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Pannelli solari termici: il calore del sole
Pannelli solari termici e fotovoltaici sono grandi alleati nella battaglia per la riduzione dei costi e delle emissioni nocive, abbinati possibilmente alle pompe di calore. Ecco di seguito una serie di indicazioni su come l’energia solare può aiutarci a vivere comodamente riducendo l’impatto ambientale.
Come si riscalda l’acqua grazie ai pannelli solari?
Cominciamo dall’aspetto tecnico, da come i pannelli solari termici riescono a catturare l’energia solare e a utilizzarla per riscaldare l’acqua. Il sistema è semplice ed efficace: prevede collettori solari (i pannelli, appunto), un serbatoio di accumulo e a volte una pompa di circolazione. I collettori, installati sul tetto assorbono il calore dei raggi solari e riscaldano un fluido termovettore (una miscela di acqua e antigelo) che circola all’interno di tubi.
Scorrendo lungo i tubi questo fluido riscaldato trasferisce il calore all’acqua nel serbatoio di accumulo, il cosiddetto boiler. Questa circolazione continua avviene in alcuni sistemi con un processo naturale (il liquido termovettore caldo sale verso l’alto mentre scende quando si raffredda) o favorito da una pompa.
L’acqua calda così prodotta può essere utilizzata sia per il riscaldamento degli ambienti tramite termosifoni o pannelli radianti, sia per l’acqua calda sanitaria che si usa ad esempio nella doccia. Il sistema è particolarmente efficiente durante i mesi più soleggiati, ma funziona anche in inverno e aiuta a utilizzare meno gas con un buon risparmio economico.
Fotovoltaico: elettricità pulita e gratuita
I pannelli fotovoltaici sfruttano invece un processo più complesso che si ottiene quando la luce del sole batte su lastre di silicio appositamente trattate. In pratica convertono appunto la luce solare in energia elettrica in modo del tutto pulito e gratuito. Questa elettricità si può usare per alimentare vari dispositivi elettrici come i sistemi di riscaldamento e raffrescamento domestico o per accumulare energia da usare poi, ad esempio, per ricaricare un veicolo elettrico.
Una delle applicazioni più diffuse è l’alimentazione delle pompe di calore. Le pompe di calore funzionano infatti con l’energia elettrica moltiplicando un watt di elettricità in 3 o addirittura 4 watt di energia termica: un bel guadagno. Le pompe di calore possono a loro volta riscaldare o raffrescare gli ambienti di casa sfruttano l’energia rinnovabile (ancora una volta termica) presente naturalmente nell’aria.
Combinando un impianto fotovoltaico con una pompa di calore si ottiene un sistema di climatizzazione altamente efficiente e sostenibile. L’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici alimenta la pompa di calore riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, abbattendo costi energetici ed emissioni nocive.
Energie rinnovabili per riscaldare con i termosifoni
Dell’utilità dei pannelli solari termici per aiutare le normali caldaie a consumare meno gas da riscaldamento in inverno, abbiamo detto. Per quanto riguarda la possibilità di abbinare fotovoltaico e i classici sistemi a caloriferi il discorso devo essere allargato all’uso di una pompa di calore dalle caratteristiche particolari. Dal momento che i termosifoni funzionano con una temperatura di mandata che arriva anche a 70°, le normali pompe di calore dovranno essere integrate da una resistenza elettrica. Ad esempio, una pompa di calore come la Magis Pro V2 dell’italiana Immergas, in determinate condizioni climatiche, può essere un’ottima soluzione per realizzare impianti cosiddetti full electric che cioè non bruciano gas per il riscaldamento.
Come le pompe di calore riducono le emissioni nocive
Le pompe di calore funzionano attraverso un ciclo termodinamico che trasferisce calore da una fonte a bassa temperatura (come l’aria esterna) a una fonte ad alta temperatura (come l’acqua dell’impianto di riscaldamento). Il ciclo inizia con l’evaporazione di un fluido refrigerante a bassa temperatura, che assorbe calore dall’ambiente esterno. Questo gas viene poi compresso, aumentando la sua temperatura. Il calore viene quindi trasferito all’acqua dell’impianto di riscaldamento attraverso uno scambiatore di calore.
Le pompe di calore possono dunque essere utilizzate sia per riscaldare e per raffrescare gli ambienti, rendendole una soluzione versatile ed efficiente per la climatizzazione domestica. La combinazione di questa tecnologia evoluta con pannelli solari termici e fotovoltaici consente di realizzare impianti termici che concorrono alla riduzione delle emissioni di CO₂ utilizzando energie rinnovabili.
