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Oggi è molto importante cercare soluzioni per il comfort abitativo in appartamenti, villette, uffici e negozi tenendo conto dell’efficienza energetica e del controllo dei consumi. In questo senso i climatizzatori a pompa di calore rappresentano un’ottima tecnologia tanto per il riscaldamento invernale quanto per il raffrescamento estivo. La flessibilità di utilizzo e la facilità di installazione, oltre alla rapidità nel raggiungere le temperature desiderate nelle varie stanze sono alcune delle caratteristiche che li rendono una buona scelta per migliorare la qualità della vita in casa.
Versatili e facili da installare
I climatizzatori più versatili possono essere installati in diversi tipi di abitazioni perché offrono tante possibilità di installazione: i monosplit climatizzano una sola stanza per volta e sono perfetti anche in monolocali e in seconde case che hanno un basso fabbisogno energetico; con i multisplit si possono realizzare impianti con diverse unità interne e una sola esterna per spazi con vari ambienti.
Consumi ridotti e buone prestazioni
I climatizzatori moderni a pompa di calore sono eccellenti per efficienza energetica: con un solo kW di energia elettrica possono produrre fino a 4 kW di energia termica in raffrescamento o riscaldamento. In questo modo tengono sotto controllo i consumi elettrici per il riscaldamento in inverno, dando una mano a risparmiare sulle bollette.
GOTHA, THOR e MULTI: tre gamme per tante soluzioni
Immergas è conosciutissima non solo per caldaie e boiler prodotti ormai da 60 anni in Italia ma anche per gli impianti ibridi e full electric che controllano il clima in ogni stagione. Oggi propone tre diverse linee di climatizzatori con una grande varietà di soluzioni: con questa nuova offerta Immergas permette di realizzare interi impianti in full electric con la garanzia di un solo marchio e di un’assistenza competente su tutti gli apparecchi.
La gamma GOTHA in particolare offre di serie due tecnologie molto utili e funzionali: lo ionizzatore integrato e il controllo da remoto tramite app. Entrambe sono disponibili anche sulle gamme THOR e MULTI come optional. Lo ionizzatore migliora la qualità dell’aria interna con l’emissione di ioni negativi che si legano alle particelle sospese come polveri, pollini e batteri, eliminando elementi indesiderati in modo naturale e efficace. Il controllo da remoto con wi-fi attraverso l’applicazione CLIMAsmart, permette di gestire il comfort di casa con estrema facilità, ovunque ci si trovi.
La gamma THOR offre climatizzatori con quattro diverse potenze che variano da 9.000 a 24.000 Btu/h per adattarsi a spazi di dimensioni molto varie tra loro. Con la MULTI si possono invece abbinare fino a cinque unità interne a una sola esterna, con sei diversi modi di installazione: a parete, cassetta, canalizzabile, a pavimento o a soffitto e a console. Oltre alla flessibilità nell’adattarsi a varie configurazioni abitative tutti gli split sono realizzati secondo una linea di design minimale e ben curata che si inserisce in ogni arredamento.
Alto rendimento e vantaggi fiscali
Tutti i climatizzatori Immergas sono progettati per garantire un alto rendimento. Le caratteristiche degli apparecchi consentono di approfittare delle detrazioni fiscali previste dall’ECOBONUS 65%, dal BONUS CASA 50% e dal Conto Temico 2.0. Un ulteriore vantaggio è assicurato dal servizio Credito al Consumo che permette di dilazionare il pagamento perfino in 72 rate. Una serie di benefici tangibili sia in termini di comfort sia di risparmio energetico.
La legge di Bilancio 2024
I bonus permettono di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dall’imposta sul reddito delle società (IRES) una parte delle spese sostenute per i miglioramenti degli immobili in 10 anni: le detrazioni sono calcolate in percentuale sulle spese ammesse dalla legge e variano in base al livello di risparmio energetico ottenuto.
Tra le iniziative confermate ed evolute rispetto agli anni precedenti, spiccano Ecobonus e bonus Casa cioè le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Variazioni consistenti sono invece previste per il cosiddetto Superbonus che nel 2024 è ammesso solo per i condomini e con un’aliquota di detrazione non più del 110% ma del 70%.
L’Ecobonus, conveniente per tutti
Tutti i cittadini che svolgono lavori in edifici su cui possiedono un diritto, possono quindi avere un’agevolazione al 50% o al 65% in base al tipo di interventi. Il 50% riguarda gli interventi di sostituzione per impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione in classe A, per rinnovare gli infissi e installare schermature solari come tende e pergole.
Il 65% si rivolge invece a una quantità di innovazioni che riguardano da una parte l’isolamento termico e dall’altra l’installazione di impianti di climatizzazione che comprendono caldaie a condensazione con termoregolazione evoluta, pompe di calore, impianti ibridi factory made costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione integrate, pannelli solari termici e fotovoltaici, sostituzione integrale o parziale di scaldaacqua e di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.
È da notare che se l’intervento si effettua su parti comuni in un condominio l’aliquota di detrazione arriva al 70% e anche al 75% quando la riqualificazione riguarda il miglioramento della spesa energetica estiva e invernale. Per chi fa anche lavori di riqualificazione antisismica, il bonus può arrivare perfino all’80 o all’85% della spesa sugli edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Limiti massimi di detrazione
Bisogna tenere presente che ogni tipo di intervento, oltre avere diverse percentuali di detraibilità, ha diversi massimali di detrazione. Facciamo alcuni esempi per capire meglio: la riqualificazione energetica globale di un edificio ha un’aliquota del 65% e può arrivare a una detrazione massima di 100.000 euro.
