Le armi per difenderci dal caro energia ci sono e sono in continuo sviluppo. Non solo, proprio per favorire il cambiamento in favore di tecnologie più avanzate, esistono oggi vantaggi fiscali molto interessanti che permettono di ridurre le spese anche del 65%, manodopera compresa. Le informazioni in proposito sono tante ma in questo articolo vogliamo mettere in ordine alcuni elementi tecnici per poter prendere decisioni ponderate su che cosa è possibile fare individualmente per abbattere i consumi e – particolare non da poco – ridurre le emissioni nocive del nostro impianto termoidraulico di riscaldamento e raffrescamento estivo.

Energie rinnovabili e sostenibilità ambientale

Il punto essenziale è ridurre la dipendenza dalle fonti di energia fossili per risparmiare, abbattere le emissioni inquinanti e gas serra, usare sempre meno petrolio, GPL, gas metano. L’alternativa sono le energie naturali, le cosiddette rinnovabili: il sole, il vento, le maree ma anche l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria.

Pompe di calore ed energia termica

Le pompe di calore sfruttano appunto l’energia dell’aria esterna per “convertirla”, secondo le stagioni, in caldo o fresco. Per avere un esempio evidente a tutti si fa spesso riferimento al frigorifero che “estrae” calore dall’interno dell’elettrodomestico e lo disperde all’esterno. Le pompe di calore lavorano più o meno allo stesso modo in estate ma invertono il processo in inverno quando si vuole invece riscaldare l’interno di casa. Immergas propone una quantità di soluzioni capaci di climatizzare al meglio anche appartamenti di grande metratura, di far salire la classe energetica degli edifici e quindi anche il loro valore di mercato.

Pompa di calore e caldaia insieme: ecco l’ibrido

Se le pompe di calore classiche ottengono ottimi risultati soprattutto in zone dove il freddo invernale non è troppo pungente, con le pompe di calore ibride si affrontano le richieste di energia più impegnative senza problemi. Questi apparecchi lavorano infatti accoppiati a caldaie sempre pronte a intervenire in caso di necessità. La centralina elettronica decide di volta in volta qual è la fonte di energia più conveniente per sprecare il meno possibile e avere il massimo comfort. VICTRIX HYBRID è appunto una pompa di calore ibrida che sostituisce facilmente una vecchia caldaia senza interventi invasivi anche in appartamenti con i termosifoni e fornisce solo riscaldamento per chi ha già un impianto di condizionamento estivo.

L’energia del sole è sempre disponibile

Per il loro funzionamento le pompe di calore richiedono elettricità, ma per ogni watt elettrico che la pompa di calore usa si ottengono dai 3 ai 5 watt in energia termica con un vantaggio evidente. Per rendere ancora più vantaggioso l’uso delle pompe di calore si può ricavare l’elettricità dal sole attraverso i pannelli fotovoltaici. Le proposte Immergas nel settore fotovoltaico sono formate da pacchetti ben calibrati, con una grande varietà di soluzioni sia per la potenza sia per le diverse capacità di stoccare energia in comode batterie di accumulo.

Il piacere di vivere bene in casa propria

Uno degli elementi più oggettivi per valutare il comfort abitativo è la gestione della temperatura. Non si tratta solo di raffrescare o scaldare gli ambienti ma di gestire bene nel complesso l’atmosfera domestica: a volte capita infatti di avere freddo in inverno anche se il termometro di casa indica 20 gradi, altre volte si trovano pavimenti gelidi in case dove i termosifoni lavorano a pieno regime. Al contrario in estate l’aria fresca in certi appartamenti sembra non circolare mai abbastanza bene o non essere sufficiente. In definitiva, molto dipende dagli impianti termoidraulici e di climatizzazione ma anche dal modo in cui l’aria alla giusta temperatura si diffonde nelle varie stanze.

Bassa temperatura e alte performance

Nelle ristrutturazioni oggi si possono realizzare ottime soluzioni anche mantenendo i vecchi termosifoni, ma il riscaldamento a pavimento e la distribuzione dell’aria a ventilconvettori possono ottenere risultati superiori. Garantiscono una migliore diffusione della temperatura, più omogenea, e una riduzione decisa delle spese perché permettono a impianti ibridi, integrati e in sola pompa di calore, di lavorare con una temperatura di mandata che in generale non va oltre i 50°. Negli impianti a termosifoni bisogna invece arrivare ad esempio a 70° consumando più gas. Inoltre, i ventilconvettori creano flussi d’aria fresca (o calda) che raggiungono temperature confortevoli in breve tempo e in maniera omogenea. I filtri ben puliti aiutano anche a ridurre la diffusione di polveri o muffe.

HYDRO. Perfetti per le nuove tecnologie

I ventilconvettori idronici Immergas son stati creati appunto per accompagnarsi a sistemi ibridi, integrati o in sola pompa di calore. Possono essere installati in alternativa ai tradizionali radiatori o ai pannelli radianti per raffrescare perfettamente in estate e riscaldare rapidamente in inverno.

Gli split HYDRO 3 e 4 hanno un design essenziale e curato per adattarsi agli arredamenti di ogni tipo, in ogni ambiente, con grande flessibilità. La regolazione del ventilatore è a 3 velocità e i deflettori d’aria sono direzionabili in orizzontale e verticale. Dotati di telecomando, sono realizzati in materiali molto resistenti all’invecchiamento.

Ancora più discreti esteticamente sono i ventilconvettori da incasso HYDRO IN. Sono molto sottili, possono essere installati a parete, a soffitto e in controsoffitto: l’ideale per un design rigoroso e pulito. Anche i ventilconvettori “floor standing” HYDRO FS sono poco profondi (15 cm) e permettono l’installazione a filo pavimento. Hanno un’estetica elegante, molto apprezzata negli edifici commerciali e di grande metratura. Dato che il comfort deriva anche dalla silenziosità, soprattutto di notte, tutti i ventilconvettori Immergas emettono un rumore appena percettibile e si possono posizionare tranquillamente anche in camera da letto.

