta il calore così raccolto all’interno dell’accumulo d’acqua che usiamo per il riscaldamento dei termosifoni o per l’acqua della doccia.
I pannelli fotovoltaici sfruttano invece sottili lastre di silicio pretrattate che, una volta colpite dai raggi del sole, producono energia elettrica. Questa elettricità è perfetta per far funzionare senza spese le pompe di calore aumentando di molto la resa complessiva dell’impianto.
E quando il sole non c’è? Un impianto che tende a rendere più indipendente l’abitazione in campo energetico non può fare a meno delle batterie di accumulo. Se infatti la casa è poco abitata di giorno e al contrario molto vissuta la sera, l’energia raccolta dai pannelli fotovoltaici si può stoccare in batterie anche molto capienti non solo per riscaldare o raffrescare casa ma anche per ricaricare ad esempio auto o bici elettriche.
Le soluzioni ibride: più vantaggi insieme
Quando le condizioni climatiche non sono ottimali, oppure quando l’acqua che arriva all’impianto termico è decisamente fredda, la soluzione ideale può essere la combinazione ibrida di più tecnologie. Abbinare in uno stesso apparecchio due generatori è il modo giusto per superare ogni difficoltà.
Esistono appunto delle efficientissime pompe di calore ibride governate da un gestore elettronico che calcola momento per momento la fonte di energia più conveniente. In questo modo per la maggior parte del giorno l’impianto lavora utilizzando le pompe di calore ma quando la temperatura esterna scende troppo o le richieste di acqua aumentano, allora entra in azione la caldaia a condensazione per quel surplus di energia necessaria.
La sicurezza di una garanzia specifica e duratura
Abbiamo visto che sono molte le tecnologie più o meno evolute che possono rinnovare l’impianto termico di casa con grandi vantaggi. È evidente che la cura e la manutenzione dei singoli apparecchi è fondamentale per mantenere nel tempo le prestazioni elevate e bassi i consumi. Per questo c’è chi propone garanzie specifiche in combinazione con i programmi di manutenzione.
La Formula Comfort 10 Anni di Immergas, ad esempio, è riservata alle caldaie a condensazione. L’estensione è gratuita fino a 10 anni e si può ulteriormente allungare fino a 15. Questa Formula assicura risposte entro le 24 ore, interventi anche la domenica mattina, pezzi di ricambio sempre originali, diritti di chiamata e manodopera gratuiti.
Formula Comfort Hybrid è invece studiata per impianti ibridi e in sola pompa di calore. L’estensione di garanzia arriva a 5 anni e la manutenzione prevede in più l’intervento di tecnici specializzati nel trattare i gas frigoriferi di raffreddamento per la massima sicurezza.
Gli elementi per farsi due conti sono tanti, ma le possibilità di ottenere un migliore equilibrio tra comfort, riduzione dei consumi, risparmio e tranquillità sono notevoli.
Energie rinnovabili e idrogeno: tante soluzioni
Fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse, pompe di calore, sistemi ibridi, geotermico… Tutti in tutto il mondo stanno studiando e applicando soluzioni nuove per affrancarsi dal consumo delle fonti di energia fossili: i gas e i derivati dal petrolio. I motivi sono principalmente due: il primo è quello del costo, dovuto anche alle crisi internazionali; il secondo è importantissimo e legato a inquinamento ed emissioni di gas serra che favoriscono il drammatico riscaldamento globale. Nessuno per il momento ha la soluzione definitiva ma l’applicazione di diverse tecnologie già ben rodate e l’unione di sistemi diversi in impianti ibridi può portare a vantaggi rapidi e con grandi effetti di scala.
Sempre più ecocompatibili
In tutta questa grande evoluzione energetica, il compito di un’azienda come Immergas è proprio quello di presentare soluzioni sempre più flessibili, adatte a diverse possibilità e comunque in grado di ridurre al massimo consumi, spese ed emissioni nocive. L’utilizzo dell’idrogeno, anche in miscele, è senz’altro una delle direzioni utili per raggiungere gli obiettivi a cui tutti puntiamo.