La sostituzione di una vecchia caldaia con una avanzata gode allo stesso modo di un’aliquota del 65% ma la detrazione massima è di 30.000 euro; la detrazione scende però al 50% se nella sostituzione non si includono gli strumenti di termoregolazione avanzata. Proprio per la complessità del tema, conviene quindi affidarsi a professionisti qualificati.
Approfittare degli incentivi, per il portafogli e per l’ambiente
Gli incentivi per il risparmio energetico sono quindi una grande opportunità per migliorare il comfort e la sicurezza delle abitazioni, per ridurre i consumi e le bollette energetiche, per contribuire alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. Approfittarne è dunque senz’altro utile ma bisogna prestare sempre attenzione alle procedure: essenzialmente è necessario effettuare pagamenti tracciabili, conservare i documenti sulle spese e comunicare i lavori effettuati all’Enea (Ente nazionale per l’energia e l’ambiente) sulla piattaforma online, entro 90 giorni dalla fine degli interventi.
Lavorare per un futuro energetico migliore: tutti ne possiamo trarre beneficio
Lo scopo della transizione energetica è garantire un modello energetico più pulito, sicuro e sostenibile che rispetti gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e contrasti i cambiamenti climatici come stabilito dalla comunità internazionale con l’accordo di Parigi del 2015. Una migliore qualità dell’aria potrà portare, inoltre, grandi benefici per la salute e l’ambiente.
Per migliorare il comfort delle nostre abitazioni
Una delle applicazioni più interessanti della transizione energetica riguarda il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni: una quota significativa del consumo energetico domestico. Con tecnologie più evolute è possibile migliorare il comfort termico delle abitazioni, ridurre i costi in bolletta e contribuire alla limitazione delle emissioni nocive seguendo due strade:
– l’uso di fonti rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento più ecologici ed economici con l’utilizzo di pompe di calore, pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici che sfruttano rispettivamente l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria e l’energia del sole.
– migliorare l’efficienza energetica degli edifici con l’isolamento termico, la sostituzione degli infissi, la regolazione degli impianti per ridurre le dispersioni di calore e il consumo di energia migliorando la prestazione energetica delle costruzioni in cui viviamo e lavoriamo.
Queste due strade sono favorite da possibilità di risparmio e incentivi assicurati da detrazioni fiscali, bonus energetici, conto termico e voluti dai governi per aiutare chi sceglie gli interventi di riqualificazione energetica e l’adozione di fonti rinnovabili.
Per un grande obiettivo a favore di tutti
Oltre ai vantaggi ambientali, al maggior comfort nel riscaldamento e nel raffrescamento delle abitazioni, la transizione energetica comporta altri vantaggi che derivano dall’innovazione economica necessaria per questa grande evoluzione. Da una parte la differenziazione delle fonti energetiche aumenta la sicurezza e l’indipendenza energetica dei paesi riducendo la necessità di importazioni e il rischio di sottostare a fluttuazioni dei prezzi delle fonti fossili.
In secondo luogo la transizione energetica contribuisce a creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione legate alla crescita del settore delle energie rinnovabili che richiede investimenti, innovazione, formazione e competenze.
Terzo punto importante è relativo al maggior accesso all’energia garantito a tutte le famiglie e imprese che scelgono di prodursi elettricità in proprio con gli impianti preferiti.
Tutto questo può aiutare soprattutto le aree rurali e isolate dove le reti di distribuzione non arrivano o sono inefficienti, permette di sviluppare la partecipazione attiva dei cittadini che diventano produttori grazie anche alle comunità energetiche.
Fare rete per un futuro energetico più vantaggioso e sostenibile
Per contribuire alla transizione energetica è importante la collaborazione di tutti a partire dalle istituzioni, per passare a imprese, organizzazioni e cittadini. Ognuno può fare la propria parte adottando comportamenti e scelte responsabili e sostenibili per la produzione e il consumo di energia.
In questa ottica ci sono molti gruppi di persone che decidono di unirsi per produrre, condividere e consumare energia pulita e rinnovabile costituendo delle comunità energetiche. In questo modo tra l’altro si riduce la povertà energetica in zone lontane dalla rete di distribuzione e si aumenta l’indipendenza dalle fluttuazioni del mercato.
Tutti noi, in definitiva, possiamo:
– acquistare elettrodomestici con migliore efficienza energetica e apparecchi a basso consumo;
– regolare la temperatura e lo spegnimento di luci e impianti in modo da ridurre il consumo di energia;
– possiamo adottare una mobilità più sostenibile con mezzi pubblici, car pooling, car sharing o scegliendo veicoli elettrici, a basse emissioni.
Ogni nostro gesto quotidiana e ogni scelta di acquisto o investimento nel campo dell’energia può quindi influire sul benessere nostro e degli altri.