Pompa di calore, il benessere è ecocompatibile

Più si riescono a sfruttare le energie rinnovabili, meno si producono emissioni nocive. Anche questo è un elemento che dà comfort abitativo: intanto per la soddisfazione di non contribuire a inquinamento e riscaldamento globale e, più concretamente, perché non si spende per bruciare gas sempre più costoso.

Le pompe di calore ibride Immergas come MAGIS COMBO, ad esempio, comprendono sì un generatore a gas, ma la sua funzione è limitata ai momenti in cui sono necessarie grandi quantità di acqua calda sanitaria per fare più docce oppure quando il clima invernale si fa davvero rigido. Solo allora la centralina elettronica decide che conviene usare il gas.

D’altra parte, se si considera che tutte le pompe di calore Immergas sono al 100% compatibili con i pannelli fotovoltaici, si capisce che l’energia necessaria a raffrescamento e riscaldamento può derivare per la massima parte dal sole. Infatti, se si scelgono le soluzioni STORAGE Immergas, i pannelli fotovoltaici sono abbinati a batterie di accumulo che possono contenere addirittura 30 kWh! Così l’energia solare gratuita è disponibile anche la notte. Per aumentare ancora il comfort e il risparmio, le configurazioni STORAGE comprendono un inverter studiato per ricaricare le auto elettriche ad alta velocità.

Un impianto termico oggi non si occupa più semplicemente di alzare la temperatura di termosifoni e acqua calda sanitaria, è ormai una centrale di gestione dell’energia che produce benessere per tutta l’abitazione in modo equilibrato, economico ed ecocompatibile.

La definizione di impronta ecologica

Quanti ettari di bosco, di prati o di mare libero sono necessari per ricostituire le risorse naturali che consumiamo e per riassorbire i rifiuti che produciamo? Ecco un’immagine chiara per capire che cosa significa impronta ecologica. Più specificamente si tratta di un indicatore di sostenibilità che aiuta a capire quanto impatto hanno sulle risorse naturali del pianeta, lo stile di vita e le abitudini di consumo energetico dei suoi abitanti. Definire l’impronta ecologica implica però una serie di calcoli matematici complessi che permettono di stabilire quanti ettari di suolo non edificato occorrono ad esempio per riassorbire l’immissione in atmosfera di anidride carbonica (CO₂) il gas serra che da solo provoca gran parte del riscaldamento globale.

Spesso pensiamo che siano quasi esclusivamente le fonti energetiche più inquinanti a incidere negativamente sul nostro ambiente, ma basta riflettere per un attimo ad alcuni gesti quotidiani per rendersi conto che non è vero. Ogni mattina ci alziamo e facciamo scorrere l’acqua dal rubinetto per lavarci la faccia. Sembra semplicissimo, eppure l’acqua che consumiamo arriva a casa nostra grazie a un acquedotto che è stato costruito con tubazioni di ghisa, cemento o pvc, realizzato con scavi chilometrici, composto da tanti elementi prodotti con dispendio di energia come sfiati, serbatoi, canali, sottopassi e così via. Se moltiplichiamo per 8 miliardi di persone anche le più normali azioni quotidiane è chiaro a tutti quanto grande possa essere l’impronta che ogni attività dell’uomo lascia su questo pianeta.

I gas serra e la storia dell’inquinamento atmosferico

La produzione ingente di gas serra e l’inquinamento industriale nascono proprio dalla Rivoluzione Industriale in Gran Bretagna già verso la fine del ‘700. Nuvole di fumo nero causate dalla combustione del carbone delle prime industrie e dai riscaldamenti, si mischiavano alle nebbie londinesi causando gravi problemi di respirazione agli abitanti dei centri urbani.

Nel 1952 si verificò il più grave evento causato dall’inquinamento atmosferico nella storia del Regno Unito. Il Grande Smog provocò circa 12 mila morti e migliaia di malati solo nella capitale britannica. Da questo momento si iniziarono a prendere i primi provvedimenti per ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera anche se sono serviti decenni per avere la consapevolezza di due questioni fondamentali: che l’accumulo di gas serra nell’atmosfera ci sta portando al riscaldamento globale con conseguenze drammatiche, che la crescita tecnologica deve essere in grado di contrastare e non solo di limitare l’inquinamento.

Dalle fonti di energia fossili alle rinnovabili: un salto tecnologico

È evidente che per ridurre la nostra impronta ecologica bisogna considerare due elementi fondamentali che riguardano le fonti energetiche:

– Le fonti di energia non rinnovabili sono essenzialmente quelle che derivano dal petrolio o dal gas naturale. Entrambe non si ricostituiscono naturalmente se non con tempi geologici inoltre la loro progressiva diminuzione e le crisi internazionali le rendono sempre più costose. L’utilizzo delle fonti di energia fossile (si chiamano anche così) immette in atmosfera gas serra come CO₂, inquina producendo biossido di azoto e altre sostanze nocive durante la combustione.

– L’uso delle fonti di energia rinnovabili, invece, incide sull’impronta ecologica solo nel momento in cui si producono gli apparecchi che permettono di sfruttarle. La realizzazione di un pannello fotovoltaico implica il consumo di risorse naturali ma restituisce molta più energia di quanta ne richiede. E questo incide moltissimo sulla carbon print.