L’idrogeno per il riscaldamento. Come può darci una mano
Che cos’è l’idrogeno? In natura si trova come gas e, combinato con altri elementi, in sostanze importantissime a partire dall’acqua di cui tutti noi conosciamo la formula: H₂O. H, appunto, è il simbolo dell’idrogeno. È l’elemento più diffuso nell’universo, infatti ben il 92% di ciò che si conosce è formato da idrogeno. Sotto forma di gas è infiammabile ed è la “benzina” con cui bruciano le stelle. Per questa sua caratteristica lo si usa come combustibile per produrre energia.
Come si produce l’idrogeno? In questi ultimi anni si è accesa una grande attenzione sui diversi modi di produrlo. Gli Stati europei stanno investendo in questa direzione perché più l’idrogeno si ottiene in modo “pulito”, più si risparmia e si riduce l’inquinamento su tutta la filiera. Secondo la tecnologia l’idrogeno prende nomi caratterizzati da colori diversi. L’idrogeno “grigio” si realizza scomponendo il metano; il “blu” si fa nello stesso modo catturando però l’anidride carbonica che si ottiene durante la produzione; il “viola” si produce invece scomponendo le molecole d’acqua con l’energia nucleare. L’idrogeno cosiddetto “verde” è quello che ci può aiutare di più nel processo di decarbonizzazione e nella transizione energetica: si ottiene infatti partendo sempre dall’acqua, utilizzando però solo energie rinnovabili.
Che vantaggi dà l’idrogeno? Bruciare idrogeno non produce gas serra né inquinamento. In più l’efficienza della combustione è così alta che ne basta poco per ottenere grande potenza. Per avere un’idea di quanto può influire sul pianeta la scelta in favore dell’idrogeno, abbiamo fatto un calcolo ipotetico. Se potessimo sostituire tutte le caldaie esistenti con caldaie a miscela di idrogeno al 20%, potremmo ridurre ogni anno il peso dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera di 6 milioni di tonnellate e i gas serra del 7%! Si tratta di un’ipotesi estrema, ovviamente, ma molto significativa.
VICTRIX SUPERIOR. La condensazione Hydrogen Ready
Le caldaie VICTRIX SUPERIOR hanno ottenuto la certificazione “Hydrogen Ready” perché possono funzionare con miscele che contengono idrogeno fino al 20%. Si tratta di un importante passo in avanti verso la nuova frontiera indicata dal Green Deal Europeo che può essere raggiunta anche con caldaie sempre più “verdi”.
La nuova caldaia VICTRIX SUPERIOR può funzionare con tanti combustibili diversi per offrire la massima flessibilità di installazione: funziona a metano, GPL, aria propanata e anche con miscela fino al 20% di idrogeno. L’efficienza stagionale è in ogni caso notevolissima (arriva al 94%) e abbinata a un cronotermostato evoluto, VICTRIX SUPERIOR può raggiungere la classe energetica A+: una garanzia di bassi consumi e ridotte emissioni nocive.
I vari modelli di VICTRIX SUPERIOR hanno potenze che vanno da 26 a 35 kW nelle istantanee e di 35 kW nella versione dedicata al solo riscaldamento. Le istantanee sono dotate inoltre del sistema Aqua Celeris che riduce il tempo di attesa dell’acqua calda sotto la doccia alla prima apertura del rubinetto: una comodità che permette anche di risparmiare acqua.
Per ridurre ulteriormente il consumo di gas, le VICTRIX SUPERIOR sono predisposte di serie per essere abbinate ai pannelli solari termici. Data l’efficienza del solare termico, il sistema di controllo mette in funzione la caldaia solo quando, per mancanza di sole o per molti prelievi, è necessario integrare il riscaldamento dell’acqua proveniente dal bollitore.