Energia sempre più pulita per la qualità dell’aria
Le prospettive sono già ben tracciate soprattutto da noi in Europa. Per vincere la battaglia contro riscaldamento globale e inquinamento ci servono una sempre maggiore differenziazione dell’approvvigionamento energetico e soprattutto l’uso di fonti di energia rinnovabili. Si tratta di un salto tecnologico molto importante che dobbiamo compiere rapidamente ma con equilibrio e attenzione alle conseguenze immediate.
Se è vero che l’evoluzione tecnologica permette di ridurre i consumi di petrolio da oltre un decennio, bisogna calcolare che le richieste di energia complessive crescono sempre. Una cosa è certa: la corsa all’uso delle energie rinnovabili è per fortuna inarrestabile.
Più fotovoltaico per la decarbonizzazione
Dall’Unione Europea negli ultimi anni sono venuti impulsi per favorire i processi di decarbonizzazione e di riduzione dell’inquinamento. Nuove norme e incentivi fiscali spingono per un definitivo processo di abbandono dei combustibili fossili in favore delle fonti rinnovabili, a partire dall’energia gratuita e pulita del sole.
La tecnologia più comune per convertire la luce del sole in energia utilizzabile semplicemente in casa è senza dubbio il fotovoltaico. Pannelli e impianti compaiono infatti sui tetti di un numero sempre maggiore di case. Per legge le nuove costruzioni devono infatti produrre una percentuale consistente del proprio fabbisogno energetico con fonti di energia rinnovabili.
Pannelli di qualità per un investimento sicuro
Per adattarsi alle tante differenti situazioni, i produttori offrono pacchetti di varie misure e potenze, dotati di inverter e opzionalmente di batterie di accumulo, alcuni anche con sistemi di ricarica per auto elettriche e spesso di app di controllo. Vediamo qui di seguito quali sono le caratteristiche dei pacchetti più performanti.
Prima di tutto è opportuno scegliere pannelli fatti con silicio monocristallino: sfruttano meglio la luce durante la giornata e sono in genere più efficienti, cioè producono più energia elettrica a parità di superficie. I pannelli di qualità hanno in più garanzie molto lunghe e di solito assicurano una resa dell’85% anche dopo 25 anni di utilizzo! Un fattore determinante per un buon investimento.
Ottimizzatori inverter e caricabatterie. Il fotovoltaico che ci aiuta davvero
Un altro elemento importante sono i cosiddetti ottimizzatori che permettono di migliorare la resa dell’impianto fino al 25% nel caso in cui alcuni pannelli siano a rischio di ombreggiamento temporaneo a causa di un albero o di un edificio vicino. Non bisogna trascurare nemmeno la qualità costruttiva: Immergas, per fare un esempio, propone pannelli con tecnologia Multi-Bus-Bar (MBB) che riduce le perdite del sistema e permette di catturare più luce.
Ovviamente il pannello non è tutto. Un altro componente importante è anche l’inverter che gestisce i flussi di energia in arrivo da pannelli, rete ed eventuali batterie di accumulo. E bisogna tenere conto che alcuni inverter permettono al sistema di funzionare anche in caso di black out: un vantaggio non da poco. Con la diffusione delle auto e di altri veicoli elettrici può essere interessante dotarsi di sistemi di ricarica che forniscono elettricità alla macchina di notte attingendo alle batterie di accumulo.
Batterie di accumulo e autoconsumo
Le batterie per il fotovoltaico possono essere di varie dimensioni e si combinano utilmente per ottenere la scorta di energia più adatta all’abitazione e alle abitudini familiari. Le batterie inoltre consentono di aumentare notevolmente l’autoconsumo: la modalità più conveniente per l’uso dell’energia che viene dall’impianto fotovoltaico. Senza batterie, infatti, si usa solo l’energia istantanea prodotta dai pannelli nelle ore più soleggiate della giornata. L’elettricità non utilizzata viene invece immessa in rete: da una parte favorisce senz’altro la riduzione complessiva dell’uso di fonti energetiche fossili, dall’altra viene pagata una cifra piuttosto bassa dal gestore.
Se invece l’energia si accumula e si conserva in batterie, diventa disponibile anche di notte. Dotarsi di un impianto fotovoltaico richiede quindi una riflessione importante su obiettivi e necessità, ma può dare grandissime soddisfazioni nel breve, nel medio e nel lungo periodo sia per quanto riguarda il risparmio e la resa dell’investimento, sia per il contributo allo sviluppo di un mercato energetico ecocompatibile.
Da caldaia a caldaia, con in più la condensazione
Spesso le caldaie più vecchie non sono dotate della tecnologia, oggi praticamente obbligatoria, della condensazione: un processo semplice ed efficace che non tutti ancora conoscono. Mentre dalla canna fumaria di una caldaia a tecnologia tradizionale escono fumi caldi, da una caldaia a condensazione escono invece fumi tiepidi o addirittura freddi. In pratica, grazie a uno scambiatore, il caldo che si disperderebbe inutilmente nell’aria viene recuperato attraverso il processo di condensazione ed è usato per riscaldare l’acqua calda sanitaria e quella dei termosifoni. Basta questo passaggio tecnologico per risparmiare fino a un terzo del gas con un effetto immediato sulla bolletta: dal giorno dopo la sostituzione i consumi sono subito decisamente più bassi.