A livello normativo, soprattutto in Europa si sta appunto cercando di favorire il più possibile la transazione energetica verso le rinnovabili. È un processo non immediato perché richiede tempo per creare le strutture dedicate alla distribuzione e all’accumulo ad esempio dell’energia elettrica ottenuta con il fotovoltaico. In compenso sono numerose e soprattutto in continua evoluzione le tecnologie adatte all’uso delle rinnovabili: la legge italiana dice che oltre all’energia solare sono considerate fonti di energie rinnovabili il vento, la geotermia, le risorse idriche, il movimento delle maree e delle onde oltre all’uso delle biomasse cioè la trasformazione di scarti vegetali o dei rifiuti organici in energia elettrica.

Pannelli fotovoltaici e solari termici, quali differenze?

Tra le tante possibilità, la tecnica più diffusa è senz’altro quella di installare sui tetti delle case pannelli solari termici e fotovoltaici.
È una pratica che sta diventando molto comune e sempre più alla portata di tutti.

Pannelli solari termici. La tecnica è semplice ed efficace: un liquido scorre nei tubi dei pannelli, si riscalda, entra poi nel normale boiler dell’impianto termico attraverso una serpentina e cede il calore all’acqua contenuta. Il liquido, una volta raffreddatosi, torna nei pannelli e ricomincia così il suo ciclo.

I pannelli fotovoltaici producono invece elettricità. Son formati da celle dotate di un lamina di silicio polarizzata in modo opposto sulle due facciate. Quando l’energia del sole raggiunge la lamina, produce elettricità che può essere utilizzata immediatamente per azionare qualsiasi apparecchio (a partire dalle pompe di calore) oppure può essere stoccata in batterie di accumulo per essere utilizzata in ogni momento della giornata.

Pompe di calore con fotovoltaico: energia rinnovabile ed efficienza

Gli apparecchi più diffusi per sfruttare le energie rinnovabili sono oggi le famose pompe di calore che spessissimo vengono installate sia nelle nuove abitazioni sia nelle ristrutturazioni degli impianti termici. Queste macchine sono in grado di sfruttare l’energia termica contenuta nell’aria per convogliare in casa aria fresca durante l’estate o calore in inverno. Dal momento che funzionano con l’elettricità, è del tutto evidente che il loro abbinamento ai pannelli fotovoltaici permette di ridurre al massimo le emissioni nocive oltre che la spesa in bolletta. L’investimento si ripaga in pratica da solo e le ricadute in fatto di autonomia energetica ed eco-compatibilità sono del tutto positive.

Cosa possiamo fare nel concreto?

La scelta dell’impianto giusto per la nostra casa è dunque molto importante specialmente in prospettiva: il costo del gas cresce e si prevede che non tornerà più ai livelli di qualche anno fa. Oltre alle ragioni economiche è importantissimo valutare anche l’impatto ecologico. La scelta di pannelli solari termici o fotovoltaici in abbinamento alle pompe di calore è un passo che possiamo fare noi per primi come privati cittadini.

Il cambiamento più importante deve però essere guidato dall’industria a partire dall’uso di energia pulita nei propri stabilimenti. Un’azienda come Immergas, che produce apparecchi per il clima domestico in Italia, ha infatti realizzato un impianto fotovoltaico con circa 8 mila pannelli in grado di produrre una parte significativa dell’elettricità necessaria alla sua attività industriale: una scelta chiara e un segno evidente della direzione che dobbiamo e possiamo prendere tutti noi.

Nuovi edifici ed efficienza energetica

Proprio dal 13 giugno di quest’anno lo Stato italiano rende obbligatoria per i nuovi edifici una maggiore percentuale di energia da fonti rinnovabili rispetto ai consumi totali per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria: era del 50% ora arriva al 60%.

Tutte le nuove costruzioni devono inoltre avere una efficienza energetica sempre maggiore: da una parte devono essere meglio isolate per evitare dispersione di calore in inverno o di fresco in estate, dall’altra devono avere impianti che richiedono meno consumi per ottenere risultati migliori.

Gli edifici sono divisi in 10 classi energetiche in base appunto a quanto consumano. Chi ha sentito parlare di APE (l’indice di prestazione energetica) sa che gli elementi per classificare le abitazioni sono essenzialmente la qualità dei materiali di costruzione e degli infissi che evitano la dispersione termica, l’utilizzo di impianti e fonti di energia rinnovabili oltre che le condizioni climatiche dei luoghi in cui sono collocate.

Pompe di calore: elettricità ed energia termica

Le pompe di calore sono appunto apparecchi che sfruttano le energie rinnovabili per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria. Si tratta di soluzioni ecosostenibili, innovative ed estremamente vantaggiose perché in pratica trasformano l’energia termica, contenuta naturalmente nell’aria, in caldo o in fresco secondo le stagioni. Le pompe di calore sono l’ideale per gli edifici di nuova costruzione ma possono essere installate anche in case esistenti per migliorarne l’efficienza energetica.

Le pompe di calore offrono almeno 4 vantaggi fondamentali:

– più COMFORT abitativo in ogni stagione;

– più RISPARMIO, perché non si consuma gas;

– più VALORE per l’immobile, perché permettono di raggiungere classi energetiche molto elevate;

– più COMPATIBILITÀ AMBIENTALE, perché oltre a utilizzare l’aria esterna come fonte di energia rinnovabile, sono integrabili perfettamente con solare termico e fotovoltaico per ridurre ulteriormente consumi elettrici ed emissioni nocive.

Meno gas? Ci aiuta anche la bolletta elettrica

Riscaldare con l’elettricità gli ambienti di casa e l’acqua calda sanitaria oggi diventa preferibile anche dal punto di vista economico dal momento che l’energia elettrica si può ottenere con fonti di energia rinnovabili come fotovoltaico eolico, idroelettrico e geotermico che riducono molto inquinamento e costi.