Il grande successo delle pompe di calore è senz’altro dovuto alla capacità di sfruttare l’aria esterna come fonte di energia rinnovabile per scaldare le abitazioni con un processo che non ha bisogno della combustione di gas. Un bel vantaggio per l’ambiente e per il portafogli, anche quando si tratta di ambienti di dimensioni consistenti.
Un sistema, due funzioni
La tecnologia delle pompe di calore aria/acqua trasferisce il calore contenuto naturalmente nell’aria esterna verso il circuito ad acqua che serve poi a riscaldare termosifoni, impianti a pavimento e l’acqua per la doccia. Un vantaggio molto importante è che al cambio di stagione le stesse pompe, come i vari modelli della linea MAGIS M di Immergas, possono invertire il ciclo e raffrescare l’ambiente in cui si abita o si lavora nei mesi più caldi. In pratica, con la stessa apparecchiatura si ottiene una climatizzazione completa tutto l’anno.
Fino a 6 unità per le grandi strutture
Quando le pompe di calore sono monoblocco come le MAGIS M, offrono il vantaggio di ingombrare meno rispetto alle splittate. Inoltre, sempre la linea MAGIS M, è concepita per essere molto flessibile: si possono infatti installare fino a 6 unità esterne in cascata per ottenere prestazioni molto elevate in strutture grandi che ospitano uffici, negozi o attività artigianali. In ogni caso le MAGIS M lavorano a basso impatto sonoro e utilizzano sempre il gas refrigerante ecologico R32.
Inverter, fotovoltaico, full electric
La tecnologia a inverter serve a ottimizzare il consumo energetico: adatta la potenza erogata alle effettive necessità e migliora l’efficienza energetica. Inoltre, la capacità delle MAGIS M di interagire con altri sistemi come fotovoltaico e solare termico, consente di ridurre al minimo il consumo di combustibili fossili e i costi di gestione. Un impianto fotovoltaico, infatti, alimenta le MAGIS M in modo ideale offrendo l’elettricità di cui necessitano non solo gratuitamente ma anche nel modo più pulito. Nelle aree geografiche più temperate d’Italia si può quindi pensare a realizzare impianti full electric per aumentare molto l’indipendenza energetica.
Sistema di gestione e incentivi
Quando le MAGIS M sono integrate con caldaie – la soluzione è ottimale se si installano in zone con inverni rigidi – è il sistema di gestione che seleziona la fonte energetica più conveniente in tempo reale: riduce al minimo l’uso di gas, garantisce il funzionamento migliore dell’impianto e assicura un ottimo comfort in qualsiasi momento dell’anno. La disponibilità di kit idraulici, elettrici ed elettronici aggiuntivi facilita l’uso e la versatilità delle MAGIS M. Le pompe di calore possono beneficiare delle detrazioni fiscali in vigore e del Conto Termico 2.0, e a ulteriore vantaggio possono estendere la garanzia con Formula Comfort Hybrid studiata da Immergas.
Figure professionali alle quali rivolgersi
Fondamentale comprendere la differenza tra i vari professionisti che operano in questo settore. In questa guida, esploreremo le differenze tra:
- Centro di assistenza
- Installatore
Comprendere la differenza tra questi professionisti ti permetterà di fare scelte informate e di assicurarti che il tuo sistema di riscaldamento sia sempre al top delle prestazioni. Ricorda che la manutenzione regolare è la chiave per un sistema termico efficiente e duraturo.
Installatori: più che idraulici, consulenti
Il professionista che installa un impianto di riscaldamento e/o di raffrescamento ha il compito di aiutare il cliente a scegliere in base a una quantità di variabili difficili da valutare. Solo un professionista può infatti calcolare con esattezza che tipo di potenza serve a caldaia, pompa di calore o impianto ibrido per un’abitazione con uno o più bagni, per una famiglia di due sole persone o per una con tre figli giovani, per una casa a un piano, piccola o a più piani e grande.
Non solo, un professionista che conosce la famiglia e la casa può aiutare anche a decidere in ragione delle eventuali evoluzioni future come una divisione in due dell’appartamento o in relazione all’isolamento termico dei muri e perfino secondo la temperatura di arrivo dell’acqua che arriva dall’acquedotto.