Guardare avanti con l’Hydrogen Ready
Ancora non se ne parla tanto ma diverse aziende considerano l’idrogeno come un combustibile interessante perché allo stato gassoso può essere aggiunto in varie miscele ottenendo risultati molto incoraggianti. Per cominciare, quando si brucia l’idrogeno si ottiene un potere calorico più elevato rispetto alla combustione del gas, quindi ne serve meno per ottenere gli stessi risultati nel riscaldamento. In secondo luogo – molto importante oggi per la salute dell’ambiente – l’idrogeno non produce gas serra. Per questi ottimi motivi, scegliere una caldaia Hydrogen Ready come la VICTRIX SUPERIOR di Immergas può essere non solo conveniente subito grazie alla tecnologia a condensazione, ma anche lungimirante per sviluppi futuri.
Sistemi ibridi, un passo in avanti nel risparmio
Una tecnologia sempre più utilizzata per climatizzare casa senza bruciare metano è la pompa di calore. La soluzione tecnica è molto efficace perché sfrutta l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per trasformarla in freddo o in caldo secondo le stagioni. Il processo è efficiente perché richiede solo 1 kW di potenza elettrica per restituirne circa 4 in energia termica. Questa brillante soluzione ha qualche limite nelle zone con climi invernali particolarmente rigidi, in montagna e in situazioni in cui l’acqua che arriva nei tubi è molto fredda. Per questo motivo, Immergas in particolare propone le cosiddette soluzioni ibride come la MAGIS COMBO: un apparecchio capace di riscaldare casa anche in presenza di impianto a termosifoni, utilissimo proprio quando si sostituisce una caldaia obsoleta in una abitazione che non possiede ad esempio il riscaldamento a pavimento. In un ibrido, la pompa di calore è abbinata a un generatore a gas che entra in funzione solo quando le condizioni lo richiedono. Un gestore di sistema elettronico valuta di momento in momento la fonte di energia più conveniente utilizzando il gas solo in caso di molto freddo o quando si fanno più docce nello stesso tempo in più bagni.
Fotovoltaico, solare termico e vantaggi fiscali
Ogni pompa di calore ha bisogno di elettricità per funzionare. E se anche questa energia fosse gratuita? Nel momento in cui si pensa a installare una pompa di calore in sostituzione di una vecchia caldaia, è una buona idea considerare l’opportunità di sistemare sul tetto pannelli fotovoltaici e solari termici. I primi producono appunto energia elettrica gratuita che può essere usata per tante funzioni in casa soprattutto se si prevedono batterie di accumulo. Con i pannelli solari termici si può invece raccogliere il calore del sole e dare un sostanzioso contributo a qualsiasi apparecchio per il riscaldamento. Un altro aiuto molto importante per l’economia della ristrutturazione dell’impianto termoidraulico viene dalle agevolazioni fiscali. L’acquisto e l’installazione di pompe di calore, ibridi, pannelli fotovoltaici e solari termici sono favoriti dagli incentivi: Ecobonus, Bonus Casa e Conto Termico 2.0. Questi contributi statali, permettono di risparmiare il 50 o il 65% di spesa attraverso le detrazioni fiscali. In questo modo la sostituzione di una vecchia caldaia ha certamente un peso economico molto inferiore.
Che cosa sono le comunità energetiche?
Le tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili si sviluppano rapidamente e consentono sempre più di realizzare impianti che rispondono alle necessità di abitazioni, negozi, pubbliche amministrazioni, attività artigianali, piccole e medie imprese. Quando più soggetti si uniscono per mettere in comune gli impianti o per gestirne insieme uno costruito su misura per le loro necessità, può nascere una comunità energetica. Una comunità energetica può essere un’associazione di cittadini, di commercianti, di artigiani, di amministratori o imprenditori che di solito prende la forma di società, associazione senza scopo di lucro oppure di cooperativa. Lo scopo è sempre lo stesso: produrre, scambiare e consumare energia realizzata a livello locale con fonti rinnovabili.
Come si formano le comunità energetiche?
L’unione tra interessi economici comuni e attenzione verso l’ambiente fa incontrare nelle comunità energetiche persone e aziende interessate ad utilizzare l’energia del sole, del vento e dell’acqua per abbattere il consumo di fonti di energia fossili (gas e petrolio). Allo stesso tempo, questi propositi contribuiscono all’aumento dell’efficienza energetica, in quanto adottano soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale.L’esempio tipico di comunità energetica è quello di un condominio che unisce le forze per impiantare pannelli fotovoltaici sul tetto e ottiene così energia per le unità abitative a prezzi migliori con l’energia gratuita e pulita del sole.
Altri esempi possono venire da cordate di aziende che vogliono migliorare la loro competitività abbattendo i costi energetici, oppure da pubbliche amministrazioni che individuano nella riduzione delle emissioni nocive un obiettivo primario, creando inoltre nuovi posti di lavoro a livello locale.
Le comunità energetiche permettono dunque di affrontare sfide di dimensioni globali partendo da esigenze locali.
Contrasto al cambiamento climatico, riduzione della dipendenza da gas e petrolio, eliminazione della ineguaglianza energetica sono punti fondamentali per lo sviluppo sano ed equilibrato dell’economia del futuro. In più le comunità energetiche favoriscono modi di produrre e utilizzare energia che valorizzano l’autonomia, la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini nelle comunità locali, oltre a promuovere comportamenti virtuosi.