Zone climatiche e impianti ibridi

Chi abita in un edificio ben isolato termicamente, chi ne sta costruendo un nuovo e punta a una classe energetica elevata, chi vive vicino al mare o in zone particolarmente temperate per posizione geografica, è senz’altro nelle condizioni giuste per realizzare un impianto termico in sola pompa di calore.

Quando al contrario si vive in montagna o in zone in cui gli inverni possono essere rigidi la combinazione tra pompe di calore, impianto fotovoltaico e batterie di accumulo, può essere opportunamente accompagnata da un generatore a gas a condensazione che si mette in moto solo quando è davvero necessario.

Nelle pompe di calore ibride Immergas come MAGIS COMBO, la centralina elettronica sceglie da sé, momento per momento, la fonte di energia più conveniente per ridurre al minimo il consumo di gas e avere sempre l’energia necessaria per affrontare i climi più estremi.

Eliminare del tutto o ridurre molto il consumo di gas per il riscaldamento oggi è possibile, l’importante è valutare attentamente tutti gli elementi in gioco e affidarsi all’esperienza di un installatore preparato per scegliere la grande efficienza dei sistemi ibridi o in sola pompa di calore, secondo la posizione geografica e le condizioni di isolamento termico della propria abitazione.

Grandi prestazioni idrauliche con la pompa di calore adeguata

Esistono pompe di calore per ogni necessità, anche per chi desidera prestazioni idrauliche superiori. La MAGIS HERCULES PRO di Immergas, ad esempio, offre un bollitore di grandi dimensioni (235 litri) per assicurare docce e perfino vasche idromassaggi a una famiglia numerosa. Appartiene alla classe energetica fino ad A+++ nel riscaldamento con impianti a bassa temperatura, usa un refrigerante a basso impatto ambientale (R32) ed è anche di dimensioni compatte.

MAGIS HERCULES PRO, come molte delle pompe di calore avanzate Immergas, è inoltre compatibile con impianti solari termici e pannelli fotovoltaici. Si tratta quindi di un apparecchio fondamentale che non consuma gas e permette inoltre di ridurre o addirittura azzerare il consumo di energia elettrica. I pannelli solari termici riscaldano infatti l’acqua calda sanitaria mentre i fotovoltaici producono l’energia elettrica che alimenta la stessa pompa di calore. L’impianto così realizzato forma un sistema di produzione energetica pulita e gratuita che si basa essenzialmente sulla forza del sole: un grande vantaggio per portafogli e ambiente!

Per rendersi ancora più indipendenti dalla rete elettrica e avere a disposizione una scorta di energia anche di notte, l’elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici può essere accumulata di giorno in speciali batterie.

Impianti ibridi: perché convengono

La parola ibrido indica ormai un’evoluzione tecnologica chiara. Sia nel mondo delle automobili, sia in quello degli impianti di climatizzazione domestica, lo sforzo tecnico delle soluzioni ibride consiste appunto nell’abbinare motori che producono energia da fonti fossili con altri che si alimentano con fonti di energia rinnovabili.

Come nelle automobili, un sistema ibrido full consente un risparmio maggiore rispetto al mild, nel riscaldamento e nel raffrescamento di casa allo stesso modo è opportuno puntare su sistemi che utilizzino meno gas possibile in favore dell’energia pulita.

Fossili e rinnovabili: le diverse fonti di energia

Le fonti di energia fossili sono carbone, petrolio e gas naturale. Si chiamano così perché derivano da un processo naturale lungo milioni di anni che ha trasformato sostanze organiche animali o vegetali in altre ricche di carbonio, ottime come combustibili.

Ogni processo di combustione implica però l’emissione di anidride carbonica (il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale) e sostanze inquinanti come l’ossido di azoto. Per questo oggi ci si concentra sempre più sull’uso delle fonti di energia rinnovabili come ad esempio l’energia idraulica, solare, eolica e geotermica che da un lato non producono emissioni nocive e dall’altro sono inestinguibili. Le pompe di calore, gli impianti fotovoltaici e solari termici sono proprio gli strumenti a disposizione di tutti per rendersi meno dipendenti da petrolio, gas e carbone.

Efficienza energetica e tranquillità negli impianti ibridi

Combinando le pompe di calore che sfruttano la naturale energia termica dell’aria, gli impianti fotovoltaici per trasformare la luce del sole in elettricità e il solare termico capace di dare un forte contributo al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, si ottengono risultati eccellenti in fatto di risparmio e comfort. In alcune zone (ci sono numerosissimi fattori da tenere in considerazione, dalla posizione geografica dell’abitazione al suo isolamento termico eccetera) oggi è addirittura possibile eliminare del tutto la bolletta del gas.

Tutti sappiamo però che fonti di energia rinnovabili sono per loro natura instabili. Per questo – soprattutto nelle zone in cui il freddo si fa sentire di più – è importante scegliere soluzioni ibride, capaci quindi di combinare almeno due generatori differenti. Nelle soluzioni tecniche più funzionali si abbinano di solito una caldaia a condensazione con una pompa di calore. C’è chi chiama questi apparecchi pompe di calore ibride proprio per sottolineare la predominanza del generatore a energia rinnovabile rispetto a quello che consuma gas.

Per assicurare il massimo risparmio e minori emissioni inquinanti gli apparecchi ibridi devono essere governati da una centralina elettronica in grado di decidere di momento in momento qual è la fonte di energia più conveniente anche in relazione al costo di gas ed elettricità nel periodo di utilizzo. In questo modo si ottiene costanza di servizio in ogni situazione climatica e un consumo di gas decisamente ridotto.