Centro assistenza e manutenzione: organizzazione e dotazioni
Il centro di assistenza si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria, garantisce che il sistema funzioni in modo ottimale e risolve eventuali problemi che possono insorgere nel tempo. Tutto ciò, ovviamente deve essere fatto attraverso professionisti competenti e formati: specializzati nella diagnosi, riparazione e manutenzione di diverse tipologie di attrezzature e macchinari inerenti agli impianti termici.
Questi professionisti hanno un ruolo chiave nell’assicurare l’efficienza e l’affidabilità degli impianti, e hanno il compito importantissimo di intervenire prontamente in caso di guasti o problemi. Non solo.
Soprattutto per le nuove tecnologie, sempre più spesso questi professionisti collaborano infatti con gli installatori fin dalla scelta del prodotto più adatto per il cliente fornendo anche supporto per la sua migliore installazione.
I tecnici manutentori eseguono poi la prima accensione dell’apparecchio (caldaia, pompa di calore, sistema ibrido) che consente di assicurare il corretto funzionamento dell’impianto ed attivare la garanzia.
Altra cosa importante in un centro di assistenza è l’organizzazione: la capacità cioè di rispondere con velocità ai clienti a soprattutto di programmare con attenzione le visite di manutenzione ai singoli clienti. Il centro di smistamento delle informazioni è assicurato da un centralino efficiente che riceve le richieste e distribuisce gli incarichi. Tanto per fare un esempio, infatti, solo i tecnici con patentino F-Gas possono lavorare su certi tipi di pompe di calore e climatizzatori.
Proprio per l’importanza della formazione e della conoscenza delle nuove tecnologie, l’italiana Immergas investe molto nel settore attraverso corsi dedicati proprio ai professionisti. In più i Centri di Assistenza autorizzati Immergas sono organizzati per dare risposte tempestive ed efficaci anche 7 giorni su 7 nei periodi di freddo.
Le professionalità tra cui scegliere
Per riassumere è fondamentale saper distinguere. Ci si rivolge a un installatore qualificato per farsi consigliare il miglior sistema per la casa e procedere con un’installazione a regola d’arte. Si richiede il servizio di un centro di assistenza per organizzare al meglio la manutenzione, stabilire controlli periodici obbligatori per legge e assistenza assicurata dalla fabbrica in caso di guasti.
Gli impianti ibridi e full electric per riscaldamento e raffrescamento di abitazioni, negozi e uffici, funzionano basandosi essenzialmente sulla tecnologia sempre più diffusa delle pompe di calore. L’efficienza di questi apparecchi è indicata dal cosiddetto Coefficient of Performance: COP. Un dato molto importante perché indica il rapporto tra energia restituita all’abitazione sotto forma di calore o fresco, e l’energia elettrica consumata. Il valore minimo richiesto per avere le agevolazioni fiscali è COP 4: si richiede quindi che dato un Watt per azionare la pompa di calore, devono uscire 4 Watt di energia termica. Un moltiplicatore straordinario che permette di tagliare la bolletta si almeno il 30% arrivando anche al 50%.
Pompa di calore e fotovoltaico insieme
La pompa di calore produce dunque 4 Watt di energia termica per ogni Watt di elettricità. I 3 Watt in più vengono ricavati dall’energia termica naturalmente contenuta nell’aria e prodotta evidentemente dal calore solare. Un elemento molto importante sia per l’abbattimento dei consumi energetici, sia per l’importantissima riduzione dei consumi di fonti di energia fossile che producono inquinamento ed emettono gas serra così nocivi per il riscaldamento globale.
È chiaro che se anche l’energia elettrica che aziona la pompa di calore è prodotta in modo pulito e possibilmente gratuito, l’intero processo diventa ancora più ecologico e conveniente. L’abbinamento di pompe di calore on i pannelli fotovoltaici è quindi il sistema migliore anche per rendersi indipendenti dal punto di vista energetico.