Incentivi per le comunità energetiche
Un impianto fotovoltaico può beneficiare della detrazione fiscale del 50% grazie all’Ecobonus. L’eventuale energia prodotta in eccesso viene pagata circa 50 € ogni Megawattora. Tutte le tariffe incentivanti sono assicurate dal Ministero dello Sviluppo Economico, fisse per 20 anni: valgono 100€/MWh per l’autoconsumo collettivo e 110€/MWh per le comunità energetiche.
Le comunità energetiche si vedono inoltre restituire 9 €/MWh per i costi non sostenuti nella gestione del sistema elettrico dato che l’energia condivisa dalla comunità energetica non passa nella rete di distribuzione nazionale.
Come l’indotto dell’energia si interessa al fenomeno
Lo sviluppo delle comunità energetiche ha reso possibile un spinta decisa verso il miglioramento tecnologico e un ampliamento dei business nel settore da parte dei player dell’energia. Cresce infatti la richiesta di impianti di produzione energetica più evoluti: dai pannelli fotovoltaici alle batterie di accumulo, mentre si rivelano sempre più fondamentali i sistemi digitali e l’uso dell’intelligenza artificiale per gestire la produzione.
I sistemi digitali più avanzati migliorano le performance degli impianti e aiutano gli energy manager a valutare i comportamenti dei singoli nelle comunità, calcolano gli incentivi e la ridistribuzione delle quote dei partecipanti in base al loro contributo alla comunità. Con l’intelligenza artificiale si possono anche prevedere in maniera puntuale i consumi e ottimizzare la pianificazione delle risorse energetiche disponibili.
I produttori di impianti termici al centro dell’innovazione
Le aziende che realizzano caldaie e impianti sono coinvolte nella realizzazione di sistemi più evoluti e possono anzi partecipare attivamente ai progetti delle comunità come partner tecnologici. Il vantaggio è reciproco: alle comunità arrivano soluzioni più avanzate, alle aziende giungono stimoli per produrre di più e meglio. Inoltre, quella delle comunità energetiche è un’opportunità per realizzare impianti di dimensioni superiori rispetto alla norma.
Una struttura come ImmerEnergy (la divisione specializzata in fotovoltaico – chiavi in mano – di Immergas) è già pronta e attiva nella costruzione di impianti che permettono grandi rese, affidabilità e una serie di servizi come la pulizia periodica o il monitoraggio a distanza. La scelta dei materiali, la disposizione accurata, la cura dei dettagli tecnici e amministrativi, i servizi di manutenzione sono appunto alcune delle caratteristiche installative che migliorano la resa degli impianti e permettono risultati superiori.
Biomassa, la materia prima
Le caldaie a pellet funzionano bruciando prodotti che si ricavano dalla lavorazione del legno: il cippato (si tratta di legno ridotto in piccoli frammenti dalla cippatrice a partire da tronchi e ramaglie) e appunto i pellet. Sono piccoli addensati di materiali lignei trasformati in cilindretti di una lunghezza che arriva al massimo a 3 cm. Il grosso vantaggio del pellet è che può essere ricavato da segatura e avanzi di lavorazione di falegnameria. In questo modo gli scarti vengono riutilizzati come combustibile, senza sprechi.
Per essere sicuri di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente è importante bruciare nelle stufe solo pellet a certificazione A1. La certificazione assicura infatti una percentuale molto bassa di ceneri (al massimo lo 0,7%) e pochissima polvere. Il pellet A1 come abbiamo detto può essere prodotto sia con scarti di lavorazione del legno ma anche con tronchi caduti o da quegli alberi debilitati che si tagliano quando si fa la manutenzione dei boschi.
Tutta la biomassa ottenuta in questi processi andrebbe sprecata se non fosse utilizzata per i pellet. Inoltre, se pensiamo a quanta anidride carbonica si immette in atmosfera durante la combustione di una data quantità di pellet, essa corrisponde all’incirca alla stessa quantità di CO₂ che è stata assorbita dagli alberi durante il ciclo della loro vita. Un processo che necessita di tempo per rinnovarsi ma somma zero. Appunto per la velocità con cui i vegetali ricrescono dopo essere stati usati come combustibile le biomasse sono talvolta considerate fonti di energia parzialmente rinnovabili. In ogni caso sono una validissima alternativa alla produzione energetica da fonti fossili e con un impatto ambientale sempre molto contenuto.
Le caldaie a pellet: conta la qualità
Fatte le giuste distinzioni per capire quali sono i migliori combustibili, passiamo alle caldaie vere e proprie. Le caldaie a pellet che danno più garanzie e più resa sono quelle ad alta efficienza. Esse impiegano meno combustibile per dare più calore con consumi ridotti. Le migliori appartengono di solito alla classe 5 EN 303-5 per quanto riguarda il rendimento termico. La classe 4 è la più avanzata per quanto riguarda le basse emissioni nocive.
Alcune caldaie a pellet in più, sono concepite per essere abbinate ad altre tecnologie: pannelli solari termici, pompe di calore con le quali formare impianti che sfruttano le energie rinnovabili al massimo.