Un impianto termico completo con le energie rinnovabili

Le pompe di calore sono quindi al centro degli impianti ibridi ma è necessario fare una precisazione: il processo di sfruttamento dell’energia termica dell’aria, tipico appunto delle pompe di calore, consuma elettricità. Per questo è molto utile scegliere modelli compatibili con i pannelli fotovoltaici e magari anche con il solare termico.

Grazie al fotovoltaico si può infatti fornire alla pompa di calore l’energia di cui ha bisogno senza gravare sulla bolletta. Con i pannelli solari termici si dà invece un forte contributo al riscaldamento dell’acqua per doccia e termosifoni in modo del tutto gratuito, grazie all’energia del sole.

Dato che i pannelli fotovoltaici raccolgono energia solo durante l’esposizione ai raggi solari, stoccare l’energia ottenuta di giorno in batterie di accumulo è un’ottima soluzione. In questo modo si ha sempre una riserva elettrica per far funzionare la pompa di calore, le luci e gli elettrodomestici anche di notte.

Pompa di calore, pannelli solari e batterie di accumulo compongono quindi un sistema di produzione energetica completo e molto efficiente, sostenuto dall’eventuale intervento della caldaia a condensazione, negli impianti ibridi.

Riscaldare e raffrescare: il comfort con le pompe di calore ibride

Le pompe di calore hanno funzioni differenti per dare a ogni abitazione la soluzione più adatta. Quando ad esempio si possiede già un sistema di raffrescamento domestico o se si vuole sostituire una caldaia obsoleta con spese contenute si può scegliere un modello che fa solo riscaldamento. Alcune, come la VICTRIX HYBRID di Immergas, sono di dimensioni ridotte e possono lavorare anche in un impianto tradizionale con termosifoni perché sviluppano una temperatura di mandata elevata che arriva fino a 80 gradi.

I modelli più completi di pompe di calore ibride forniscono anche il raffrescamento estivo: un solo generatore offre quindi due funzioni molto importanti e in più produce l’acqua calda sanitaria. Anche in questo settore si possono trovare modelli con dimensioni ridotte e capaci di lavorare in impianti a termosifone.

Ridurre l’impatto ambientale, aumentare la comodità

L’obiettivo più importante per tutti noi, la decarbonizzazione: il processo indicato dalle autorità dell’Unione Europea per abbassare il consumo delle fonti di energia fossili e affidarsi sempre più alle fonti di energie rinnovabili. Meno petrolio e meno gas per avere aria più respirabile per tutti.

L’eccezionale incentivo del Superbonus 110% va in questa direzione perché è stato pensato proprio per stimolare al massimo la ristrutturazione degli edifici meno avanzati che disperdono più energia e consumano troppo. Infatti, tutte le ristrutturazioni che vogliono approfittare del Superbonus devono ottenere un guadagno di almeno due punti nella scala delle classi energetiche. Ad esempio possono passare da F a D o da D a B; tutto questo con un grandissimo risparmio di energia per gli inquilini. È importante però che i privati partano rapidamente alla realizzazione degli adeguamenti negli edifici monofamiliari perché bisognerà aver svolto almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022 per poter sfruttare l’occasione del Superbonus 110%. Trovate maggiori informazioni su immergas.com.

Lavori trainanti, impianti di climatizzazione, pompe di calore

Tra i lavori trainanti, quelli cioè che per legge sono i più importanti per ottenere questi risultati, c’è la sostituzione degli impianti che servono al riscaldamento, alla produzione di acqua calda sanitaria e al raffrescamento in estate. Aggiornare un impianto termico governato da una vecchia e poco efficiente caldaia può quindi migliorare non solo la classe energetica ma anche il comfort abitativo. Gli impianti ibridi e in sola pompa di calore di Immergas permettono infatti di realizzare impianti molto efficienti e di aumentare di conseguenza anche il valore degli immobili perché più richiesti sul mercato. Al centro degli impianti termici ibridi o dei cosiddetti “no gas” ci sono le pompe di calore: apparecchi che sfruttano l’energia termica contenuta naturalmente nell’aria per dare calore o fresco secondo le stagioni.

MAGIS COMBO: le pompe di calore per sostituire le caldaie

La serie MAGIS COMBO di Immergas è formata da pompe di calore ibride aria-acqua monofase diverse per potenza. Oltre a riscaldare e raffrescare casa hanno caratteristiche particolari che permettono l’installazione in abitazioni da ristrutturare senza dover sostituire anche i termosifoni. Le MAGIS COMBO lavorare anche a 80° di temperatura massima e possono perciò sostituire vecchie caldaie senza eccessive complessità installative. In più, l’unità motocondensante esterna di MAGIS COMBO è di dimensioni compatte e può essere collocata facilmente in spazi ridotti.

Generatore a gas e energia rinnovabile, insieme negli ibridi

Le pompe di calore ibride di Immergas combinano due tecnologie per ottenere i migliori risultati di comfort in ogni situazione, infatti sono abbinate a un generatore a gas a condensazione. La caldaia è predisposta per entrare in funzione automaticamente quando la centralina elettronica stabilisce che il gas è più conveniente: di solito quando le temperature esterne diventano molto rigide o le richieste di acqua calda sanitaria sono abbondanti per fare più docce anche contemporaneamente.

Per aiutare la produzione di acqua calda, le MAGIS COMBO sono già predisposte per essere abbinate facilmente a pannelli solari termici che danno un notevole contributo e riducono il consumo di gas. D’altra parte, per far funzionare la pompa di calore senza pesare sulla bolletta elettrica si possono installare i pannelli fotovoltaici che sfruttano allo stesso modo l’energia gratuita del sole.