Una ricerca finanziata dall’Europa
L’innovazione della caldaia a condensazione VICTRIX SUPERIOR nasce dal progetto HyPOWERED, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Governo Italiano. I fondi ottenuti con HyPOWERED hanno permesso lo studio e lo sviluppo della caldaia proprio con l’obiettivo di ottenere emissioni inquinanti particolarmente basse, grazie all’uso della miscela a idrogeno. Un’indicazione molto chiara sulla strada che si vuole percorrere nel nostro Continente.

Il motivo per cui sono tante le soluzioni per il riscaldamento domestico dipende essenzialmente dalla pluralità delle soluzioni abitative: sono infatti tantissimi i tipi di appartamenti e case che si distinguono per dimensioni, materiali costruttivi, disposizioni, numero dei servizi, numero di inquilini e posizione geografica. Inoltre esistono tanti modi diversi di usare il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria quante sono le abitudini delle famiglie.
Istantanea e col boiler, la prima grande differenza
Una prima fondamentale distinzione fra caldaie a condensazione è tra le cosiddette istantanee e quelle con bollitore.
Il primo tipo si dice istantaneo perché produce l’acqua calda sanitaria proprio nel momento in cui si apre il rubinetto del lavandino e della doccia. In questo caso si attiva immediatamente il bruciatore del gas della nostra caldaia e in breve tempo si ottiene l’acqua calda richiesta direttamente, senza passare attraverso un accumulo.
– Le caldaie istantanee sono adatte a piccoli nuclei famigliari e sono perfette per sfruttare al meglio ogni spazio viste le loro dimensioni molto compatte. Se però la casa ha più di un bagno con possibilità di utilizzo contemporaneo delle utenze sanitarie o è distribuita su più piani, se l’acqua di ingresso nella caldaia è particolarmente fredda oppure ancora se gli inverni nella zona sono piuttosto rigidi; allora conviene valutare con attenzione l’opportunità di una caldaia con accumulo.
– Nelle caldaie con accumulo, il generatore a gas scalda l’acqua contenuta nel serbatoio che comunemente chiamiamo boiler mantenendone la temperatura costante. In questo modo, quando si apre il rubinetto di casa viene prelevata dal boiler l’acqua già in temperatura.
I vantaggi sono due: da una parte si ha una maggiore disponibilità di acqua calda sanitaria, dall’altra si può scegliere la capacità dell’accumulo in funzione delle dimensioni della casa, del numero dei bagni, della presenza eventuale di un idromassaggio e delle abitudini familiari.
Le dimensioni del boiler d’accumulo
Quando il boiler non è troppo grande, esso può essere contenuto all’interno della caldaia stessa. Per un’abitazione di medie dimensioni basta, in genere, un accumulo di capacità inferiore a 100 litri ma sono molte le altre variabili che entrano in gioco. Qual è quindi la giusta dimensione?
Bisogna considerare ad esempio che l’abitudine a fare il bagno nella vasca richiede ad esempio più di 100 litri d’acqua, mentre in una doccia se ne consumano in genere la metà. In una famiglia in cui si fa molto sport si fanno più docce; chi invece ha due o più bagni può usarli anche contemporaneamente e richiedere quindi tanta acqua calda da mettere in crisi un bollitore di piccole dimensioni. Per finire, se la casa è poco coibentata o è esposta su più lati, in inverno ha bisogno di maggior riscaldamento. La quantità di variabili è evidentemente così grande da rendere quasi impossibile stabilire una regola che valga per tutti. Per fare un calcolo sul solo numero di componenti in famiglia ci basti sapere che il consumo medio va dai 50 a 100 litri d’acqua pro capite al giorno.
Caldaia a parete o a pavimento? È sempre una questione di dimensione
Una caldaia pensile di solito è compatta, molto diffusa, relativamente leggera e può essere installata a parete: in alto in cucina, in bagno o in un ripostiglio senza intralciare, lasciando dello spazio utile sotto di essa.
Le caldaie pensili funzionano bene negli appartamenti. Esse sono infatti dotate di una camera di combustione chiusa con un aspiratore di fumo che espelle in una tubatura specifica/camino.