Le detrazioni: Ecobonus e Conto Termico 2.0
Grazie al basso impatto ambientale, le caldaie a pellet di classe 5 possono beneficiare di detrazioni e incentivi. Chi sostituisce una vecchia caldaia a pellet con una di ultima generazione può approfittare infatti dell’Ecobonus al 50% o del Conto Termico 2.0. Le caldaie a pellet sono in effetti apparecchi che funzionano in modo molto simile alle caldaie tradizionali ma grazie a una serie di miglioramenti tecnici che ne hanno aumentato di molto l’efficienza energetica, sono molto utili per la riduzione delle emissioni nocive e per l’affrancamento dalle fonti di energia fossili.
Dimensioni contenute e manutenzione facile
Tra le varie soluzioni disponibili sul mercato, l’italiana Immergas propone caldaie a pellet serie Luxor in 5 diverse potenze, tutte con dimensioni piuttosto contenute. Prima di acquistarle è importante tenere in considerazione che le caldaie a pellet devono essere manutenute periodicamente e svuotate dalla cenere: per questo l’accesso ai componenti per la pulizia deve essere facile. Un altro elemento importate è lo sportello di caricamento che nelle caldaie Immergas è protetto da una griglia. Mentre il serbatoio di pellet, incorporato, assicura fino a 56 ore di autonomia.
Tutti gli apparecchi di questo tipo devono essere collocati in un locale tecnico dove si può posizionare anche un accumulo d’acqua calda (boiler) per stoccare l’energia termica e averne sempre a sufficienza per tante docce e per far fronte a giornate di freddo intenso.
Diminuire i consumi, sostituire la caldaia, sfruttare gli incentivi
Parlare di risparmio oggi è importantissimo per tutti soprattutto nella climatizzazione di casa, ma i modi di risparmiare sono tanti.
Il primo risparmio sta nel diminuire i consumi del nostro impianto: in pratica bisogna evitare di superare i 19 gradi in casa in inverno e limitare il livello di raffrescamento in estate. Con cronotermostati, controlli della temperatura e nuove tecnologie possiamo avere ottimi risultati senza perdere comfort in casa.
Un secondo modo di risparmiare viene dalla sostituzione di una vecchia caldaia con una a condensazione. In questo caso la diminuzione dei consumi è netta: si arriva a bruciare fino al 30% in meno di gas con impianti a bassa temperatura.
Un altro risparmio molto importante può venire dall’uso di impianti solari termici o fotovoltaici che trasformano l’energia gratuita del sole in acqua calda o energia elettrica.
L’ultimo risparmio – molto consistente – viene dagli incentivi statali. Chi punta a una evoluzione dell’impianto termico è premiato dalla normativa attraverso la possibilità di detrarre dalle tasse il 50% (Bonus casa) o addirittura il 65% (Ecobonus) delle spese effettuate per l’acquisto e anche l’installazione di apparecchi per la climatizzazione domestica.
Rateizzazione. Anche questo è un grosso risparmio
È interessante notare che l’acquisto a rate di apparecchi evoluti per rinnovare l’impianto di casa permette a tutti gli effetti un risparmio ulteriore. Se una vecchia caldaia consuma troppo, acquistare una soluzione avanzata consente di abbassare subito il prezzo delle bollette mentre il pagamento si dilaziona nel tempo. Per fare un esempio, gli installatori convenzionati grazie all’accordo tra IMMERGAS e Deutsche Bank Easy possono proporre una rateizzazione fino a 60 rate. In pratica, si inizia a risparmiare immediatamente mentre il pagamento è dilazionato fino a 5 anni!
Nuove tecnologie per riscaldare e raffrescare, le pompe di calore
In fatto di risparmio, è fondamentale il passaggio alle tecnologie che sfruttano le energie alternative, rinnovabili e gratuite. Gli apparecchi più efficienti in questo senso sono le pompe di calore: sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per riscaldare in inverno e in più permettono di raffrescare in estate.
Le pompe di calore funzionano con l’elettricità ma il vantaggio energetico è notevole: un watt di energia elettrica speso per azionare la pompa di calore, rende infatti circa 4 watt in energia termica. In più, dato che molte pompe di calore funzionano anche per produrre aria fresca, il risparmio è anche nel momento della costruzione dell’impianto: con una sola installazione si hanno due diversi e comodissimi risultati.
Tecnologia a condensazione e soluzioni ibride
Del vantaggio di sostituire una caldaia vecchia con una a condensazione abbiamo detto: i consumi si possono abbassare di un terzo. Quello che è meno conosciuto è che i generatori a condensazione fanno parte di quelle che vengono definite “pompe di calore ibride”. Si tratta di apparecchi che uniscono i vantaggi della pompa di calore con le certezze di una caldaia.
A volte si tratta di sistemi che possono perfino lavorare con impianti a termosifoni come nel caso della Magis Combo o Victrix Hybrid sempre di Immergas. Nei luoghi dove gli inverni sono particolarmente rigidi o in abitazioni che hanno più bagni e magari anche l’idromassaggio, avere una scorta di potenza in più per scaldare l’acqua calda sanitaria o l’acqua dei termosifoni è importante. Il cuore delle soluzioni ibride è una elettronica di gestione che sceglie automaticamente, in ogni istante, quando è il momento di azionare il generatore a gas per limitare sia i consumi sia le emissioni nocive. In questo modo il vostro impianto è pronto ad affrontare le condizioni climatiche più impegnative sfruttando al meglio le rinnovabili.