In sola pompa di calore, niente gas

In aree geografiche non troppo fredde si possono realizzare impianti del tutto indipendenti dalla rete del gas. Con apparecchi come TRIO PACK ELECTRIC, si può infatti riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria solo con la pompa di calore, possibilmente alimentata da pannelli fotovoltaici. La pompa di calore infatti è già predisposta per il collegamento anche ai pannelli solari termici mentre il boiler da 160 litri è un accumulo di energia termica utile per avere una risposta pronta per ogni esigenza durante tutta la giornata.

Sfruttare l’energia del sole con il fotovoltaico

Proprio per favorire questo passaggio all’energia rinnovabile, Immergas propone tre pacchetti fotovoltaici particolarmente efficaci e adatti a ogni tipo di abitazione. Il pacchetto START offre costi contenuti e semplicità di installazione offrendo anche soluzioni opzionali come i pannelli a lunga durata e l’app per monitorare le prestazioni dell’impianto. Con il pacchetto SMART l’impianto interagisce con l’abitazione in modo intelligente, dà cioè elettricità a elettrodomestici e dispositivi quando c’è energia in esubero per aumentare il comfort. In più, con l’inverter, può ricaricare un veicolo elettrico fino a 2,5 volte più velocemente rispetto ai caricabatteria tradizionali.

Il problema principale dell’energia ricavata dal fotovoltaico è ovviamente la notte. Il sistema STORAGE di Immergas offre però batterie di accumulo da 5 a 16 kWh, che restituiscono alla casa l’energia raccolta durante il giorno, quando serve di più. Pannelli, inverter, ottimizzatori solari, quadro elettrico, batteria, app di monitoraggio… tutto è di serie. In più si può avere anche il sistema che interagisce con l’impianto di climatizzazione e con l’Ev-Charger per la ricarica delle auto elettriche.

Un’etichettatura molto importante

Forse non ce ne rendiamo conto, ma è da circa 30 anni che l’etichetta energetica guida noi consumatori nell’acquisto degli elettrodomestici. Dal 1992, prima i frigoriferi poi lavatrici, asciugatrici e a seguire tutta una serie di altri gli elettrodomestici, ci indicano più o meno chiaramente consumi e classe energetica. Dal 2015 anche gli apparecchi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria devono rispettare precisi requisiti minimi in fatto di prestazioni e per questo devono avere un’etichetta energetica che fornisce informazioni di semplice confronto per l’applicazione domestica.
Il primo scopo dell’etichetta è infatti dichiarare qual è il consumo di ogni apparecchio per permettere agli acquirenti di scegliere con maggiore consapevolezza.

Che cosa dice l’etichetta energetica

In alto l’etichetta riporta il marchio del produttore e il modello, subito sotto si trova la parte più importante: la classe di efficienza energetica. Oltre al consumo annuo di energia, stimato per un utilizzo standard, sotto la scala energetica sono disegnati alcuni pittogrammi che indicano ognuno caratteristiche specifiche per il tipo di apparecchio a cui si riferiscono.
Nel caso delle caldaie è indicata la rumorosità in decibel, la potenza termica nominale in kW, la produzione di acqua calda sanitaria mentre le scale sono due: una dichiara la classe energetica relativa al riscaldamento, l’altra è dedicata alla produzione di acqua calda.

L’evoluzione dell’etichetta energetica

Nella continua corsa alla riduzione delle emissioni nocive, l’industria ha sviluppato apparecchi sempre più efficienti, capaci di ottenere migliori prestazioni usando meno elettricità.
A partire dal settembre 2019, su caldaie a gas, pompe di calore e caldaie a combustibile solido è entrata in vigore una nuova grafica dell’etichetta che comprende le classi dalla A+++ alla D, senza quelle meno efficienti (E-G) di una volta. La nuova colorazione va dal verde al rosso ed è definita in modo da essere immediatamente esplicativa per l’acquirente.

Caldaie e pompe di calore per ridurre consumi

Quanto a caldaie, pompe di calore e altri apparecchi Immergas che riscaldano e raffrescano abitazioni e negozi, Immergas propone una gamma molto ampia di soluzioni in classe A con la convinzione che solo un mercato capace di puntare alla massima efficienza, possa ridurre l’impatto ambientale. La caldaia murale a condensazione VICTIX ZEUS SUPERIOR, ad esempio, è in classe A in entrambe le scale e in più appartiene alla Classe 6 (la più ecologica secondo le Norme Europee UNI 297 e 483) per le ridotte emissioni di ossidi di azoto (NOx).

Ancora più efficienza con le pompe di calore ibride

Per chi vuole efficienza ancora maggiore, Immergas propone sistemi ibridi che abbinano un generatore a gas a condensazione con una pompa di calore che sfrutta l’energia termica contenuta nell’aria esterna per riscaldare e raffrescare.
MAGIS COMBO V2, ad esempio, funziona anche nelle sostituzioni di caldaie obsolete perfino in impianti a termosifone. La pompa di calore è inoltre già predisposta per essere abbinata a pannelli fotovoltaici (producono energia con la luce del sole) e pannelli solari termici (aiutano a riscaldare l’acqua calda sanitaria sempre con il calore del sole).

Le etichette energetiche di insieme

Quando si vuole comporre un sistema che combina diversi apparecchi, è necessaria un’etichetta energetica di insieme che indichi l’efficienza complessiva. Oltre ai sistemi factory made studiati in azienda per equilibrare perfettamente pompa di calore e generatore a gas con una centralina elettronica apposita, Immergas aiuta i professionisti del settore con un software di calcolo efficiente che permette di individuare rapidamente la classe del sistema proposto ai clienti. Chiarezza e qualità del servizio sono elementi fondamentali e lo scambio di informazioni con professionisti e utenti permette di migliorare continuamente l’offerta sul mercato.