Al contrario, una caldaia a pavimento occupa più spazio ma offre in cambio diversi vantaggi. In genere la caldaia a pavimento può arrivare ad essere più potente, può avere un accumulo di dimensioni anche molto grandi ed essere perciò adatta per abitazioni di notevoli metrature con più bagni o anche per piccoli condomini.
L’installazione richiede più spazio ma se si ha a disposizione un locale specifico, la caldaia a pavimento offre comfort e prestazioni notevoli.
La gamma Immergas e la scelta delle rinnovabili
Già da queste note si capisce che esiste una pluralità di soluzioni. Immergas offre più di 100 prodotti italiani tra i quali scegliere. Con una vasta gamma e l’aiuto di un installatore esperto si possono fare tutte le valutazioni del caso per capire qual è il nostro punto di equilibrio tra comfort, spesa per acquisto e installazione.
Immergas offre tanti prodotti per impianti fotovoltaici o solari termici: un’opportunità per sfruttare l’energia del sole nei nostri impianti ibridi e in sola pompa di calore.
Un impianto ben bilanciato ed efficiente può offrire un servizio affidabile per tanti anni riducendo gli sprechi energetici e limitando le emissioni nocive nell’ambiente.
La caldaia è uno di quegli apparecchi che è bello dimenticarsi di avere in casa. Fin che va, se non ha problemi, possiamo non occuparcene. Ma è vero? Senza dubbio l’affidabilità e la durata di uno strumento così centrale è importante, però ad ogni bolletta del gas ci troviamo sempre più a riflettere se la tecnologia di una caldaia tradizionale può reggere il confronto con l’investimento per l’acquisto e l’installazione di una caldaia a condensazione.
Tradizionale o a condensazione: la differenza tecnica
Facciamo innanzitutto una breve distinzione tecnica. La vecchia caldaia che abbiamo in casa e che molti dicono “va ancora benissimo” spreca grandi quantità di calore che contribuisce al riscaldamento globale: basti pensare che i fumi in uscita da una caldaia tradizionale hanno temperature generalmente superiori ai 100-110 °C.
La tecnologia a condensazione ha invece emissioni con temperature molto più basse, intorno ai 50-55 °C, perché recupera il calore dei fumi in uscita attraverso un apposito scambiatore. Proprio grazie a questo risparmio, una caldaia a condensazione, a parità di energia fornita, consuma molto meno gas per raggiungere gli stessi risultati che otteniamo con la nostra vecchia caldaia.
Quanto si risparmia con la caldaia a condensazione?
Proviamo ora a fare qualche conto anche se le variabili in campo sono davvero tante: le abitazioni sono infatti diverse per costruzione, distribuzione degli spazi e coibentazione; le famiglie possono essere più o meno numerose e avere abitudini diverse; soprattutto in Italia le case sono collocate in zone climatiche che variano moltissimo e vanno dalla costa siciliana alle alpi trentine.
Nonostante ciò, gli esperti calcolano che il risparmio economico nell’uso di una caldaia a condensazione rispetto a una tradizionale può arrivare al 25-30% su impianti a bassa temperatura (ad esempio con pannelli radianti a pavimento o radiatori di ampia superficie) e al 15% su impianti tradizionali ad alta temperatura (i termosifoni).
Insomma, se in un anno si spendono 1.000 euro di gas con una caldaia tradizionale, con una a condensazione si possono risparmiare da 150 euro a 300. Il risparmio più alto si ha ovviamente con i sistemi a bassa temperatura come quelli descritti in precedenza soprattutto se governati da termostati evoluti come il CARᵛ² o lo SMARTECH PLUS Immergas. Calcolando che la vita di una caldaia è di circa 15 anni, si capisce che in questo lungo periodo di tempo la condensazione ci permette di risparmiare da 2.250 a 4.500 euro di gas in totale. Una cifra davvero interessante.