Pacchetti per il fotovoltaico
I pacchetti ZCS di Immergas sono pensati per abbinare i pannelli fotovoltaici a inverter di qualità con potenze che vanno dai 3 ai 10 kWp per adattarsi alle dimensioni di abitazioni, negozi o uffici. Comprendono sistemi di fissaggio, scheda per la comunicazione dei dati di produzione, eventuali ottimizzatori e le utilissime batterie di accumulo. Queste ultime sono in effetti molto utili perché spesso l’energia che si raccoglie dal sole durante il giorno è più utile la sera quando è necessario più riscaldamento in inverno o anche di notte per ricaricare i veicoli elettrici
I componenti principali degli impianti
Un impianto ibrido completo contiene, oltre ad altri dispositivi comunque importanti, questi quattro componenti fondamentali:
- pompa di calore
- caldaia a condensazione
- gestore di sistema
- pannelli fotovoltaici
Il gestore di sistema in particolare è l’elemento fondamentale perché stabilisce di momento in momento il generatore più conveniente tra pompa di calore e caldaia, e fa in modo che il consumo di gas sia ridotto al minimo. In pratica la caldaia a condensazione entra in funzione solo se le temperature esterne sono particolarmente rigide in inverno o se – in una casa con più bagni – si richiede contemporaneamente tanta acqua calda.
Fotovoltaico è meglio
Per tutto il resto del tempo gli impianti funzionano con l’elettricità proprio come fanno – sempre – i sistemi full electric. Ecco perché un impianto fotovoltaico ben strutturato, completo di batterie di accumulo ben dimensionate per la casa o il negozio o gli uffici a cui serve, può dare non solo grandi vantaggi immediati ma essere un investimento che dura nel tempo perché produce energia gratuita con efficienza per un tempo che va ben oltre i vent’anni.
Mantenere basso l’impatto energetico e risparmiare
Se già possediamo un impianto di raffrescamento oppure non ne abbiamo bisogno perché viviamo piacevolmente in una zona sempre fresca, la soluzione è presto trovata: una buona caldaia a condensazione, con un’efficienza elevata, può darci il riscaldamento e l’acqua calda che serve consumando un combustibile che – al momento – mantiene costi non eccessivi; trattasi poi di generatori con costi di installazione contenuti. Di contro, uno split azionato da una pompa di calore riscalda l’ambiente in modo più rapido rispetto a un termosifone, soprattutto nelle mezze stagioni.
Zona geografica e condizioni degli edifici
Con la precedente considerazione abbiamo già toccato altri due argomenti molto importanti: l’isolamento termico e la zona o area geografica in cui si trova l’abitazione. Per quanto riguarda quest’ultimo tema, non si tratta solo di latitudine: anche se chi vive al Sud ha senz’altro più giornate calde di chi sta ad esempio in Pianura Padana, prima di scegliere un impianto in sola pompa di calore bisogna considerare anche altri fattori come l’altitudine sul livello del mare, la ventilazione della zona e l’esposizione dei muri al calore del sole durante il giorno. In questo caso la coibentazione di tetti e muri gioca appunto un ruolo molto importante: le case che disperdono calore in inverno e si riscaldano rapidamente in estate ci costringono infatti a fare intervenire più spesso termosifoni o climatizzatori aumentando i consumi.
La risposta ibrida e factory made
In pratica quindi, dove le condizioni climatiche sono particolarmente rigide in inverno, la caldaia a gas offre solide garanzie anche quando si scende abbondantemente sotto zero. Se però si vuole avere anche il fresco in estate, si può scegliere un impianto che abbini alla caldaia a gas una pompa di calore. I cosiddetti impianti ibridi uniscono due generatori che vengono governati da un gestore di sistema: questo gestore è capace di scegliere automaticamente la fonte energetica più conveniente in ogni momento e dà la sicurezza di impiegare nel modo più economico l’impianto in qualsiasi condizione climatica. Un’avvertenza, per avere la garanzia di un impianto equilibrato in questo senso è bene affidarsi ai cosiddetti factory made: si tratta di impianti ibridi che vengono calibrati in azienda con componenti scelti accuratamente e sono fatti in modo da rendere più semplice anche l’installazione.
Costi dell’elettricità e del fotovoltaico
Il modo per abbattere decisamente i costi di elettricità è quello di dotarsi di pannelli fotovoltaici e possibilmente di batterie di accumulo. L’energia elettrica che si ottiene dai pannelli è ovviamente gratuita ma nelle nostre case spesso capita che proprio nei momenti in cui la produzione dell’impianto domestico è massima l’energia elettrica viene usata di meno e viceversa. Dal momento che le normative favoriscono molto l’autoconsumo dell’elettricità rispetto all’immissione in rete dell’elettricità prodotta in eccesso, conviene quindi acquistare apposite batterie che permettono di sfruttare l’elettricità autoprodotta in qualsiasi momento, anche quando il sole non c’è più.