L’energia che il Sole trasmette alla Terra è talmente tanta che supera di gran lunga quella prodotta da tutte le centrali elettriche del mondo. Per ridurre la nostra dipendenza dalle fonti di energia fossile come il gas dobbiamo perciò intercettare proprio il calore e la luce che ci arrivano dalla nostra stella. Ogni sistema ibrido, come ad esempio TRIO PACK HYBRID, utilizza proprio la temperatura dell’aria come energia termica, grazie alla pompa di calore.

Pompa di calore e caldaia: così si scalda e si raffresca meglio

La pompa di calore riscalda l’interno delle abitazioni quando fuori fa freddo e raffresca le case quando all’esterno è caldo. In questo secondo caso il processo somiglia a quello di un frigorifero. Quando però il clima si fa veramente rigido, nei sistemi ibridi Immergas interviene il generatore a gas comandato da una centralina elettronica che decide istante per istante quando conviene cambiare fonte energetica.

Ibridi per la nuova edilizia

Nelle case di nuova edilizia si può progettare fin dall’inizio un impianto che dia il suo meglio in ogni condizione climatica. Anche se si abita in zone particolarmente fredde in inverno, un ibrido come TRIO PACK HYBRID consente un comfort eccellente grazie anche al boiler da 160 litri che fornisce acqua calda sanitaria in quantità per i molti utilizzi di una famiglia numerosa.

Meglio con fotovoltaico e solare termico

Scegliere un impianto che comprende in più i pannelli fotovoltaici permette di avere energia gratuita proprio per il funzionamento delle pompe. Inoltre Immergas mette a disposizione sistemi di accumulo (Storage) che consentono di sfruttare l’elettricità raccolta di giorno anche durante la notte. L’aiuto dei pannelli solari termici è invece diretto a riscaldare l’acqua calda sanitaria per fornire docce a tutta la famiglia non solo nelle giornate di pieno solo estivo ma anche nei mesi meno caldi.

Più controllo con i cronotermostati

Un elemento molto importante per l’equilibrio di tutto il sistema è il cronotermostato evoluto. Grazie alla programmazione di orari e zone, il cronotermostato permette infatti di dosare l’energia in diverse parti della casa ora per ora. In questo modo non si sprecano inutilmente calore o raffrescamento. Tutte le tecnologie proposte da Immergas aiutano in modo efficace a raggiungere le classi energetiche più elevate nelle abitazioni di nuova costruzione, oltre a migliorare le classi negli edifici che vengono ristrutturati.

Superbonus per le case unifamiliari e altri incentivi

Cominciamo con due ottime notizie: anche quest’anno le case unifamiliari possono beneficiare del Superbonus 110%. Il Superbonus, inoltre, può essere applicato anche nelle seconde case.
Il requisito principale dell’intervento è l’abbassamento di almeno due classi energetiche l’APE, ovvero l’Attestazione di Prestazione Energetica dell’edificio. Ciò in ragione di una sensibile riduzione dei consumi e di conseguenza, delle emissioni.

I tempi per l’ottenimento del Superbonus

L’importante è partire rapidamente e con tutte le carte in regola. Condizione piuttosto stringente è avere realizzato almeno il 30% dei lavori preventivati entro il 30 giugno del 2022.

I lavori trainanti: che cosa sono?

Il concetto di lavoro trainante è centrale nella nuova normativa: si tratta dei lavori più importanti nell’ambito della ristrutturazione edilizia. Tra di essi rientra la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento, il montaggio di pannelli solari termici e il cappotto termico, assieme ad eventuali adeguamenti antisismici. Il fotovoltaico e i relativi sistemi di accumulo possono essere installati come lavori trainati.

Agevolazioni fiscali anche in caso di incapienza

Tutti questi lavori di ristrutturazione permettono di avere uno sgravio fiscale del 110% delle spese. Una cifra che è stata pensata apposta perché i proprietari non debbano spendere nulla, anche se incapienti dal punto di vista fiscale. In pratica, se si pagano tasse per cifre non sufficienti a coprire tutta l’agevolazione fiscale, i privati possono affidarsi alle aziende che compiono le ristrutturazioni o alle banche. Queste avranno infatti a disposizione quel 10% in più del totale delle spese che basterà a ripagare l’impegno finanziario di chi si fa carico della detrazione.

In questo modo il committente del lavoro cede il suo credito fiscale e ottiene uno sconto in fattura immediato pari alla spesa complessiva. Un vantaggio che probabilmente non tornerà mai più e già si pensa che l’aliquota scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Factory made Immergas per gli impianti ibridi

Per ottenere i migliori risultati in fatto di risparmio energetico, Immergas mette a disposizione una gamma di apparecchi e sistemi molto completa e organizzata anche con pacchetti factory made che agevolano gli installatori e semplificano loro le operazioni di acquisto di componenti e ricambi grazie all’inserimento di un solo codice.

Da anni, Immergas si impegna nell’offerta di sistemi ibridi con apparecchi che sono in grado di sfruttare al meglio le energie rinnovabili con il sostegno di un generatore a gas che interviene solo quando le condizioni atmosferiche non consentono di sfruttare l’energia del sole o l’energia termica dell’aria.

In pratica, un sistema ibrido unisce una caldaia a condensazione (che risparmia fino al 30% rispetto a una caldaia tradizionale) una pompa di calore (capace di sfruttare l’energia termica dell’aria in caldo o freddo secondo le stagioni), le connessioni a pannelli fotovoltaici e solari termici, una centralina in grado di scegliere in ogni momento l’energia che conviene di più per ottenere il massimo comfort.

Non solo Superbonus, anche Ecobonus 2022

Oltre al Superbonus 110%, secondo le nuove indicazioni del Governo, è confermato per l’anno in corso anche l’Ecobonus con la detrazione fiscale dal 50 al 65% in dieci anni e senza più l’obbligo di asseverazione per importi inferiori ai 10 mila euro.
Il bonus per le ristrutturazioni, noto anche come Bonus Casa, riguarda anche gli apparecchi per riscaldare e raffrescare la casa e permette una detrazione del 50% delle spese fino a 96mila euro per ogni abitazione.