Affidabilità e semplicità d’uso in dimensioni compatte
Per chi decide di sostituire la vecchia caldaia, le variabili tra i vari modelli a condensazione sono davvero tante. Prendiamo in considerazione le caldaie della serie TERA di Immergas. Sono compatte nelle dimensioni e semplici da utilizzare, dai costi contenuti e in classe A. Una loro caratteristica importante è anche la flessibilità di installazione: possono essere collocate all’interno, all’esterno o con soluzioni ad incasso con grande recupero dello spazio abitativo. Per finire si possono abbinare a pannelli solari termici per sfruttare le energie rinnovabili e dare ancora più comfort.
La gamma VICTRIX TERA
Tutti i modelli della gamma sono studiati per puntare su comfort e risparmio. Le VICTRIX TERA sono disponibili in potenze da 24 e 28 kW, e nella versione VICTRIX TERA VIP dotata del sistema “acqua celeris”, comodo ed efficiente perché fornisce immediata disponibilità di acqua calda riducendo drasticamente i tempi di attesa. La VICTRIX TERA 24 kW PLUS può fornire solo riscaldamento oppure può produrre anche acqua calda sanitaria se abbinata a un bollitore.
Possiamo quindi concludere che concedersi più comfort sostituendo una caldaia tradizionale, oggi non solo è possibile ma permette anche di ridurre la bolletta del gas e le emissioni nocive.
Hai una casa grande? Valuta la soluzione accumulo con boiler
Tra tutte le novità tecnologiche che vengono installate sempre più negli impianti termoidraulici delle abitazioni di oggi, ci si dimentica a volte di considerare un componente certo non innovativo ma molto utile per aumentare il comfort di casa e per risparmiare. Vediamo come e perché i serbatoi di accumulo – spesso chiamati boiler – aiutano in modo importante l’efficienza di tutto il sistema.
A cosa servono i boiler d’accumulo
I cosiddetti boiler sono in effetti dei serbatoi di varie capacità in cui la caldaia o la pompa di calore accumulano energia termica sotto forma di acqua calda. Quando in casa si vuol fare la doccia o serve calore per il riscaldamento, l’impianto usa la riserva del boiler e non direttamente l’acqua che viene scaldata dalla caldaia. I vantaggi sono diversi. Prima di tutto l’acqua del boiler è già alla temperatura desiderata e non è soggetta a variazioni causate da sbalzi di pressione o nei piccoli prelievi. In pratica i tempi di attesa dell’acqua alla temperatura giusta si riducono.
In secondo luogo, se il boiler ha la capacità giusta rispetto alle caratteristiche della casa (dipende dal numero di bagni, dai componenti della famiglia, dall’eventuale disposizione su più piani dell’abitazione o dalla presenza di vasche da bagno o idromassaggi) l’accumulo permette di assicurare acqua a tutti nello stesso tempo e di fornire anche l’energia termica necessaria al riscaldamento senza difficoltà. Non ultimo, il risparmio. Una caldaia che deve riscaldare l’acqua senza l’aiuto del boiler, in caso di utilizzi frequenti o di abitazioni grandi fa più “fatica” e quindi consuma di più rispetto alla caldaia col boiler.
Caldaia istantanea o con accumulo?
Anche se si parla di boiler, è importante chiarire che le caldaie istantanee che non utilizzano l’accumulo di acqua calda, sono utilissime e offrono tanti vantaggi in molte situazioni. Da una parte hanno dimensioni ridotte e sono estremamente flessibili nell’installazione, inoltre i modelli più recenti hanno un ottimo controllo della temperatura dell’acqua erogata.
Se invece l’abitazione è grande e magari è disposta su più piani con più servizi, spesso esistono rubinetti lontani dalla caldaia a cui è difficile far arrivare l’acqua calda in tempi ridotti. Per risolvere questo problema si realizza una rete di ricircolo, in pratica un anello di distribuzione dell’acqua calda sanitaria che unisce il boiler – non direttamente la caldaia – a tutti i punti di prelievo come lavabi, docce, vasche da bagno. La linea di distribuzione forma un anello chiuso tra mandata e ritorno e il ricircolo è forzato con l’aiuto degli appositi circolatori. In questo caso, appunto, la caldaia con accumulo di acqua calda sanitaria è fondamentale.