In conclusione, non esiste una sola risposta
Che sia meglio il gas dell’elettricità o viceversa rimane dunque una domanda senza risposta univoca ma possiamo senz’altro indicare almeno tre diverse situazioni:
– gli impianti in sola pompa di calore, che consumano solo energia elettrica, sono convenienti dal punto di vista del consumo energetico se l’abitazione è ben coibentata ed è collocata in un’area geografica favorevole, cioè non troppo fredda in inverno
– gli impianti di riscaldamento classici con caldaia a condensazione consentono un consumo di gas controllato se il generatore è moderno e ad alta efficienza, ma richiedono l’abbinamento a un climatizzatore per raffrescarsi in estate
– gli impianti ibridi e possibilmente factory made – perfettamente bilanciati dal costruttore come quelli dell’italiana Immergas – uniscono la caldaia alla pompa di calore per assicurare grande elasticità e minimo consumo di energia soprattutto se abbinati a pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo dimensionate in modo razionale
La legge di Bilancio 2024
I bonus permettono di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dall’imposta sul reddito delle società (IRES) una parte delle spese sostenute per i miglioramenti degli immobili in 10 anni: le detrazioni sono calcolate in percentuale sulle spese ammesse dalla legge e variano in base al livello di risparmio energetico ottenuto.
Tra le iniziative confermate ed evolute rispetto agli anni precedenti, spiccano Ecobonus e bonus Casa cioè le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Variazioni consistenti sono invece previste per il cosiddetto Superbonus che nel 2024 è ammesso solo per i condomini e con un’aliquota di detrazione non più del 110% ma del 70%.
L’Ecobonus, conveniente per tutti
Tutti i cittadini che svolgono lavori in edifici su cui possiedono un diritto, possono quindi avere un’agevolazione al 50% o al 65% in base al tipo di interventi. Il 50% riguarda gli interventi di sostituzione per impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione in classe A, per rinnovare gli infissi e installare schermature solari come tende e pergole.
Il 65% si rivolge invece a una quantità di innovazioni che riguardano da una parte l’isolamento termico e dall’altra l’installazione di impianti di climatizzazione che comprendono caldaie a condensazione con termoregolazione evoluta, pompe di calore, impianti ibridi factory made costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione integrate, pannelli solari termici e fotovoltaici, sostituzione integrale o parziale di scaldaacqua e di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.
È da notare che se l’intervento si effettua su parti comuni in un condominio l’aliquota di detrazione arriva al 70% e anche al 75% quando la riqualificazione riguarda il miglioramento della spesa energetica estiva e invernale. Per chi fa anche lavori di riqualificazione antisismica, il bonus può arrivare perfino all’80 o all’85% della spesa sugli edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Limiti massimi di detrazione
Bisogna tenere presente che ogni tipo di intervento, oltre avere diverse percentuali di detraibilità, ha diversi massimali di detrazione. Facciamo alcuni esempi per capire meglio: la riqualificazione energetica globale di un edificio ha un’aliquota del 65% e può arrivare a una detrazione massima di 100.000 euro.
La sostituzione di una vecchia caldaia con una avanzata gode allo stesso modo di un’aliquota del 65% ma la detrazione massima è di 30.000 euro; la detrazione scende però al 50% se nella sostituzione non si includono gli strumenti di termoregolazione avanzata. Proprio per la complessità del tema, conviene quindi affidarsi a professionisti qualificati.
Approfittare degli incentivi, per il portafogli e per l’ambiente
Gli incentivi per il risparmio energetico sono quindi una grande opportunità per migliorare il comfort e la sicurezza delle abitazioni, per ridurre i consumi e le bollette energetiche, per contribuire alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. Approfittarne è dunque senz’altro utile ma bisogna prestare sempre attenzione alle procedure: essenzialmente è necessario effettuare pagamenti tracciabili, conservare i documenti sulle spese e comunicare i lavori effettuati all’Enea (Ente nazionale per l’energia e l’ambiente) sulla piattaforma online, entro 90 giorni dalla fine degli interventi.
Grande efficienza, ottimo comfort
Una delle caratteristiche principali di questi sistemi è la loro notevole efficienza sia nel riscaldamento sia nel raffrescamento degli ambienti. I sistemi ibridi combinano fonti di energia diverse, sfruttano il gas con le caldaie a condensazione e l’elettricità con le pompe di calore governate da un gestore di sistema intelligente che sceglie di volta in volta il generatore più conveniente per ottenere il miglior comfort termico al costo minore. D’altra parte, i sistemi full electric si affidano completamente all’elettricità, sfruttando le pompe di calore per ottenere prestazioni elevate. Questi apparecchi possono infatti produrre fino a 4 W di energia termica con un solo watt di elettricità: davvero una grande efficienza.