Un’ultima nota: per sfruttare il Superbonus, l’Ecobonus e il Bonus Casa è importante pagare i lavori con il “bonifico parlante”. Il modulo, già predisposto dalle banche e dalle Poste, prevede che sia sempre indicato, oltre alla causale, il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del titolare del lavoro.

Gli spazi interni e il cambiamento

Le nostre case si evolvono sempre più, si trasformano nel tempo e ci proiettano verso nuove dimensioni di utilizzo e di gestione dell’energia. Il duro periodo del Covid ha cambiato il nostro modo di abitare e ci ha spinto a riconsiderare gli spazi interni, a cercare angoli più personali per studiare, lavorare o solamente per ritagliarci momenti di svago.

Tutto questo ha trasformato le nostre esigenze anche da un punto di vista energetico, inoltre tutta la concezione delle nuove abitazioni sta cambiando. Molti si affidano a costruttori che edificano case in legno, tanta attenzione c’è per la bioedilizia o la bioarchitettura cioè per i nuovi modi di progettare e costruire le case puntando alla sostenibilità ambientale. Senza contare che tutto il pianeta, a partire dall’Europa, sta ingaggiando una dura battaglia per ridurre i consumi e soprattutto le emissioni nocive di NOx o gas serra come la CO₂.

Per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente si usano sempre più fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento e il raffrescamento, soprattutto l’energia solare per scaldare l’acqua o per produrre energia elettrica per mezzo dei pannelli fotovoltaici.

Oltre al risparmio energetico, le case di oggi sono costruite anche con grande attenzione ai materiali costruttivi: sono studiati e selezionati in modo che non rilascino gas o composti organici volatili, che mantengano bassi gli elementi microbiologici come muffe, funghi, virus, batteri e che riducano il rilascio di polveri, fibre o perfino particelle radioattive. Architetti e costruttori fanno attenzione a tutto ciò e badano in più anche alla riciclabilità delle materie prime impiegate, alla sicurezza in caso di incendio e alla protezione contro il rumore.

Cambiano i bisogni, cambia l’energia

Dato l’utilizzo sempre maggiore degli spazi abitativi per lavoro e studio molte case hanno oggi bisogno di più energia per riscaldare, raffrescare, far funzionare diversi device elettronici e magari anche per ricaricare le batterie di biciclette e autovetture elettriche.

Per questo è importante considerare casa propria come una vera e propria centrale energetica ed è meglio avere un impianto evoluto che sappia gestire con intelligenza digitale l’energia che viene da pannelli solari, pompe di calore (che sfruttano l’energia termica dell’aria), pannelli solari termici e altre fonti di energia anche tradizionali come quelle delle caldaie a condensazione. Un grande aiuto in questo senso viene anche dai termostati intelligenti che permettono di programmare le temperature ideali durante il giorno secondo le proprie abitudini familiari oltre a separare la casa in più zone per gestirle diversamente e ottenere il massimo risparmio possibile.

Immergas è l’azienda tutta italiana che lavora da oltre cinquant’anni nella produzione di caldaie ed oggi punta sempre più non solo sull’aumento di rendimento dei generatori per abbassare decisamente i consumi e sull’innovazione, ma anche sulla combinazione degli impianti di casa con pompe di calore. Le pompe di calore ibride Immergas sono in grado infatti di calibrare alla perfezione l’utilizzo di energia rinnovabile e quella derivata dal gas grazie a una centrale digitale intelligente che sceglie di volta in volta la fonte più conveniente.

La pompa di calore ibrida, l’alternativa facile e green

Alcune delle pompe di calore ibride Immergas sono in più particolarmente adatte al patrimonio immobiliare italiano che vede ancora spesso impianti di riscaldamento a termosifone soprattutto nei centri storici. VICTRIX HYBRID e MAGIS COMBO V2, ad esempio, sono pompe di calore ibride che possono lavorare con temperatura di mandata fino a 80° in modo da essere efficaci anche con i classici termosifoni.

Dato che le pompe di calore sfruttano l’energia elettrica per trasformare l’energia termica dell’aria in fresco o in caldo secondo le stagioni, è buona cosa pensare di alimentarle con pannelli fotovoltaici che eliminano l’uso di carburanti fossili. Immergas propone appunto tre pacchetti solari con potenze diverse dal 3 ai 6 kWp che permettono di sfruttare l’energia gratuita del sole e anche, se si vuole, di accumularla di giorno per utilizzarla di notte oppure ogni volta che serve più acqua calda. Il tutto senza consumare gas.

Cappotto termico

Tutta questa attenzione al modo più sostenibile di produrre l’energia, rischia di essere vanificata nel caso in qui le abitazioni abbiano un coefficiente di dispersione termica molto elevato. Il certificato energetico che indica la classe dell’edificio su otto classi di consumo, serve appunto a valutare la prestazione energetica dell’abitazione. Spesso oggi si tende a rivestire con un cappotto termico le costruzioni meno evolute proprio per limitare la dispersione di calore in inverno e di fresco in estate. I migliori pannelli coibentanti hanno molteplici caratteristiche positive oltre alla capacità di isolare: permettono comunque la dispersione del vapore acqueo, sono ignifughi e possono perfino far compiere un salto di qualità estetica alla casa.

Tutte le operazioni atte al ridurre l’uso delle fonti di energia fossile a partire dal semplice intervento di sostituzione della vecchia caldaia, possono beneficiare di diversi vantaggi fiscali, dalla cessione del credito allo sconto in fattura.