Come sono fatti i boiler
Una qualità essenziale per un boiler è la durata. I migliori costruttori utilizzano infatti acciaio Inox: lo stesso materiale usato sulle navi che combattono quotidianamente contro la corrosione dovuta all’acqua e all’aria salmastre. Per la qualità costruttiva, ad esempio, i boiler costruiti da Immergas nei suoi stabilimenti italiani hanno addirittura 5 anni di garanzia.
La seconda caratteristica più importante è l’isolamento termico. Una coibentazione di diversi centimetri assicurano una dispersione del calore molto limitata e la conservazione dell’energia termica a lungo, oltre a un minore consumo di gas. Tra gli altri elementi importanti c’è anche l’anodo di magnesio che aiuta a proteggere il boiler dalla corrosione dovuta alle correnti galvaniche che possono creare fori nel metallo.
Dettaglio importante è anche la presenza su alcuni modelli di bollitori di una doppia serpentina: un accorgimento che permette di integrare più sorgenti di calore come la classica caldaia da un lato e l’impianto solare termico dall’altro. In alcuni boiler si può inserire anche una resistenza elettrica per produrre acqua calda con il contributo eventuale di un impianto fotovoltaico. Un dettaglio utile presente nei migliori accumuli è la flangia che facilita la pulizia all’interno del bollitore. L’acciaio Inox consente infatti di intervenire facilmente con prodotti che sciolgono il calcare senza il rischio di danneggiare la superficie interna del bollitore.
Quanto deve essere grande il mio boiler?
I serbatoi di accumulo in acciaio Inox sono disponibili in diverse misure che vanno da circa 50 fino a 500 litri, per salire poi fino a 2 mila litri con quelli realizzati in acciaio vetrificato. Questi modelli di grandi dimensioni sono adatti a scuole, palestre, spa e ambienti dove il consumo di acqua calda è molto elevato.
I serbatoi più piccoli (50/60 litri) possono bastare per un paio di bagni in un appartamento o villetta a schiera. Per una famiglia con più di due servizi si può salire a 120/160 litri circa. Un accumulo di 250/300 litri può essere sufficiente per una famiglia anche di 4/5 persone.
È insomma necessario studiare ogni situazione con un installatore esperto che aiuti a valutare anche le abitudini di utilizzo dell’acqua calda della famiglia, insieme ad altri fattori specifici minori come ad esempio, la temperatura dell’acqua fredda proveniente dall’acquedotto.
Ridurre l’impatto ambientale, aumentare la comodità
L’obiettivo più importante per tutti noi, la decarbonizzazione: il processo indicato dalle autorità dell’Unione Europea per abbassare il consumo delle fonti di energia fossili e affidarsi sempre più alle fonti di energie rinnovabili. Meno petrolio e meno gas per avere aria più respirabile per tutti.
L’eccezionale incentivo del Superbonus 110% va in questa direzione perché è stato pensato proprio per stimolare al massimo la ristrutturazione degli edifici meno avanzati che disperdono più energia e consumano troppo. Infatti, tutte le ristrutturazioni che vogliono approfittare del Superbonus devono ottenere un guadagno di almeno due punti nella scala delle classi energetiche. Ad esempio possono passare da F a D o da D a B; tutto questo con un grandissimo risparmio di energia per gli inquilini. È importante però che i privati partano rapidamente alla realizzazione degli adeguamenti negli edifici monofamiliari perché bisognerà aver svolto almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022 per poter sfruttare l’occasione del Superbonus 110%. Trovate maggiori informazioni su immergas.com.