Risparmio energetico e riduzione delle emissioni
L’utilizzo di questi impianti si traduce in un notevole risparmio energetico e in una significativa riduzione delle emissioni nocive. Le caldaie a condensazione possono infatti arrivare a una riduzione del 30% nell’uso del gas rispetto alle caldaie tradizionali d’altra parte le pompe di calore si possono alimentare per gran parte con energia ricavata da pannelli fotovoltaici senza incidere sulla bolletta. In questo modo si minimizza l’uso di combustibili fossili e si dà una mano a preservare l’ambiente e a limitare i cambiamenti climatici.
Il comfort più evoluto in casa e non solo
Gli impianti Hybrid e full electric non offrono solo risparmio ed efficienza, ma garantiscono anche un comfort senza compromessi in abitazioni singole, ville, case a schiera, appartamenti. Grazie a sistemi di regolazione avanzati e a una distribuzione uniforme dell’energia, possono infatti mantenere gli ambienti alla temperatura ottimale in ogni stagione più facilmente, migliorando la qualità della vita all’interno degli spazi abitativi.
Il Trio Pack di Immergas
Il Trio Pack Immergas è un esempio eccellente di quanto può offrire la tecnologia ibrida e full electric. Questo sistema intelligente presenta infatti ben 9 diversi pacchetti: 3 in sola pompa di calore e 6 ibridi Factory Made. Il termine indica i sistemi studiati dalla casa per essere perfettamente bilanciati in tutte le sue componenti e compatibili con gli impianti fotovoltaici.
Ognuno dei 9 pacchetti comprende quindi tutti gli elementi necessari: pompa di calore aria/acqua splittata, bollitore sanitario da 160 litri capace di servire abitazioni con più bagni, gruppo idronico con accumulo inerziale da 25 litri, circolatore per una zona diretta, elettronica di gestione e pannello remoto. Tutti questi elementi, a parte l’unità esterna, possono essere collocati agevolmente in contenitori opzionali come SOLAR CONTAINER o DOMUS CONTAINER, studiati appositamente per ridurre l’ingombro.
In un’epoca in cui la sostenibilità e l’efficienza energetica sono sempre più importanti, i sistemi Hybrid e full electric rappresentano una soluzione molto interessante per il riscaldamento e il raffrescamento degli spazi. Un investimento che non solo contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, ma si traduce anche in risparmio economico per gli utenti.
Lavorare per un futuro energetico migliore: tutti ne possiamo trarre beneficio
Lo scopo della transizione energetica è garantire un modello energetico più pulito, sicuro e sostenibile che rispetti gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e contrasti i cambiamenti climatici come stabilito dalla comunità internazionale con l’accordo di Parigi del 2015. Una migliore qualità dell’aria potrà portare, inoltre, grandi benefici per la salute e l’ambiente.
Per migliorare il comfort delle nostre abitazioni
Una delle applicazioni più interessanti della transizione energetica riguarda il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni: una quota significativa del consumo energetico domestico. Con tecnologie più evolute è possibile migliorare il comfort termico delle abitazioni, ridurre i costi in bolletta e contribuire alla limitazione delle emissioni nocive seguendo due strade:
– l’uso di fonti rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento più ecologici ed economici con l’utilizzo di pompe di calore, pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici che sfruttano rispettivamente l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria e l’energia del sole.
– migliorare l’efficienza energetica degli edifici con l’isolamento termico, la sostituzione degli infissi, la regolazione degli impianti per ridurre le dispersioni di calore e il consumo di energia migliorando la prestazione energetica delle costruzioni in cui viviamo e lavoriamo.
Queste due strade sono favorite da possibilità di risparmio e incentivi assicurati da detrazioni fiscali, bonus energetici, conto termico e voluti dai governi per aiutare chi sceglie gli interventi di riqualificazione energetica e l’adozione di fonti rinnovabili.
Per un grande obiettivo a favore di tutti
Oltre ai vantaggi ambientali, al maggior comfort nel riscaldamento e nel raffrescamento delle abitazioni, la transizione energetica comporta altri vantaggi che derivano dall’innovazione economica necessaria per questa grande evoluzione. Da una parte la differenziazione delle fonti energetiche aumenta la sicurezza e l’indipendenza energetica dei paesi riducendo la necessità di importazioni e il rischio di sottostare a fluttuazioni dei prezzi delle fonti fossili.