Un risparmio per l’ambiente: meno inquinamento
Quando si parla di risparmio ci si concentra soprattutto sulle questioni economiche, ma se si guarda al tema nel suo complesso sappiamo benissimo che la qualità della nostra vita dipende e dipenderà sempre più da quanto riusciremo a limitare le emissioni nocive. In questo senso bisogna sapere che ogni combustione produce da un lato gas serra come l’anidride carbonica, dall’altro ossidi di azoto inquinanti. Non è quindi per nulla secondario considerare le energie rinnovabili come un grandissimo risparmio in fatto di inquinamento. Rinnovando quindi l’impianto di casa diamo un nostro personale e importante contributo alla riduzione delle emissioni nocive: una questione veramente centrale per la nostra salute e il nostro futuro.
Lo sappiamo, se potessimo sfruttare di più le energie della natura a partire da quella del sole, potremmo fare a meno di centrali termoelettriche di ogni tipo. Mai come in questo periodo ci rendiamo conto di come siano determinanti le scelte tecnologiche per garantire un futuro migliore al pianeta e alle prossime generazioni. Per questo è importante considerare quali sono le possibilità che abbiamo fin da subito per usare il più possibile le energie rinnovabili.
Solare termico, solare fotovoltaico
I sistemi più diffusi per convertire l’energia solare in energia termica o elettrica, sono appunto basati sull’uso di pannelli solari termici e fotovoltaici. I primi sfruttano un liquido termovettore (che trasporta calore) per raccogliere il caldo del sole e spostarlo all’interno di un accumulo d’acqua: in pratica il boiler che molti di noi hanno in casa.
La semplicità efficiente dei pannelli solari termici
All’interno dei pannelli solari termici è presente un circuito in cui il liquido termovettore si scalda alla luce del sole. Quando raggiunge il massimo calore, entra in una seconda serpentina che ha il compito di riscaldare l’acqua del serbatoio d’accumulo. Una volta che il liquido ha terminato il suo compito, torna al pannello solare per riscaldarsi ancora e ricominciare il proprio ciclo.
Bastano pochi metri quadrati di pannelli solari termici per avere un forte contributo al risparmio.
Fotovoltaico, l’elettricità gratuita e pulita
Per trasformare l’energia del sole in elettricità il sistema è più complesso: servono sottili lastre di silicio opportunamente trattate in modo che liberino elettroni quando colpite dai fotoni emessi dalla luce solare. L’insieme di tante piccole celle fotovoltaiche formano i pannelli che vengono poi fissati su una base di sostegno, protetti con una lastra di vetro e chiusi con una cornice di alluminio. L’energia ricavabile da questi pannelli è a corrente continua che passa subito attraverso un inverter che la trasforma in corrente alternata per essere così utilizzata direttamente dagli elettrodomestici di casa.
I principali vantaggi e limiti dell’energia solare
Il vantaggio più evidente dei pannelli solari termici e fotovoltaici è che riescono a utilizzare l’energia naturale e gratuita del sole in modo diretto. Dal momento in cui vengono installati iniziano subito a produrre energia. I pannelli solari termici, in più, hanno bisogno di uno spazio relativamente piccolo: possono bastare pochi metri quadrati. Invece, per dare alla casa la stessa energia del contatore (3 kW) servono circa 20 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. In ogni caso, gli investimenti necessari si ammortizzano rapidamente e con i vantaggi fiscali si rientra dalle spese ancora più velocemente.
Quanto e su quali spese si può risparmiare?
L’energia termica ottenuta grazie ai pannelli solari come abbiamo visto, viene sfruttata dal boiler di casa garantendo acqua calda per la doccia o per il riscaldamento.
La resa dipende ovviamente da diversi fattori tra i quali:
– La disposizione dei pannelli stessi (devono essere ben esposti a sud senza ombre che li coprano e con un’inclinazione che vada dai 30 ai 45 gradi)
– La zona geografica dell’abitazione: il sole del Mezzogiorno d’Italia è naturalmente la migliore garanzia di ottenere ottimi risultati in termini energetici. Si può calcolare infatti quasi un terzo in più di energia solare accumulabile in Sicilia rispetto all’Alto Adige. Nelle migliori condizioni si stima un risparmio addirittura fino al 75% per la produzione di acqua calda sanitaria.
Anche per i pannelli fotovoltaici la posizione geografica ha grande influenza sulla resa.
L’elettricità prodotta si usa per diversi scopi come ad esempio far funzionare le pompe di calore che riscaldano la casa e la raffrescano in estate, e per ricaricare un’auto elettrica.
La soluzione ottimale, però, è accumulare l’energia elettrica raccolta dall’impianto durante il giorno grazie alle batterie di accumulo, per utilizzarla in qualsiasi momento della giornata.
Installazione e messa in opera
Alcune aziende come l’italiana Immergas, propongono pacchetti solari completi particolarmente efficienti e ben dimensionati per un’installazione rapida. Per quanto riguarda i pannelli solari termici la gamma Immergas presenta pacchetti per la produzione di acqua calda sanitaria a circolazione naturale, a circolazione forzata e a circolazione forzata combinati per acqua calda sanitaria e riscaldamento. Il lavoro dei tecnici è semplificato dal fatto che nei pacchetti si trovano tutte le componenti necessarie per l’installazione.