Lavori trainanti, impianti di climatizzazione, pompe di calore
Tra i lavori trainanti, quelli cioè che per legge sono i più importanti per ottenere questi risultati, c’è la sostituzione degli impianti che servono al riscaldamento, alla produzione di acqua calda sanitaria e al raffrescamento in estate. Aggiornare un impianto termico governato da una vecchia e poco efficiente caldaia può quindi migliorare non solo la classe energetica ma anche il comfort abitativo. Gli impianti ibridi e in sola pompa di calore di Immergas permettono infatti di realizzare impianti molto efficienti e di aumentare di conseguenza anche il valore degli immobili perché più richiesti sul mercato. Al centro degli impianti termici ibridi o dei cosiddetti “no gas” ci sono le pompe di calore: apparecchi che sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per dare calore o fresco secondo le stagioni.
MAGIS COMBO: le pompe di calore per sostituire le caldaie
La serie MAGIS COMBO di Immergas è formata da pompe di calore ibride aria-acqua monofase diverse per potenza. Oltre a riscaldare e raffrescare casa hanno caratteristiche particolari che permettono l’installazione in abitazioni da ristrutturare senza dover sostituire anche i termosifoni. Le MAGIS COMBO lavorare anche a 80° di temperatura massima e possono perciò sostituire vecchie caldaie senza eccessive complessità installative. In più, l’unità motocondensante esterna di MAGIS COMBO è di dimensioni compatte e può essere collocata facilmente in spazi ridotti.
Generatore a gas e energia rinnovabile, insieme negli ibridi
Le pompe di calore ibride di Immergas combinano due tecnologie per ottenere i migliori risultati di comfort in ogni situazione, infatti sono abbinate a un generatore a gas a condensazione. La caldaia è predisposta per entrare in funzione automaticamente quando la centralina elettronica stabilisce che il gas è più conveniente: di solito quando le temperature esterne diventano molto rigide o le richieste di acqua calda sanitaria sono abbondanti per fare più docce anche contemporaneamente.
Per aiutare la produzione di acqua calda, le MAGIS COMBO sono già predisposte per essere abbinate facilmente a pannelli solari termici che danno un notevole contributo e riducono il consumo di gas. D’altra parte, per far funzionare la pompa di calore senza pesare sulla bolletta elettrica si possono installare i pannelli fotovoltaici che sfruttano allo stesso modo l’energia gratuita del sole.
In sola pompa di calore, niente gas
In aree geografiche non troppo fredde si possono realizzare impianti del tutto indipendenti dalla rete del gas. Con apparecchi come TRIO PACK ELECTRIC, si può infatti riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria solo con la pompa di calore, possibilmente alimentata da pannelli fotovoltaici. La pompa di calore infatti è già predisposta per il collegamento anche ai pannelli solari termici mentre il boiler da 160 litri è un accumulo di energia termica utile per avere una risposta pronta per ogni esigenza durante tutta la giornata.
Sfruttare l’energia del sole con il fotovoltaico
Proprio per favorire questo passaggio all’energia rinnovabile, Immergas propone tre pacchetti fotovoltaici particolarmente efficaci e adatti a ogni tipo di abitazione. Il pacchetto START offre costi contenuti e semplicità di installazione offrendo anche soluzioni opzionali come i pannelli a lunga durata e l’app per monitorare le prestazioni dell’impianto. Con il pacchetto SMART l’impianto interagisce con l’abitazione in modo intelligente, dà cioè elettricità a elettrodomestici e dispositivi quando c’è energia in esubero per aumentare il comfort. In più, con l’inverter, può ricaricare un veicolo elettrico fino a 2,5 volte più velocemente rispetto ai caricabatteria tradizionali.
Il problema principale dell’energia ricavata dal fotovoltaico è ovviamente la notte. Il sistema STORAGE di Immergas offre però batterie di accumulo da 5 a 16 kWh, che restituiscono alla casa l’energia raccolta durante il giorno, quando serve di più. Pannelli, inverter, ottimizzatori solari, quadro elettrico, batteria, app di monitoraggio… tutto è di serie. In più si può avere anche il sistema che interagisce con l’impianto di climatizzazione e con l’Ev-Charger per la ricarica delle auto elettriche.