In secondo luogo la transizione energetica contribuisce a creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione legate alla crescita del settore delle energie rinnovabili che richiede investimenti, innovazione, formazione e competenze.
Terzo punto importante è relativo al maggior accesso all’energia garantito a tutte le famiglie e imprese che scelgono di prodursi elettricità in proprio con gli impianti preferiti.
Tutto questo può aiutare soprattutto le aree rurali e isolate dove le reti di distribuzione non arrivano o sono inefficienti, permette di sviluppare la partecipazione attiva dei cittadini che diventano produttori grazie anche alle comunità energetiche.
Fare rete per un futuro energetico più vantaggioso e sostenibile
Per contribuire alla transizione energetica è importante la collaborazione di tutti a partire dalle istituzioni, per passare a imprese, organizzazioni e cittadini. Ognuno può fare la propria parte adottando comportamenti e scelte responsabili e sostenibili per la produzione e il consumo di energia.
In questa ottica ci sono molti gruppi di persone che decidono di unirsi per produrre, condividere e consumare energia pulita e rinnovabile costituendo delle comunità energetiche. In questo modo tra l’altro si riduce la povertà energetica in zone lontane dalla rete di distribuzione e si aumenta l’indipendenza dalle fluttuazioni del mercato.
Tutti noi, in definitiva, possiamo:
– acquistare elettrodomestici con migliore efficienza energetica e apparecchi a basso consumo;
– regolare la temperatura e lo spegnimento di luci e impianti in modo da ridurre il consumo di energia;
– possiamo adottare una mobilità più sostenibile con mezzi pubblici, car pooling, car sharing o scegliendo veicoli elettrici, a basse emissioni.
Ogni nostro gesto quotidiana e ogni scelta di acquisto o investimento nel campo dell’energia può quindi influire sul benessere nostro e degli altri.
In cosa consiste l’efficientamento energetico
Se si ha un impianto a caldaia è importante innanzitutto valutare la tecnologia della caldaia stessa. Basta pensare che le caldaie a condensazione di oggi possono risparmiare fino al 30% di gas rispetto alle tradizionali. Le caldaie a condensazione sfruttano infatti il calore latente dei fumi di combustione, recuperando energia e riducendo le dispersioni: in questo modo garantiscono un rendimento più alto abbassando l’impatto ambientale. Se invece si ha già una caldaia a condensazione (purché predisposta di serie per l’abbinamento a un bollitore), si può valutare l’opportunità di aggiungere un accumulo di acqua calda sanitaria – comunemente detto boiler – per avere più comfort con tanta acqua calda sempre disponibile e soprattutto per evitare quelle accensioni e gli spegnimenti frequenti della caldaia che ne diminuiscono efficienza e durata.
Hydrogen Ready: la soluzione per domani
Un’attenzione particolare va posta oggi alle caldaie a condensazione più evolute caratterizzate dalla scritta Hydrogen Ready 20%. Questa indicazione significa che i generatori possono funzionare con miscele di metano e idrogeno fino al 20%. Chi acquista caldaie Hydrogen Ready è in pratica già pronto per eventuali evoluzioni che potrebbero assicurarci un futuro energetico più pulito ed efficiente. Tanto per fare un esempio, l’italiana Immergas presenta ormai una gamma in buona parte compatibile con le miscele di questo tipo.
Più rinnovabili, meno fonti di energia fossili
Una soluzione utilissima per sfruttare l’energia del sole è il solare termico: una tecnologia matura che raccoglie il calore del sole per produrre acqua calda sanitaria e integrare così l’impianto di riscaldamento con grande vantaggio economico. Un impianto solare termico permette infatti di abbattere i consumi di combustibili fossili e di conseguenza anche le emissioni di gas serra. Può essere collegato caldaie a condensazione o pompe di calore aumentando di molto l’efficienza di tutto l’impianto soprattutto nei mesi caldi.
Pompe di calore e fotovoltaico
Le ormai diffusissime pompe di calore sfruttano l’energia termica presente naturalmente nell’aria per riscaldare o raffreddare gli ambienti e l’acqua sanitaria. Si tratta di una tecnologia ecologica ed economicamente vantaggiosa che può ottenere fino a 4 kW di potenza termica con un solo kW di elettricità: in questo modo ovviamente si rende più efficiente l’impianto. Una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione permette di formare un impianto molto versatile, capace di consumare il gas solo quando le condizioni climatiche sono davvero rigide.