Ridurre l’impatto ambientale, aumentare la comodità
L’obiettivo più importante per tutti noi, la decarbonizzazione: il processo indicato dalle autorità dell’Unione Europea per abbassare il consumo delle fonti di energia fossili e affidarsi sempre più alle fonti di energie rinnovabili. Meno petrolio e meno gas per avere aria più respirabile per tutti.
L’eccezionale incentivo del Superbonus 110% va in questa direzione perché è stato pensato proprio per stimolare al massimo la ristrutturazione degli edifici meno avanzati che disperdono più energia e consumano troppo. Infatti, tutte le ristrutturazioni che vogliono approfittare del Superbonus devono ottenere un guadagno di almeno due punti nella scala delle classi energetiche. Ad esempio possono passare da F a D o da D a B; tutto questo con un grandissimo risparmio di energia per gli inquilini. È importante però che i privati partano rapidamente alla realizzazione degli adeguamenti negli edifici monofamiliari perché bisognerà aver svolto almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022 per poter sfruttare l’occasione del Superbonus 110%. Trovate maggiori informazioni su immergas.com.
Lavori trainanti, impianti di climatizzazione, pompe di calore
Tra i lavori trainanti, quelli cioè che per legge sono i più importanti per ottenere questi risultati, c’è la sostituzione degli impianti che servono al riscaldamento, alla produzione di acqua calda sanitaria e al raffrescamento in estate. Aggiornare un impianto termico governato da una vecchia e poco efficiente caldaia può quindi migliorare non solo la classe energetica ma anche il comfort abitativo. Gli impianti ibridi e in sola pompa di calore di Immergas permettono infatti di realizzare impianti molto efficienti e di aumentare di conseguenza anche il valore degli immobili perché più richiesti sul mercato. Al centro degli impianti termici ibridi o dei cosiddetti “no gas” ci sono le pompe di calore: apparecchi che sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per dare calore o fresco secondo le stagioni.
MAGIS COMBO: le pompe di calore per sostituire le caldaie
La serie MAGIS COMBO di Immergas è formata da pompe di calore ibride aria-acqua monofase diverse per potenza. Oltre a riscaldare e raffrescare casa hanno caratteristiche particolari che permettono l’installazione in abitazioni da ristrutturare senza dover sostituire anche i termosifoni. Le MAGIS COMBO lavorare anche a 80° di temperatura massima e possono perciò sostituire vecchie caldaie senza eccessive complessità installative. In più, l’unità motocondensante esterna di MAGIS COMBO è di dimensioni compatte e può essere collocata facilmente in spazi ridotti.
Generatore a gas e energia rinnovabile, insieme negli ibridi
Le pompe di calore ibride di Immergas combinano due tecnologie per ottenere i migliori risultati di comfort in ogni situazione, infatti sono abbinate a un generatore a gas a condensazione. La caldaia è predisposta per entrare in funzione automaticamente quando la centralina elettronica stabilisce che il gas è più conveniente: di solito quando le temperature esterne diventano molto rigide o le richieste di acqua calda sanitaria sono abbondanti per fare più docce anche contemporaneamente.
Per aiutare la produzione di acqua calda, le MAGIS COMBO sono già predisposte per essere abbinate facilmente a pannelli solari termici che danno un notevole contributo e riducono il consumo di gas. D’altra parte, per far funzionare la pompa di calore senza pesare sulla bolletta elettrica si possono installare i pannelli fotovoltaici che sfruttano allo stesso modo l’energia gratuita del sole.
In sola pompa di calore, niente gas
In aree geografiche non troppo fredde si possono realizzare impianti del tutto indipendenti dalla rete del gas. Con apparecchi come TRIO PACK ELECTRIC, si può infatti riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria solo con la pompa di calore, possibilmente alimentata da pannelli fotovoltaici. La pompa di calore infatti è già predisposta per il collegamento anche ai pannelli solari termici mentre il boiler da 160 litri è un accumulo di energia termica utile per avere una risposta pronta per ogni esigenza durante tutta la giornata.
Sfruttare l’energia del sole con il fotovoltaico
Proprio per favorire questo passaggio all’energia rinnovabile, Immergas propone tre pacchetti fotovoltaici particolarmente efficaci e adatti a ogni tipo di abitazione. Il pacchetto START offre costi contenuti e semplicità di installazione offrendo anche soluzioni opzionali come i pannelli a lunga durata e l’app per monitorare le prestazioni dell’impianto. Con il pacchetto SMART l’impianto interagisce con l’abitazione in modo intelligente, dà cioè elettricità a elettrodomestici e dispositivi quando c’è energia in esubero per aumentare il comfort. In più, con l’inverter, può ricaricare un veicolo elettrico fino a 2,5 volte più velocemente rispetto ai caricabatteria tradizionali.
Il problema principale dell’energia ricavata dal fotovoltaico è ovviamente la notte. Il sistema STORAGE di Immergas offre però batterie di accumulo da 5 a 16 kWh, che restituiscono alla casa l’energia raccolta durante il giorno, quando serve di più. Pannelli, inverter, ottimizzatori solari, quadro elettrico, batteria, app di monitoraggio… tutto è di serie. In più si può avere anche il sistema che interagisce con l’impianto di climatizzazione e con l’Ev-Charger per la ricarica delle auto elettriche.