Per aumentare ulteriormente l’efficienza e l’autosufficienza energetica, è consigliabile abbinare alla pompa di calore un impianto fotovoltaico che produce elettricità gratuitamente sfruttando l’energia del sole. Per usare l’energia elettrica anche quando il sole non c’è, ci si può dotare di batterie di accumulo capaci di immagazzinare l’energia elettrica autoprodotta ma non consumata di giorno per restituirla quando serve di più anche, ad esempio, per la ricarica dell’auto elettrica.
Le soluzioni per installare impianti evoluti o efficientare quello che già disponiamo sono quindi diverse e tutte ci permettono di ridurre gli sprechi o addirittura di renderci più indipendenti energeticamente. Le soluzioni green per rendere più confortevoli le nostre abitazioni possono aiutarci a risparmiare, ad aumentare il valore dell’immobile e contribuire infine alla tutela dell’ambiente.
Climatizzazione domestica: l’ibrido per impianti centralizzati
L’impianto termico centralizzato di un condominio, di un complesso residenziale o commerciale, è un sistema progettato e dimensionato per servire più unità abitative. Di solito è costituito da una sola centrale termica che contiene una caldaia per il riscaldamento e una centrale frigorifera per il raffreddamento, mentre la rete delle tubazioni distribuisce acqua calda sanitaria o fresca per i vari utilizzi. Negli ultimi tempi anche in questo campo prendono sempre più piede i sistemi di climatizzazione ibridi che servono interi edifici con ottima efficienza energetica e minore impatto ambientale, abbinando caldaie e pompe di calore.
Economicità ed efficienza degli impianti
Quando si tratta di sistemi di riscaldamento e raffrescamento è fondamentale l’efficienza, cioè la capacità di produrre calore o fresco con una minore quantità di energia e un maggior risparmio di gas o elettricità. Se le caldaie sono state a lungo l’unica soluzione per il riscaldamento ora si accompagnano sempre più spesso con le pompe di calore che da una parte producono caldo o fresco secondo le stagioni, dall’altro hanno appunto una notevole efficienza: una pompa di calore può infatti produrre fino a 4 kWh di energia termica con un solo kWh di elettricità.
Il gestore di sistema: cuore intelligente dell’impianto ibrido
Quando pompa di calore e caldaia lavorano separatamente il rischio è lo spreco di energia che si ha se ad esempio si usa la pompa di calore per riscaldare con temperature esterne troppo rigide o viceversa, di riscaldare con la caldaia quando basterebbe la pompa di calore, consumando di meno. Per evitare gli sprechi è quindi importante avere un gestore di sistema intelligente: un cervello capace di scegliere di momento in momento il generatore più efficiente per ottenere il risultato voluto. Soprattutto in un condominio le richieste di acqua calda possono infatti essere molto variabili e non è raro che ci siano più bagni in funzione nello stesso momento con forti richieste di acqua calda improvvise dovute a docce, vasche da bagno e perfino vasche idromassaggio. È anche in questo momento che il gestore di sistema diventa essenziale per contenere gli sprechi, le emissioni di inquinanti e di gas serra che incidono negativamente sul riscaldamento globale.
Pompa di calore, pannelli fotovoltaici e i vantaggi degli impianti ibridi
Per aumentare ulteriormente l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale, è possibile abbinare una pompa di calore ibrida ai pannelli fotovoltaici. L’energia elettrica generata dai pannelli in modo pulito e gratuito può essere utilizzata per alimentare la pompa di calore, riducendo così i costi operativi e le emissioni di anidride carbonica.
In sostanza un impianto centralizzato ibrido porta con sé una serie di interessanti vantaggi:
- maggiore efficienza energetica perché sfrutta al meglio le fonti di energia disponibili, riducendo i consumi e i costi;
- maggiore comfort perché garantisce una temperatura costante e uniforme in ogni ambiente in inverno e in estate;
- maggiore flessibilità perché si adatta alle condizioni climatiche e alle esigenze del condominio, scegliendo la modalità operativa più conveniente;
- maggiore sostenibilità perché riduce le emissioni di gas serra contribuendo alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici;
- minore usura perché i componenti del sistema sono gestiti al meglio favorendo la maggior durata dell’impianto.